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TDF 2016 15 tappa: Bourg-en-Bresse / Culoz 160KM
Testo
<blockquote data-quote="Shinkansen" data-source="post: 5629998" data-attributes="member: 3881"><p>In quanto a ieri, tappa noiosa, resa divertente solo dalla fuga. Lì sì, che se le sono suonate. Bellissima la discesa di Pantano.</p><p></p><p>I big, invece... Sono anni che non attaccano più se c'è un arrivo in discesa. Ormai nessuno ci prova, hanno paura di guadagnare pochi secondi e ritengono che il gioco non valga la candela. Eppure Froome, sul Peyresourde, ha insegnato come si fa. Ma evidentemente la lezione non l'hanno imparata.</p><p>E gli attacchi sulla penultima salita? Neanche a parlarne. Sono anni che non se ne vedono più.</p><p>Non so se la colpa dipenda direttamente dai corridori o dalle ammiraglie. Di certo c'è un appiattimento generale desolante, tanto che quando qualcuno si mette ad ignorare gli strumenti (PM) o le ammiraglie (radioline) e arriva al traguardo si parla di impresa.</p><p></p><p>Per quanto vituperata sia stata l'era Armstrong una cosa l'ha insegnata. </p><p>Prima salita: colpisci e stupisci. Dai una mazzata che gli avversari, prima di attaccarti, ci pensano due volte.</p><p>Costruisci un'ottima squadra. Non servono campioni, ma gente solida che sappia fare il suo sul suo terreno preferito, ma che non lascino mai scoperto il capitano. Tanto è vero che Froome non interviene quasi mai. Non serve nemmeno che siano dei vincenti, molti di loro, mi riferisco alla Sky, hanno limiti di tenuta caratteriale, psicologica o fisica. Infatti, capita che a turno abbiano una battuta a vuoto o che quando vanno in un'altra squadra non siano così vincenti come in precedenza.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Shinkansen, post: 5629998, member: 3881"] In quanto a ieri, tappa noiosa, resa divertente solo dalla fuga. Lì sì, che se le sono suonate. Bellissima la discesa di Pantano. I big, invece... Sono anni che non attaccano più se c'è un arrivo in discesa. Ormai nessuno ci prova, hanno paura di guadagnare pochi secondi e ritengono che il gioco non valga la candela. Eppure Froome, sul Peyresourde, ha insegnato come si fa. Ma evidentemente la lezione non l'hanno imparata. E gli attacchi sulla penultima salita? Neanche a parlarne. Sono anni che non se ne vedono più. Non so se la colpa dipenda direttamente dai corridori o dalle ammiraglie. Di certo c'è un appiattimento generale desolante, tanto che quando qualcuno si mette ad ignorare gli strumenti (PM) o le ammiraglie (radioline) e arriva al traguardo si parla di impresa. Per quanto vituperata sia stata l'era Armstrong una cosa l'ha insegnata. Prima salita: colpisci e stupisci. Dai una mazzata che gli avversari, prima di attaccarti, ci pensano due volte. Costruisci un'ottima squadra. Non servono campioni, ma gente solida che sappia fare il suo sul suo terreno preferito, ma che non lascino mai scoperto il capitano. Tanto è vero che Froome non interviene quasi mai. Non serve nemmeno che siano dei vincenti, molti di loro, mi riferisco alla Sky, hanno limiti di tenuta caratteriale, psicologica o fisica. Infatti, capita che a turno abbiano una battuta a vuoto o che quando vanno in un'altra squadra non siano così vincenti come in precedenza. [/QUOTE]
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