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TdF 2023 & doping
Testo
<blockquote data-quote="longjnes" data-source="post: 7375853" data-attributes="member: 10256"><p>Può essere tutto, ma credo che servano investimenti di squadra e non del singolo. Ragione per cui se vingo ha accesso a certe pratiche, c'è l'avranno anche wva e gli altri della squadra che devono avere wattaggi non da meno(anzi di piu) per chiudere buchi in ogni dove. Idem per le altre squadre top del wt. </p><p>Poi ci sono regolamenti e procedure che differiscono da ogni singola federazione e nazione. E così le federazioni e gendarmerie che hanno sposato la guerra totale al doping (Italia, francia in primis) non vedono più un campione da anni.</p><p>Ulteriore riflessione:</p><p>Al Tour ci solo 7 italiani con ruoli da comprimari, sembrano pivelli.</p><p>Bene...</p><p>La settimana scorsa si è corsa la gf più dura e più frequentata d'Europa. La ORD. Nei primi 15 c'erano 7 italiani. Pure essendo gli italiani non così rappresentati in % nella partecipazione a questa gf.</p><p>Antidoping potenziale per tutti e sono abbastanza convinto della pulizia (a meno di singole eccezioni) di questi amatori. Questo Vuol dire che il movimento italiano ciclistico italiano almeno come amatori esiste e presenta elementi di qualità. A livello pro invece siamo meno di zero e questo stona , superati da atleti wt tesserati in altre federazioni e residenti altrove .</p><p>Oggi se un italiano vuole primeggiare a livello wt dovrebbe abbandonare l'idea di essere italiano e andare a correre e tesserarsi altrove. Dove scassano meno. Ovvio che non ho le prove ma solo deduzioni del fatto che movimenti di ciclismo così vasti e di qualita come quello francese e italiano non riescono a sfornare campioni. Alaphilippe primeggiava come finisseur anni fa, ora fa quasi tenerezza.</p><p>Detto questo a me non importa nulla, possono bombarsi quanto vogliono. Allenterei le maglie della lotta antidoping in italia al livello della slovenia o del belgio o della danimarca ad esempio. A me piace lo spettacolo.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="longjnes, post: 7375853, member: 10256"] Può essere tutto, ma credo che servano investimenti di squadra e non del singolo. Ragione per cui se vingo ha accesso a certe pratiche, c'è l'avranno anche wva e gli altri della squadra che devono avere wattaggi non da meno(anzi di piu) per chiudere buchi in ogni dove. Idem per le altre squadre top del wt. Poi ci sono regolamenti e procedure che differiscono da ogni singola federazione e nazione. E così le federazioni e gendarmerie che hanno sposato la guerra totale al doping (Italia, francia in primis) non vedono più un campione da anni. Ulteriore riflessione: Al Tour ci solo 7 italiani con ruoli da comprimari, sembrano pivelli. Bene... La settimana scorsa si è corsa la gf più dura e più frequentata d'Europa. La ORD. Nei primi 15 c'erano 7 italiani. Pure essendo gli italiani non così rappresentati in % nella partecipazione a questa gf. Antidoping potenziale per tutti e sono abbastanza convinto della pulizia (a meno di singole eccezioni) di questi amatori. Questo Vuol dire che il movimento italiano ciclistico italiano almeno come amatori esiste e presenta elementi di qualità. A livello pro invece siamo meno di zero e questo stona , superati da atleti wt tesserati in altre federazioni e residenti altrove . Oggi se un italiano vuole primeggiare a livello wt dovrebbe abbandonare l'idea di essere italiano e andare a correre e tesserarsi altrove. Dove scassano meno. Ovvio che non ho le prove ma solo deduzioni del fatto che movimenti di ciclismo così vasti e di qualita come quello francese e italiano non riescono a sfornare campioni. Alaphilippe primeggiava come finisseur anni fa, ora fa quasi tenerezza. Detto questo a me non importa nulla, possono bombarsi quanto vogliono. Allenterei le maglie della lotta antidoping in italia al livello della slovenia o del belgio o della danimarca ad esempio. A me piace lo spettacolo. [/QUOTE]
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