Vi avevamo presentato a dicembre 2009 il nuovo Garmin Edge 500. Da fine maggio stiamo testando regolarmente un esemplare messoci gentilmente a disposizione da Garmin: in 48 uscite più o meno lunghe mi ha accompagnato durante la mia preparazione per la Ötztaler.
Cominciamo con il dato più significativo e che forse interessa ai più: è facile da montare e da usare, senza dover spendere giornate in compagnia del manuale di istruzione. Ora scendiamo nei particolari.
Cosa contiene la scatola
Oltre all'Edge, troviamo un adattatore AC, una staffa da bici con una decina di elastici per il montaggio, un cavo USB, una guida di avvio rapido, il manuale d’uso su CD. Il tutto per un prezzo al pubblico di listino di 229 Euro. Se volete anche la fascia cardio il prezzo lievita a 269 Euro.
Noi abbiamo usato una fascia cardio che avevamo già, dato che funzionano tutte quelle con sistema ANT+. Si possono poi comprare un sensore di velocità e uno di cadenza, separatamente.
Montaggio
La staffa per il montaggio sulla bici si fissa all'attacco manubrio con un semplice elastico. Per chi fosse scettico: non abbiamo mai perso l'Edge durante le migliaia di chilometri che ci siamo fatti con lui. L'unità viene poi fissata con 1/4 di "giro di vite" alla staffa ed il gioco è fatto. Semplice e funzionale, senza fascette da elettricista con cui si rischia di rigare l'attacco manubrio ogni volta che le si taglia. Inoltre potete spostare l'Edge fra una bici e l'altra velocemente e senza bisogno di attrezzi o forbici.
Funzioni
Non staremo qui ad elencarvi tutte le funzioni dell'Edge 500, per quello vi rimandiamo al manuale d'uso. Ecco quelle che abbiamo usato di più:
1) GPS
Si accende l'Edge e questo cerca automaticamente i satelliti. Solo una volta che li ha trovati compare lo schermo del tachimetro, a meno che uno non lo accenda in casa dove poi compare l'opzione di spegnere la ricezione gps. L'apparecchio registra la traccia, poi scaricabile sul computer insieme agli altri dati, e può seguirne una predefinita. Insomma, l'Edge vi permette di vedere dove siete stati, unendo i dati dell'allenamento a quelli dell'altimetria e della cartografia, e vi permette di scambiare delle tracce su internet o con i vostri amici per un nuovo itinerario. Non è cartografico.
Una volta tornati a casa, infatti, si attacca il Garmin Edge al computer tramite un cavo USB in dotazione e si può scaricare il tutto e visualizzarlo sullo schermo tramite il software gratuito Garmin Training Center.
Chi usa Mac non sarà molto contento del magro software, così noi abbiamo investiti 29 Euro per l'eccellente Rubitrack, di cui vedete una schermata qui sotto.
È possibile seguire una traccia. Caricarla è semplice, anche senza il software Garmin: basta copiarla e incollarla nella cartella /courses dell'unità collegata con il cavo USB in formato .tpx o .gpx e l'Edge la convertirà poi lui stesso quando la sceglierete, facendovi vedere il tempo di percorrenza del vostro partner virtuale (che potete anche essere voi stessi nell stesso giro fatto in precedenza) e dove vi trovate rispetto a lui, sia a livelli di tempistica che di localizzazione sull'altimetria.
A proposito di quest'ultima: è una manna quando state facendo dei lunghi passi alpini, per vedere a che punto della salita vi troviate. Se poi a csa avete stabilito dei punti predefiniti (tipo la vetta) vedrete anche quanti km vi mancano allo scollinamento. Cosa che mi ha aiutato molto a dosare le forze durante questo giro, per esempio.
Seguire una traccia sul minischermo dell'Edge 500 non è semplice e spesso si finisce per andare per tentativi, quando ci si trova a qualche bivio. Se non altro l'unità vi dice quando non vi trovate più sulla traccia predefinita con un segnale apposito.
La traccia registrata dall'Edge è buona, l'apparecchio va però in crisi prima di un Oregon 300, per esempio (li abbiamo provati entrambi in contemporanea durante un lungo giro in mtb), in posti quali boschi e gole.
