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Unzué (Movistar) vorrebbe "un ciclismo più umano"
Testo
<blockquote data-quote="Skardy" data-source="post: 7478012" data-attributes="member: 161794"><p>Il ciclismo non è l'unico sport a funzionare così e nemmeno lui funziona solo così. Ci sono tante gare motoristiche a tappe. Il Triathlon, il pentathlon e il Decathlon sono di fatto a tappe. Lo sono i tornei di tennis seppur con dinamiche diverse. E così il ciclismo funziona anche con le gare di un giorno. La squadra di Lefevère è stata ai vertici del ciclismo mondiale negli ultimi 25 anni pur vincendo un solo grande giro e quasi per caso. Non lo ha ordinato nessuno di voler puntare sulle gare a tappe ma se lo fai accetti la regola nr.1 quella fondante e trainante come il gol nel calcio il canestro nel basket eccetera: vince quello che fa tutte le tappe in minor tempo. Le fa in bici. Se cadi non sei stato il più bravo al netto della sorte che è componente di tutto. Se ci metti più tempo non sei stato il più bravo. Ogni variante sul tema è un altro sport. Un'altra cosa.</p><p></p><p>Ma se questo sistema incentiva i medici delle squadre a mandarli avanti i medici chi li gestisce se non Unzue? Quindi cosa va cercando? Se ha a cuore i suoi corridori li ferma. Stop.</p><p></p><p></p><p>Lo spettacolo quale è? Un corridore che si fa 100 km in macchina e il giorno dopo parte come nulla fosse? Col tempo dell'ultimo che magari è una tappa di pianura e l'ultimo arriva 30 secondi dopo il primo? oppure con l'ultimo che becca apposta 10 minuti perchè il suo capitano è un rivale di quello che se la fa in macchina e quindi più tardi arriva lui più distacco subisce l'infortunato in macchina che è rivale del suo capitano? Questo è lo spettacolo che volete? Io non voglio il sangue. Però voglio gente in bicicletta per 21 tappe e se non è in condizione di farlo si ritira. Come in tutti gli sport. Il ritiro ti estromette dalla Dakar da Wimbledon dai 100/200/400 metri se avviene in batteria o in semifinale dalle gare di nuoto anche quelle a qualificazioni da Pentahlon e Decatlon e ti estromette anche dal Tour de France. E' la regola nr.1. Come il gol il canestro la buca nel golf eccetera.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Skardy, post: 7478012, member: 161794"] Il ciclismo non è l'unico sport a funzionare così e nemmeno lui funziona solo così. Ci sono tante gare motoristiche a tappe. Il Triathlon, il pentathlon e il Decathlon sono di fatto a tappe. Lo sono i tornei di tennis seppur con dinamiche diverse. E così il ciclismo funziona anche con le gare di un giorno. La squadra di Lefevère è stata ai vertici del ciclismo mondiale negli ultimi 25 anni pur vincendo un solo grande giro e quasi per caso. Non lo ha ordinato nessuno di voler puntare sulle gare a tappe ma se lo fai accetti la regola nr.1 quella fondante e trainante come il gol nel calcio il canestro nel basket eccetera: vince quello che fa tutte le tappe in minor tempo. Le fa in bici. Se cadi non sei stato il più bravo al netto della sorte che è componente di tutto. Se ci metti più tempo non sei stato il più bravo. Ogni variante sul tema è un altro sport. Un'altra cosa. Ma se questo sistema incentiva i medici delle squadre a mandarli avanti i medici chi li gestisce se non Unzue? Quindi cosa va cercando? Se ha a cuore i suoi corridori li ferma. Stop. Lo spettacolo quale è? Un corridore che si fa 100 km in macchina e il giorno dopo parte come nulla fosse? Col tempo dell'ultimo che magari è una tappa di pianura e l'ultimo arriva 30 secondi dopo il primo? oppure con l'ultimo che becca apposta 10 minuti perchè il suo capitano è un rivale di quello che se la fa in macchina e quindi più tardi arriva lui più distacco subisce l'infortunato in macchina che è rivale del suo capitano? Questo è lo spettacolo che volete? Io non voglio il sangue. Però voglio gente in bicicletta per 21 tappe e se non è in condizione di farlo si ritira. Come in tutti gli sport. Il ritiro ti estromette dalla Dakar da Wimbledon dai 100/200/400 metri se avviene in batteria o in semifinale dalle gare di nuoto anche quelle a qualificazioni da Pentahlon e Decatlon e ti estromette anche dal Tour de France. E' la regola nr.1. Come il gol il canestro la buca nel golf eccetera. [/QUOTE]
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