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Tour 2011: bilanci, commenti, giudizi, ecc...
Testo
<blockquote data-quote="mach1" data-source="post: 3053080" data-attributes="member: 22479"><p>io faccio solo tre considerazioni:</p><p></p><p>la prima è che un contador che ha corso il tour con una gamba sola e che è stato penalizzato fortemente sia a cronometro che a livello di forma dalle cadute iniziali ha chiuso 5° a 3'57'' quando dopo 3 tappe aveva 1'50'' di distacco. In pratica se non fosse stato rallentato dalla prima caduta al momento sarebbe stato 3° e probabilmente avrebbe corso anche diversamente. Non per difendere lo spagnolo ma per dire che un contador a mezzo servizio vale uno Shlek che si è preparato appositamente per il tour, giusto per stabilire i valori in campo che il cronometro non mostra.</p><p></p><p>la seconda è che un basso che faceva proclami di vittoria prima dell'inizio del tour, una volta messo a confronto con i grandi ha mostrato di andare male in discesa, e si sapeva, di andare male a cronometro, e si sapeva e di andare male pure in salita. Chiude 8°, dietro a Cunego che al tour ci era arrivato in sordina, e deve ringraziare probabilmente i numerosi ritiri della prima settimana se chiude dentro i primi 10 in classifica, senza aver regalato un solo exploit che fosse uno, manco un traguardo volante o un GPM. </p><p></p><p>la terza è che il risultato della cronometro di oggi forse insegnerà a chi di dovere che non basta tentare un azione, seppur meritevole, in 20 giorni per portarsi a casa un tour. In pratica abbiamo visto in 20 giorni, 18 giorni in cui i big non hanno fatto altro che studiarsi e marcarsi l'un con l'altro, poi una bella azione, ben pianificata e ben eseguita ma che ha portato in realtà pochi frutti e poi un azione disperata di uno che aveva ormai più da guadagnare che da perdere. Alla fine il banco l'ha portato a casa quello che a cronometro andava meglio, alla faccia di tutti gli altri. L'unico che di fatto quando c'è stato da tirare veramente non s'è tirato in dietro: giovedì sul galibier a ricucire da solo un buco su Shlek in fuga e venerdì a riagganciare contador e Shlek dopo un problema meccanico, sempre a fare il passo, sempre a non risparmiarsi quando gli altri a cui chiedeva i cambi gli voltavano le spalle. </p><p></p><p>La tappa di oggi spero che insegni che se si vuole vincere si deve attaccare per davvero altrimenti alla fine ci si attacca.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="mach1, post: 3053080, member: 22479"] io faccio solo tre considerazioni: la prima è che un contador che ha corso il tour con una gamba sola e che è stato penalizzato fortemente sia a cronometro che a livello di forma dalle cadute iniziali ha chiuso 5° a 3'57'' quando dopo 3 tappe aveva 1'50'' di distacco. In pratica se non fosse stato rallentato dalla prima caduta al momento sarebbe stato 3° e probabilmente avrebbe corso anche diversamente. Non per difendere lo spagnolo ma per dire che un contador a mezzo servizio vale uno Shlek che si è preparato appositamente per il tour, giusto per stabilire i valori in campo che il cronometro non mostra. la seconda è che un basso che faceva proclami di vittoria prima dell'inizio del tour, una volta messo a confronto con i grandi ha mostrato di andare male in discesa, e si sapeva, di andare male a cronometro, e si sapeva e di andare male pure in salita. Chiude 8°, dietro a Cunego che al tour ci era arrivato in sordina, e deve ringraziare probabilmente i numerosi ritiri della prima settimana se chiude dentro i primi 10 in classifica, senza aver regalato un solo exploit che fosse uno, manco un traguardo volante o un GPM. la terza è che il risultato della cronometro di oggi forse insegnerà a chi di dovere che non basta tentare un azione, seppur meritevole, in 20 giorni per portarsi a casa un tour. In pratica abbiamo visto in 20 giorni, 18 giorni in cui i big non hanno fatto altro che studiarsi e marcarsi l'un con l'altro, poi una bella azione, ben pianificata e ben eseguita ma che ha portato in realtà pochi frutti e poi un azione disperata di uno che aveva ormai più da guadagnare che da perdere. Alla fine il banco l'ha portato a casa quello che a cronometro andava meglio, alla faccia di tutti gli altri. L'unico che di fatto quando c'è stato da tirare veramente non s'è tirato in dietro: giovedì sul galibier a ricucire da solo un buco su Shlek in fuga e venerdì a riagganciare contador e Shlek dopo un problema meccanico, sempre a fare il passo, sempre a non risparmiarsi quando gli altri a cui chiedeva i cambi gli voltavano le spalle. La tappa di oggi spero che insegni che se si vuole vincere si deve attaccare per davvero altrimenti alla fine ci si attacca. [/QUOTE]
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