Ogni cosa a suo tempo. Sono d'accordo con questo atteggiamento. Il tutto e subito mal si concilia con le opere d'arte (e non parlo solo di telai di biciclette).
io cercavo l'esclusività e l'opera d'arte.
vedendo i prezzi e facendomi fare preventivi ho visto che per me sarà un sogno da realizzare più avanti, non nell'immediato.
Purtroppo.
Per me questa è, ciclisticamente parlando, opera d'arte (come da titolo) a prescindere dalla nazionalità, religione, lingua, sesso, abitudini sessuali e chi più ne ha più ne metta.
Sono tre stili molto diversi tra loro ma che hanno in comune tanta, tanta ma tanta aria fritta.
E' mia intenzione chiudere qua la faccenda, a buon intenditore poche parole.
era quello che supponevo anch'io, ma essendo ignorante in materia, volevo capire cosa mi era sfuggitoSul piano esecutivo ci vedo molte poche differenze con le foto postate ...vorrei vedere le foto di un Crisp fatte dallo stesso fotografo di Firefly, senza nulla togliere a Mr Tyler Evans ovviamente. E comunque essere costretti a dover scegliere tra uno Strong piuttosto che un Firefly o Independent oppure Kish e un Crisp.....è una bella costrizione a mio avviso....
dovrebbe essere proprio lui il fotografo...vorrei vedere le foto di un Crisp fatte dallo stesso fotografo di Firefly, senza nulla togliere a Mr Tyler Evans ovviamente.
qui si sta discutendo di un prodotto di nicchia, particolarmente esclusivo per costi ed immagine, è come paragonare una macchina cinese con una tedesca, prima o poi i cinesi le faranno meglio , ma se vuoi una macchina di prestigio ....
a buon intenditor poche parole
dovrebbe essere proprio lui il fotografo
era quello che supponevo anch'io, ma essendo ignorante in materia, volevo capire cosa mi era sfuggito
alla fine non ho ricevuto risposta in merito, chissà, magari non lo sa neanche lui
mi puoi dare delucidazioni rispetto al "sta migliorando"?
quali sono le "pecche" di questo telaista oggi?
il buon Miki dall'alto della sua bici e dei suoi anni ha saggezza da venderebeh quello non vuol dire, anche io discuto spesso dello "stato dell'arte" del carbonio, e pure con qualche conoscenza in merito, pur pedalando su una decathlon da 200 euro
si può essere informati e scrivere post costruttivi anche senza essere ricchi da potersi permettere un crisp
le foto si trovano in rete, basta osservarle con occhio critico, comincia con quelle più vecchie.
mai detto che abbia delle "pecche", ma certamente può migliorare ancora.
Per me questa è, ciclisticamente parlando, opera d'arte (come da titolo) a prescindere dalla nazionalità, religione, lingua, sesso, abitudini sessuali e chi più ne ha più ne metta.
Sono tre stili molto diversi tra loro ma che hanno in comune tanta, tanta ma tanta aria fritta.
E' mia intenzione chiudere qua la faccenda, a buon intenditore poche parole.
bellissime saldature,che immagino eseguite con la tecnica della seconda passata(correggimi se sbaglio),però converrai che poi non si pedalano saldature,e nemmeno telai.
questo per dire che piu' del particolare,per me è importante l'insieme.
ora,riconosco l'abilità nel saldare con tale tecnica,ma per me non è sufficiente,mi piacerebbe avessero anche una storia di telaisti che hanno fatto bici da corsa per i professionisti.
ecco,credo che questo background manchi alla scuola d'oltreoceano.
Eriksen sono sicuro è un guru del "double pass"....non affermerei lo stesso per Carl Strong...
Sante,
la tua affermazione sul background è corretta al 100%. Non fosse altro perchè in Usa la scuola telaistica rispetto a quella Europea in generale e italiana (uno dei tanti nostri primati) in particolare è ben più radicata. Purtroppo quindi il tuo desiderio rimarrà tale, nel senso che è molto difficile che possano in qualche modo recuperare questo "gap"....sappiamo benissimo come vanno le cose ai nostri giorni circa le forniture ai professionisti...solo poche grandi aziende possono permettersi gli investimenti...e ormai entrano in prima persona come addirittura "main sponsor"...vedi i casi di Cannondale e Specialized in primis.
Ciononostante io vado avanti e mi consolo con questi bei telai che oltretutto pare che proprio tanto male non vadano...in fondo noi amatori li usiamo per divertirci no?
Eriksen sono sicuro è un guru del "double pass"....non affermerei lo stesso per Carl Strong...
discorso complesso,in primis non credo che chi macina ventimila km l'hanno solo per presentarsi alle corse sia così a corto di sensibilità per poter giudicare cosa gli passano squadre e sponsor.
a tal riguardo ti metto questo link [URL="http://www.bdc-forum.it/showpost.php?p=3795410&postcount=1"][url]http://www.bdc-forum.it/showpost.php?p=3795410&postcount=1[/URL][/URL] che credo sia passato inosservato ai piu'(ma non a te) da dove si capisce che quando le cose non vanno,qualcuno si smarca dal diktat delle squadre e mostra di sapere ciò che vuole.
ho messo il link non per far passare che bertoletti sia il numero uno,sono un suo estimatore così come lo sono di molti altri,ma perchè,in ordine cronologico,è l'ultimo esempio di un artigiano che costruisce telai(anche se in carbonio) da corsa per dei professionisti.
per il resto,Nicola,concordo al 100%,l'importante,soprattutto in una piccola comunità di appassionati,è non imporre i propri convincimenti agli altri,e tale rimprovero lo rivolgo in primis a me......e a te
discorso complesso,in primis non credo che chi macina ventimila km l'hanno solo per presentarsi alle corse sia così a corto di sensibilità per poter giudicare cosa gli passano squadre e sponsor
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