Còlto da un raptus di autentica follia....avendo già 3 bici su strada..e la quarta a riverniciare per farla ritornare più bella di prima,primo amore,Daccordi steel del 1997....dicevo..mi sono messo a smanettare sul carbonio per vedere che aria tirava fra i pionieri del made in China...e quindi del "risparmio" perchè alla fin fine tutto lì è il discorso,no?In effetti c'è da impazzire ed è logico che sia così...ma non solo su questo forum,anche su altre rubriche in rete.Ho letto di polemiche teribbbbiliii..fra chi sostiene che è meglio spendere 300 euro per un telaio autenticamente "cinese" piuttosto che 3000 euro per un telaio..sempre made in China ma rimarchiato in Italia!Presumo che ormai si conoscerà chi appioppa fregature,qualcuno ci sarà senz'altro passato....ed allora chiedo a chi ormai ha già una certa esperienza....se la mia pazzia dovesse aumentare fino al punto di decidermi all'acquisto di una 5^ bici..questa volta in carbonio,andando per le spicciole e/o brevi,chi può consigliarmi su un telaio che sin ora non ha dato problemi ed è ritenuto affidabile?In rete mi pare di averne visto uno quasi identico al Prince,pazzzesco,ovviamente senza marchi!Certo è che...vedendo a 999,00 euro (va bè..1000,00) una bici Moser nero
verde gruppo centauro,le ruote non ricordo cosa fossero,...mi chiedo..ma è il caso di rischiare con i cinesi o...forse forse..anche questo telaio di Moser è stato fatto in Cina?A questo punto,quando si insinua il sospetto diventa difficile acquistare tutto,come si fà ad essere sicuro del made in Italy?
Grazie a chi vorrà rispondermi!
P.S. Tempo fà,a pensarci bene,ai
Castelli Romani mi è passato un tizio che aveva una bici stranissima,tutta nera,senza scritte,senz'altro in carbonio...una struttura strana,simila alla Cervelo che..mi perdonerete...assomiglia un pò ad una scatola di cartoni...mi sa..mi sa..che era una bici cinese...