Diciamo che la reputazione che un costruttore si é fatto negli anni é una delle componenti che un acquirente valuta, prima di mettere mano al portafoglio. Ma non certo l'unica.
Diciamo che la reputazione che un costruttore si é fatto negli anni é una delle componenti che un acquirente valuta, prima di mettere mano al portafoglio. Ma non certo l'unica.Se uno è disposto a pagare per la storia...
Perché poi non è che la storia faccia andare meglio una bici o ti faccia pedalare più forte
E non è una critica a chi compra bici di marchi più costosi eh
Però fa piacere vedere bici con ottimi rapporti qualità prezzo
E fa dispiacere vedere chi denigra una bici o un marchio senza aver idea di come vada
Diciamo che la reputazione che un costruttore si é fatto negli anni é una delle componenti che un acquirente valuta, prima di mettere mano al portafoglio. Ma non certo l'unica.
Questo è determinante per conoscere la qualità di un oggetto come la bici da corsa in carbonio? Ti rammento quanto sia recente la costruzione di bdc in carbonio.
Non credo sia determinante in questo caso e non credo che questo neghi, in ogni caso, a new entry di diventare possibili ottimi produttori.
Il tuo mi sembra pregiudizio a cominciare dal "nomignolo" che hai deciso di dare alle nuove "van Rysel" (oppure non sai leggere)
Tu che bici hai?
Non so leggere, però so scrivere, per questo faccio lo scrittore... avessi anche saputo leggere, avrei fatto il lettore, e se avessi saputo pedalare, chi può dirlo... la mia bici: una Wilier, onusta di storia, ideale per me, onusto di anni.
Se scrivi suppongo tu sappia anche leggere. Immagino tu abbia un editore onusto di storia e giammai avresti pubblicato se ti avesse proposto un contratto vantaggioso un nuovo editore...
Sono qui per parlare di bici, non per parlare di libri, anche se potrei consigliarti l’ultimo di Fabio Genovesi che narra anche le gesta di Marco Pantani, e tanto meno sono qui per fare pubblicità ai miei libri o al mio editore che non ne ha certo bisogno.
Sarestesaremmo qui a tesserne le lodi e sarebbero già apparsi i fanboy del relativo marchio
Sareste
4000 cocuzze per qualcosa che puoi spendere meno pur avendo uguale può andar bene per chi vuol trovare la pappa pronta, tanto un telaio simile te lo trovi con gli occhi a mandorla e magari anche aggiornato e se fai 2 acquisti online alla fine spendi uguale e hai un mezzo ultimo grido
Vado retro.. ma personalmente 4000€ non li spenderei per un mezzo simile.. e ben sai che del brand me ne frega assaiVade retro
Già qui si fa dell'ostracismo nei confronti di un marchio "privo di storia" come decathlon, figurati se parliamo di "cinesate"...
Vado retro.. ma personalmente 4000€ non li spenderei per un mezzo simile.. e ben sai che del brand me ne frega assai
Appunto.. ho speso quei soldi ma monto l'etap disc e misuratore di potenza quarq e delle ruote no brand favolose.. ecco perchè storco il naso sebbene possa sembrare una buona offerta.Non li spenderei io giusto perché un acquisto simile lo vorrei coi dischi, ma a spanne comprando tutto nuovo online ti resta circa un millino per il telaio, quindi in linea con la Cina, poi chiaro che se lo monti con ruote e trittico nobrand spendi parecchio meno
Dalla storia che un produttore ha alle spalle, tanto per cominciare...
e nemmeno dall'editore, immagino (che però dev'essere onusto di storia...)...
E non sono solito giudicare un libro dalla copertina
La Decathlon non è che sia nata ieri eh. E comunque storia non implica qualità. Poi quando uno si fa infinocchiare dal marchio c'è poco da fare, è come parlare con i fanboy AppleDalla storia che un produttore ha alle spalle, tanto per cominciare...
Ha sempre corso su Pinarello, a volte marchiate Banesto, la banca che sponsorizzava. Millar correva su Decathlon.Ciao a tutti, non vorrei dire una cosa sbagliata, ma mi sembra di ricordare che anni fa Miguelon Indurain corse con bici Decatlhon e l'anno dopo stessa bici ma marchiata Festina, qui ci vuole qualche appassionato degli anni 80/90 io in quel periodo ero preso da altro...non la bici come ora
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