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Tragico incidente in gara a Castelfidardo
Testo
<blockquote data-quote="Iena1975" data-source="post: 7168870" data-attributes="member: 24287"><p>Sono cose che si fanno, e ogni società nel "loro" piccolo, fanno il possibile perché si rispettino i regolamenti. Nel giovanile si cerca con discipline diverse dalla strada (pista e simili) ad insegnare agli atleti a prevenire, e gestire quelli che sono gli imprevisti in gara e fuori gara, si migliora la tecnica di guida ecc..Però più che istruire, formare, non si incentiva a fare i furbi. I vari comitati regionali, interpretano a loro modo le regole su transenne ecc.. ci sono quelli più restrittivi e quelli "al limite del regolamento" per ottenere l'abilitazione alla gara, insomma la solita gestione all'italiana. Statisticamente, e aggiungerei per fortuna, drammi come quelli della discussione, sono rari (non dovrebbero proprio esistere a dirla correttamente), se rapportate al numero di gare che vengono svolte, perché gli atleti, hanno anche un cervello, non solo gambe. Ma allo stesso tempo, garantire che non ci saranno mai incidenti (intesi come cadute o simili, questo intendevo nel post precedente), è utopico.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Iena1975, post: 7168870, member: 24287"] Sono cose che si fanno, e ogni società nel "loro" piccolo, fanno il possibile perché si rispettino i regolamenti. Nel giovanile si cerca con discipline diverse dalla strada (pista e simili) ad insegnare agli atleti a prevenire, e gestire quelli che sono gli imprevisti in gara e fuori gara, si migliora la tecnica di guida ecc..Però più che istruire, formare, non si incentiva a fare i furbi. I vari comitati regionali, interpretano a loro modo le regole su transenne ecc.. ci sono quelli più restrittivi e quelli "al limite del regolamento" per ottenere l'abilitazione alla gara, insomma la solita gestione all'italiana. Statisticamente, e aggiungerei per fortuna, drammi come quelli della discussione, sono rari (non dovrebbero proprio esistere a dirla correttamente), se rapportate al numero di gare che vengono svolte, perché gli atleti, hanno anche un cervello, non solo gambe. Ma allo stesso tempo, garantire che non ci saranno mai incidenti (intesi come cadute o simili, questo intendevo nel post precedente), è utopico. [/QUOTE]
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