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Io ricordo che quel discorso era fatto quando erano appena arrivati non valeva certo per sempre. Era una discorso di desuetudine, non di mancanza di capacità e in effetti all'inizio delle belle cotte nei finali di gara se le sono prese. Poi sono due fenomeni e per competere su strada hanno dovuto focalizzarsi anche sulla tenuta e ci sono riusciti.


La battaglia al vertice domani sarà uno spettacolo, spero di poterla vedere, non è che mancano i fenomeni in mtb e che poi due stradisti o anche stradisti, siano fra i favoriti, funge sicuramente da richiamo. Il discorso da cui eravamo partiti è il livello dei partecipanti. Anche fra le donne ce ne sono 4/5/6 fortissime è il resto che è imbarazzante. E a me sembra che nel mondo mtb, per ora, il paragone che faceva [USER=17208]@bradipus[/USER], possa starci: un manipolo di forti e il resto molto al di sotto.



A me sembra tutto cambiato. Anche su strada.....sono 3 anni che il Tour lo vince uno di meno di 22 anni. Manco Merckx ci era riuscito. Questi vincono GT e classiche monumento a distanza di 1 mese cosa che non accadeva dagli anni 80. Uno vince una tappa che ha una doppia scalata del Ventoux, poi si vince una crono e poi impala pure i velocisti sui Campi Elisi. E dopo aver fatto la stagione di CX quando una volta si faceva solo "fondo" in inverno. Tutto stravolto.

Il "bitumaro" classico, fino a qualche anno fa, lo mettevi su una mtb ed erano guai per lui......e i percorsi erano ben più facili di ora. Ora è roba enduro fatta con le xc :azz. Ma una volta nemmeno esisteva la mtb. Il ciclismo era la bdc (e di qui la maggior storia e il maggior numero di praticanti nel mondo), crescevano su quella e quando sono nate le mtb non sapevano manco cosa fosse. Ora passano da una all'altra fin da piccoli e quindi certi passaggi da una bici all'altra sono più agevoli. Credo che il multitalento ci sia perchè coltivato sin da piccoli essendocene la possibilità più di una volta.


Io credo che alluda ad un suo limite. Il non saper mettere le ruote bene come quelli sempre abituati a farlo.