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Training and Racing with a Power Meter - allenamento con paradigma FTP
Testo
<blockquote data-quote="Roberto Massa" data-source="post: 6856197" data-attributes="member: 20890"><p>esatto</p><p>[ATTACH=full]255468[/ATTACH]</p><p></p><p>e ormai da più anni 365/365; sono 30+ che mi alleno e pedalo ma la motivazione per farlo, anche con qualche "sacrifico" (magari sveglie all'alba) non è variata, anzi. Parentesi: a conferma che, pur lavorando in un ambiente ad alto "contagio" (scuola) semplici regole basilari di igiene (es. lavarsi le mani ogni cambio ora) o extra lavorative (evitare allenamenti in condizioni meteo estreme) sono abitudini utili <img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/wink.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=";)" title="Wink ;)" data-shortname=";)" /></p><p></p><p>Discorso energetico. Altrettanto semplice, ho sempre evitato ciò che ho visto fare, come uno degli errori principali da altri, in 10 anni come preparatore ossia</p><p>1) "pippebimani" (marchio registrato :D) alimentari e carbofobia. Nessun sistema funziona senza energia e l'energia per il movimento, in ambito aerobico, ha come combustibile la miscela grassi E zuccheri con una proporzionalità intensità-dipendente ben nota (<a href="https://www.massarob.info/2014/12/intensita-e-metabolismo.html" target="_blank">primo grafico</a>).</p><p>E' impensabile sostenere carichi di allenamento sia prolungati (anche sul discorso continuità, vedi sopra) che intensità senza i tanto temuti (da chi evidentemente ha saltato certe lezioni sui macronutrienti alla scuola media...) carboidrati. La deplezione glicogena cronica è la prima causa di insuccesso sportivo assieme all'inosservanza di semplici regole basi sul recupero. Principi basilari non correggibili con poi aleatori interventi, es. integratori "magici" o altro basato su puro marketing e superficialità.</p><p>Pochi amatori rischiano il "sovrallenamento" per limiti fisici e/o di tempo....moltissimi sono quelli che rischiano o sono sempre sulla lama del sottorecupero. Il sottorcupero non è solo legato al riposo ma ha una marcata connotazione energetica. Per altro certi stati di cronica deplezione hanno pesanti ed evidenti effetti anche a livello cognitivo...</p><p>Quindi 2)mangiando <em>ad libitum </em>proporzionando il carico energetico al carico allenante: un allenamento particolarmente intenso, per evitare una successiva deplezione glicogena e discontinuità di carico nei gg successivi richiederà una quantità energetica maggiore rispetto ad un gg più blando. Ma ripeto e ribadisco questi non sono concetti avanzati di metodologia dell'allenamento, sono principi alimentari insegnati alla secondaria di I (se va male male nel primo biennio della II).</p><p>PS uno dei premi migliori che ho mai ricevuto ad una gara (se non ricordo male una GimondiBike quindi anni e anni fa...) fu l'equivalente del mio peso in pasta (lo sponsor di quell'anno era una ditta alimentare) :D Non durò molto :D</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Roberto Massa, post: 6856197, member: 20890"] esatto [ATTACH type="full" width="198px" alt="firefox_MgeFRxSZ68.png"]255468[/ATTACH] e ormai da più anni 365/365; sono 30+ che mi alleno e pedalo ma la motivazione per farlo, anche con qualche "sacrifico" (magari sveglie all'alba) non è variata, anzi. Parentesi: a conferma che, pur lavorando in un ambiente ad alto "contagio" (scuola) semplici regole basilari di igiene (es. lavarsi le mani ogni cambio ora) o extra lavorative (evitare allenamenti in condizioni meteo estreme) sono abitudini utili ;) Discorso energetico. Altrettanto semplice, ho sempre evitato ciò che ho visto fare, come uno degli errori principali da altri, in 10 anni come preparatore ossia 1) "pippebimani" (marchio registrato :D) alimentari e carbofobia. Nessun sistema funziona senza energia e l'energia per il movimento, in ambito aerobico, ha come combustibile la miscela grassi E zuccheri con una proporzionalità intensità-dipendente ben nota ([URL='https://www.massarob.info/2014/12/intensita-e-metabolismo.html']primo grafico[/URL]). E' impensabile sostenere carichi di allenamento sia prolungati (anche sul discorso continuità, vedi sopra) che intensità senza i tanto temuti (da chi evidentemente ha saltato certe lezioni sui macronutrienti alla scuola media...) carboidrati. La deplezione glicogena cronica è la prima causa di insuccesso sportivo assieme all'inosservanza di semplici regole basi sul recupero. Principi basilari non correggibili con poi aleatori interventi, es. integratori "magici" o altro basato su puro marketing e superficialità. Pochi amatori rischiano il "sovrallenamento" per limiti fisici e/o di tempo....moltissimi sono quelli che rischiano o sono sempre sulla lama del sottorecupero. Il sottorcupero non è solo legato al riposo ma ha una marcata connotazione energetica. Per altro certi stati di cronica deplezione hanno pesanti ed evidenti effetti anche a livello cognitivo... Quindi 2)mangiando [I]ad libitum [/I]proporzionando il carico energetico al carico allenante: un allenamento particolarmente intenso, per evitare una successiva deplezione glicogena e discontinuità di carico nei gg successivi richiederà una quantità energetica maggiore rispetto ad un gg più blando. Ma ripeto e ribadisco questi non sono concetti avanzati di metodologia dell'allenamento, sono principi alimentari insegnati alla secondaria di I (se va male male nel primo biennio della II). PS uno dei premi migliori che ho mai ricevuto ad una gara (se non ricordo male una GimondiBike quindi anni e anni fa...) fu l'equivalente del mio peso in pasta (lo sponsor di quell'anno era una ditta alimentare) :D Non durò molto :D [/QUOTE]
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