Sempre tramite il segnale gps viene registrata la velocità che compare sul display. Qui Garmin offre un sensore di velocità che soppianta il gps quando questo va in crisi. Noi non ce l'avevamo e delle volte (come detto, sopratuttto in tratti boschivi o vicino ad alte pareti di roccia) era chiaro che la velocità fosse sbagliata, dato il debole segnale gps. Inoltre in tratti ripidi, come delle discese, questa non potrà mai essere precisa al 100% dato che il gps la misura "proiettandola" sul piatto. In parole povere, il gps misura la distanza fra A e B senza tenere conto della pendenza - se vi immaginate un triangolo la strada pendente sarà l'ipotenusa, quindi più lunga della linea "coricata", che però è quella misurata dall'Edge e da tutti gli altri apparecchi gps.
2) Cardiofrequenzimetro
Qui c'è poco da eccepire. Tranne in qualche caso dove il segnale durante qualche discesa è impazzito sparando valori di 220 bpm (vedere immagine sopra), il cardiofrequenzimetro dell'Edge 500 ha funzionato bene, fornendo dati plausibili.
3) Tachimetro
Tre schermate sono impostabili anche durante la pedalata. Potete metterci quello che volete fra una lunga lista di funzioni, decidendo per schermata se volete visualizzare 0 (quindi la schermata viene spenta) o 8 valori. Noi, per esempio, abbiamo scelto per la prima schermata - quella di default quando eravamo in giro - la velocità, il battito cardiaco, i km percorsi e la pendenza.
Date le dimensioni dell'Edge 500 i valori che si dividono una riga diventano di difficile lettura quando si va veloci, da qui il consiglio di sceglierne pochi ma buoni.
Se state seguendo una traccia predefinita alle schermate del tachimetro se ne aggiungono automaticamente altre due: quella dell'altimetria del percorso e quella dove si visualizza la traccia, entrambe munite di dati quali i km mancanti alla fine, la vostra posizione rispetto al virtual partner, ecc. Una terza schermata si aggiugne se avete messo dei punti predefiniti nel vostro tracciato, quali valichi o punti di ristoro: vi farà vedere infatti quanto ne siete distanti in termini di tempo e km.
Uno bello svago per giri lunghi dove cercate qualcosa per non pensare a quanto manca alla fine della tortura.
4) Auto start e spegnimento della registrazione
Chi non conosce il problema del semaforo: si arriva belli lanciati e diventa rosso. Allora vai di smanettamento per spegnere la registrazione dell'allenamento. L'Edge 500 riconosce il movimento della bici e la fa partire o la ferma con molta precisione. Una cosa in meno a cui pensare.
5) Altimetro
Si tratta di un altimetro barometrico che noi non abbiamo mai tarato durante questi 3 mesi di test. Ha sempre offerto ottimi valori, verificati anche con la cartina o con i cartelli posti a fianco della strada.
6) La mitica batteria ricaricabile
L'Edge 500 non ha bisogno di batterie dai nomi impronunciabili, nè di orologiai pazzi per cambiarle. Lo si attacca al computer con il cavo USB in dotazione e la batteria si ricarica velocemente. Anche dopo un giro di 7 ore avevamo ancora il 70% della carica iniziale, così da poterlo usare il giorno dopo senza patemi d'animo. Occhio però che gli accessori come la fascia cardio hanno delle batterie separate (quelle dai nomi impronunciabili).
Una nota importante: se si finisce un giro e se ne vuole iniziare uno nuovo senza poi vederlo al computer come il proseguimento del primo bisogna salvarlo con il tasto reset. Ci è infatti capitato di fare un giro in Svizzera, di prendere la macchina ed andare in Italia e di avere così un unica traccia lunghissima che univa con una linea retta la distanza fra i due itinerari. Il tutto è comunque modificabile al pc senza grossi problemi - se si ha il software giusto.
Qualche parola sui programmi di allenamento: ad essere sinceri non li abbiamo usati, così come non abbiamo usato la fastidiosa (per noi) segnalazione acustica in caso di fuorisoglia o autostart della registrazione dell'allenamento. Rimandiamo comunque al manuale d'uso per chi fosse interessato.
Conclusioni: la forza di questo modello Garmin è la sua semplicità d'uso, come abbiamo detto in precedenza. Si nota anche dall'unico manuale stampato che si trova nella confezione (quello approfondito e linkato qui sopra è su cd) che riassume in breve le funzioni principali dell'apparecchio. Uniamo questa caratteristica all'affidabilità dimostrata nei 3 mesi di test ed ecco un gps/tachimetro molto interessante.
La nota dolente è data dalla mancanza degli accessori che bisogna comprare a parte: la fascia cardio, il sensore di velocità e quello di cadenza. Partendo dal prezzo di base di 229 Euro il tutto può diventare costoso per un GPS che è solo parzialmente consigliabile come navigatore (vedere punto "GPS" qui sopra).
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