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Pista
Trasformare ruota libera in fissa
Testo
<blockquote data-quote="Maurando" data-source="post: 3405004" data-attributes="member: 27261"><p>Ciao, quello che vedi è un' esperimento fatto da me e che ho tenuto per qualche anno. l cambio è un vecchio Campagnolo riadattato ad uso di tendicatena. Del resto tutti i ragazzi che corrono nelle categorie minori, durante i mesi invernali utilizzano un tendicatena perchè le squadrette locali non hanno i soldi per comprare le bici da pista. Tutti i cambi attualmente sul mercato hanno una molla che posiziona la catena sul pignone esterno.Io ho invertito il tiro della molla invertendone la posizione, cosicché la catena viene spinta verso l' interno della ruota. Ma le due viti di regolazione del fine corsa non lavoravano bene in quella posizione, cosicché ho messo la guaina e filo come in originale. La regolazione della posizione esatta e dico esatta avveniva con il registro di tensione.</p><p>Con questo sistema ci sono andato avanti per alcuni anni, macinando sempre alcune migliaia di chilometri sui tutti i percorsi. Chiaramente non è una vera fissa ma ti costringe a pedalare sempre. Inoltre il gap di differenza tra la vera fissa e questo sistema era di circa 1 cm e per chi ci sa andare non influisce per niente alla pedalata rotonda. Inoltre con un forcellino verticale si può trovare una combinazione di rapporti che va quasi pefetta. A me serviva il 47 ma avevo il 46. Si usura la catena? Ok. dopo quanti km? Vai fuoristrada con la polvere fango, pioggia? La bici fissa in città è usata in un ambiente relativamente pulito, per un numero di km abbastanza limitato e sottoposta a sforzi non da professionisti o da pistard. Allora se la catena dopo un anno o due si consuma si può anche cambiare, al massimo spenderai venti euro o bisogna essere puristi per forza?</p><p>Meno male che nel forum ci sono partecipanti attenti ed intelligenti che sanno cogliere le sfumature e capire le varie situazioni per dire "ambientali".</p><p>Grazie per la domanda e sono contento di averti risposto.</p><p>Con la mia fissa nuova da pista con i freni per poter andare su strada sulle salite del Chianti e sono toste, ci faccio i miei 250 - 300 km il sabato d'estate. I freni mi servono per scendere da Volterra o da Goraiolo sull' appenino Pistoiese. Chi fa il fighetto, senza freni in città o sul lungomare di Viareggio, prima o poi perde tutti i denti e nessuno glieli ripaga.</p><p>Con l' occasione ti invio una foto da un ritorno di una 250. Tornavo dallla costa tirrenica e poi da Volterra e scendevo su San Gimignano al far della sera. Come vedi cè un fanalino dietro la sella. Si fora anche con la bici fissa e si rischia di far tardi. Meglio mettere una lucetta, forse ci vedono e non ci investono. Su strada si deve rispettare il codice della strada e su pista si rispetta il codice della pista e allora si va senza tendicatena e senza freni. </p><p>Vi chiedo scusa a tutti se sono stato un pò prolisso. Forse sono un ciclista alla vecchia maniera, fin che posso voglio restar vivo per poter andare in bici.</p><p>Grazie per avermi letto.</p><p>Buone pedalate</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Maurando, post: 3405004, member: 27261"] Ciao, quello che vedi è un' esperimento fatto da me e che ho tenuto per qualche anno. l cambio è un vecchio Campagnolo riadattato ad uso di tendicatena. Del resto tutti i ragazzi che corrono nelle categorie minori, durante i mesi invernali utilizzano un tendicatena perchè le squadrette locali non hanno i soldi per comprare le bici da pista. Tutti i cambi attualmente sul mercato hanno una molla che posiziona la catena sul pignone esterno.Io ho invertito il tiro della molla invertendone la posizione, cosicché la catena viene spinta verso l' interno della ruota. Ma le due viti di regolazione del fine corsa non lavoravano bene in quella posizione, cosicché ho messo la guaina e filo come in originale. La regolazione della posizione esatta e dico esatta avveniva con il registro di tensione. Con questo sistema ci sono andato avanti per alcuni anni, macinando sempre alcune migliaia di chilometri sui tutti i percorsi. Chiaramente non è una vera fissa ma ti costringe a pedalare sempre. Inoltre il gap di differenza tra la vera fissa e questo sistema era di circa 1 cm e per chi ci sa andare non influisce per niente alla pedalata rotonda. Inoltre con un forcellino verticale si può trovare una combinazione di rapporti che va quasi pefetta. A me serviva il 47 ma avevo il 46. Si usura la catena? Ok. dopo quanti km? Vai fuoristrada con la polvere fango, pioggia? La bici fissa in città è usata in un ambiente relativamente pulito, per un numero di km abbastanza limitato e sottoposta a sforzi non da professionisti o da pistard. Allora se la catena dopo un anno o due si consuma si può anche cambiare, al massimo spenderai venti euro o bisogna essere puristi per forza? Meno male che nel forum ci sono partecipanti attenti ed intelligenti che sanno cogliere le sfumature e capire le varie situazioni per dire "ambientali". Grazie per la domanda e sono contento di averti risposto. Con la mia fissa nuova da pista con i freni per poter andare su strada sulle salite del Chianti e sono toste, ci faccio i miei 250 - 300 km il sabato d'estate. I freni mi servono per scendere da Volterra o da Goraiolo sull' appenino Pistoiese. Chi fa il fighetto, senza freni in città o sul lungomare di Viareggio, prima o poi perde tutti i denti e nessuno glieli ripaga. Con l' occasione ti invio una foto da un ritorno di una 250. Tornavo dallla costa tirrenica e poi da Volterra e scendevo su San Gimignano al far della sera. Come vedi cè un fanalino dietro la sella. Si fora anche con la bici fissa e si rischia di far tardi. Meglio mettere una lucetta, forse ci vedono e non ci investono. Su strada si deve rispettare il codice della strada e su pista si rispetta il codice della pista e allora si va senza tendicatena e senza freni. Vi chiedo scusa a tutti se sono stato un pò prolisso. Forse sono un ciclista alla vecchia maniera, fin che posso voglio restar vivo per poter andare in bici. Grazie per avermi letto. Buone pedalate [/QUOTE]
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