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Van Aert ha vinto la 111a Milano-Sanremo
Testo
<blockquote data-quote="martin_galante" data-source="post: 6728103" data-attributes="member: 108600"><p>Alaphilippe in generale inclina abbastanza la bici anche in salita. Tecnicamente e' comunque meglio di ondeggiare di spalle. Una delle volate piu' efficaci e' quella di Viviani</p><p>[MEDIA=youtube]MXN9qoZ7IMA[/MEDIA]</p><p>che in effetti tende ad inclinare abbastanza la bici. Alaphilippe, che era rimasto impressionato da Viviani alla QS e si allenato con lui nelle volate, potrebbe aver affinato cosi' la sua tecnica di volata. Poi all'arrivo della Sanremo chiaramente ha esagerato per sfinimento. E' stato coperto in tutto il finale, e comunque quando e' partito non e' riuscito a mettere la ruota davanti neanche un instante, negli ultimi metri e' normale dare tutto alla disperata in questi casi.</p><p></p><p>Van Aert forse non ha un picco massimo di potenza da record, ma ha comunque una volata lunghissima, accoppiata pero' con uno stile di volata anni 80. Si vede la differenza con Viviani nella volata al tour 2019:</p><p></p><p>I due sono alti uguale (177 e 178 cm), ma quando Viviani sembra minuscolo al cospetto di Van Aert (che sta piu' alto persino di Sagan, 184 cm), perche' ha una posizione estremamente aerodinamica e raccolta rispetto al belga.</p><p>[MEDIA=youtube]W65wcEbhLF4:1607[/MEDIA]</p><p>Purtroppo Viviani non era la top della condizione al tour, ma ha fatto una volata da manuale. E' rimasto coperto davanti quando si sono creati i ventagli, quindi ha battezzato e tenuto con facilita' la ruota giusta, quella di Van Aert (al tempo non era scontato, deve averlo visto fresco e pimpante), gli e' stato dietro incollato alla perfezione quando Van Aert e' uscito, quindi ha dato la botta ai 130 metri senza ostacoli e senza perdere una mezza pedalata. A quel punto, entrambi scoperti, con Van Aert che era in piedi al vento da 100 metri prima di lui, probabilmente si attendeva un leggero calo del belga. Ma come alla Sanremo, Van Aert insiste -ondeggia un pochino di spalle, non e' per niente aerodinamico, ma continua ad erogare tanti watt, tutto sommato abbastanza composto. Viviani non puo' che dare tutto fino alla fine, oscillando un po' la bici, e' inevitabile. Se potessimo vedere la potenza media di Viviani e Van Aert negli utlimi 250 metri, secondo me si trova una differenza molto ampia. Idem per Alaphilippe e Van Aert. In entrambi i casi, quest'ultimo e' stato davanti piu' tempo, ha sprintato in una posizione poco aerodinamica (Cavendish, poi Viviani, ora Ewan, hanno mostrato quanto sia importante essere aero durante lo sprint), ed ha vinto grazie alla bruta potenza. Tra parentesi, Alaphilippe era chiaramente in condizione, ed intervistato ha detto che si sentiva particolarmente bene in gara.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="martin_galante, post: 6728103, member: 108600"] Alaphilippe in generale inclina abbastanza la bici anche in salita. Tecnicamente e' comunque meglio di ondeggiare di spalle. Una delle volate piu' efficaci e' quella di Viviani [MEDIA=youtube]MXN9qoZ7IMA[/MEDIA] che in effetti tende ad inclinare abbastanza la bici. Alaphilippe, che era rimasto impressionato da Viviani alla QS e si allenato con lui nelle volate, potrebbe aver affinato cosi' la sua tecnica di volata. Poi all'arrivo della Sanremo chiaramente ha esagerato per sfinimento. E' stato coperto in tutto il finale, e comunque quando e' partito non e' riuscito a mettere la ruota davanti neanche un instante, negli ultimi metri e' normale dare tutto alla disperata in questi casi. Van Aert forse non ha un picco massimo di potenza da record, ma ha comunque una volata lunghissima, accoppiata pero' con uno stile di volata anni 80. Si vede la differenza con Viviani nella volata al tour 2019: I due sono alti uguale (177 e 178 cm), ma quando Viviani sembra minuscolo al cospetto di Van Aert (che sta piu' alto persino di Sagan, 184 cm), perche' ha una posizione estremamente aerodinamica e raccolta rispetto al belga. [MEDIA=youtube]W65wcEbhLF4:1607[/MEDIA] Purtroppo Viviani non era la top della condizione al tour, ma ha fatto una volata da manuale. E' rimasto coperto davanti quando si sono creati i ventagli, quindi ha battezzato e tenuto con facilita' la ruota giusta, quella di Van Aert (al tempo non era scontato, deve averlo visto fresco e pimpante), gli e' stato dietro incollato alla perfezione quando Van Aert e' uscito, quindi ha dato la botta ai 130 metri senza ostacoli e senza perdere una mezza pedalata. A quel punto, entrambi scoperti, con Van Aert che era in piedi al vento da 100 metri prima di lui, probabilmente si attendeva un leggero calo del belga. Ma come alla Sanremo, Van Aert insiste -ondeggia un pochino di spalle, non e' per niente aerodinamico, ma continua ad erogare tanti watt, tutto sommato abbastanza composto. Viviani non puo' che dare tutto fino alla fine, oscillando un po' la bici, e' inevitabile. Se potessimo vedere la potenza media di Viviani e Van Aert negli utlimi 250 metri, secondo me si trova una differenza molto ampia. Idem per Alaphilippe e Van Aert. In entrambi i casi, quest'ultimo e' stato davanti piu' tempo, ha sprintato in una posizione poco aerodinamica (Cavendish, poi Viviani, ora Ewan, hanno mostrato quanto sia importante essere aero durante lo sprint), ed ha vinto grazie alla bruta potenza. Tra parentesi, Alaphilippe era chiaramente in condizione, ed intervistato ha detto che si sentiva particolarmente bene in gara. [/QUOTE]
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