Io credo che in quei frangenti, conti solo e soltanto la loro bravura nel pedalare. Il telaio, rigido o meno, non c'entra proprio nulla. Come dovrebbe essere ai più ben noto, la pedalata è tanto più redditizia quanto la bici è dritta. Proprio confrontando WVA e Alaphilippe, si vede che il vincitore ha la bici ben dritta, segno di una ottima (o quantomeno migliore in quel momento) coordinazione nella spinta del pedale e la tenuta del manubrio o comunque nel movimento antagonista dell'altra gamba (banalmente rotondità di pedalata), mentre il francese ondeggia paurosamente. Segno che parte della spinta, va persa nell'inclinarsi della bici. Non è ovviamente una critica, dopo 300 km e quella sparata sul Poggio ci mancherebbe. E' solo una analisi. Idem quel che riferisci tu di Sagàn. Non ho visto il filmato che citi, ma anche lì una spinta troppo brusca cui non fa da contraltare un movimento antagonista il più possibile pari, può portare al fenomeno che descrivi.
Poi visto dove lavori, chi meglio di te potrebbe chiedere se le caratteristiche di un telaio possano generare differenze del genere (parliamo di telai top di gamma, non di un SL7 e di quello di una Pininfarina). Al di là delle dichiarazioni e dei comunicati stampa infarciti di paroloni, magari un progettista lo sa.