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<blockquote data-quote="peppe59" data-source="post: 6093698" data-attributes="member: 35589"><p>Allora, sempresul tratto lombardo... tutte e due le tappe.</p><p></p><p>(1) il tratto critico della 36 secondo me non è quello vicino Lecco: sono 2.5km, gli automobilisti sanno che ci sono i ciclisti,ed al più aspetti che passa un gruppo e ti metti con loro - come ho fatto io la prima volta, che ero un po' perplesso. Detto questo, io quel tratto lo faccio con poco piacere ma abbastanza spesso. Poi ad Abbadia rientri sulla vecchia strada e fino a Colico sei tranquillo (un po'meno a luglio nel weekend).</p><p></p><p>Dopo Colico hai qualche km per arrivare al trivio di Fuentes; da lì imbocchi il sentiero Valtellina, ma per arrivare aMorbegno non vale lapena: ti infili sulla viabilità secondaria a destra della statale, attraversi un paio di paesi ed arrivi.</p><p></p><p>(2) Il tratto critico è invece quello dopo Morbegno, quando finisce la vera superstrada ed il traffico entra sulla statale. Anche qui con pazienza e navigatorepotresti andare perlunghi tratti sulla viabilità secondaria, ma lacosa piàsemplice èprendere il sentiero Valtellina, lento ma asfaltato tranne un tratto di un paio di km in corrispondenza di un ponte sull'Adda dove devi rientrare sulla strada principale. Per tornare sul sentiero hai un trattino di sterrato. Molto dipende da a che ora ed in che giorno passi, però io il pezzo di SS36 dopo Morbegno lo eviterei proprio... stretto e trafficato,molto peggio del pezzo di superstrada all'uscita da Lecco, eappunto la cilclabile a disposizione. Non credo tu abbia bisogno di copertoni speciali; alle brutte non dimenticare che puoi sempre scendere a fare a piedi qualche centinaia di metri di sterrato!</p><p></p><p>PS se invece per arrivare a Morbegno vuoi fare il San Marco, magari iniziando da Lecco via Culmine di San Pietro... allora lo Stelvio non è più l'unica salita!</p><p></p><p>PPS io però il tratto da Milano a Lecco lo eviterei mettendo la bici sul treno (che peraltro arriva anche a Varenna/Colico/Morbegno/Sondrio/Tirano), l'uscita dalla città è sempre il tratto più pericoloso ed anche sgradevole</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="peppe59, post: 6093698, member: 35589"] Allora, sempresul tratto lombardo... tutte e due le tappe. (1) il tratto critico della 36 secondo me non è quello vicino Lecco: sono 2.5km, gli automobilisti sanno che ci sono i ciclisti,ed al più aspetti che passa un gruppo e ti metti con loro - come ho fatto io la prima volta, che ero un po' perplesso. Detto questo, io quel tratto lo faccio con poco piacere ma abbastanza spesso. Poi ad Abbadia rientri sulla vecchia strada e fino a Colico sei tranquillo (un po'meno a luglio nel weekend). Dopo Colico hai qualche km per arrivare al trivio di Fuentes; da lì imbocchi il sentiero Valtellina, ma per arrivare aMorbegno non vale lapena: ti infili sulla viabilità secondaria a destra della statale, attraversi un paio di paesi ed arrivi. (2) Il tratto critico è invece quello dopo Morbegno, quando finisce la vera superstrada ed il traffico entra sulla statale. Anche qui con pazienza e navigatorepotresti andare perlunghi tratti sulla viabilità secondaria, ma lacosa piàsemplice èprendere il sentiero Valtellina, lento ma asfaltato tranne un tratto di un paio di km in corrispondenza di un ponte sull'Adda dove devi rientrare sulla strada principale. Per tornare sul sentiero hai un trattino di sterrato. Molto dipende da a che ora ed in che giorno passi, però io il pezzo di SS36 dopo Morbegno lo eviterei proprio... stretto e trafficato,molto peggio del pezzo di superstrada all'uscita da Lecco, eappunto la cilclabile a disposizione. Non credo tu abbia bisogno di copertoni speciali; alle brutte non dimenticare che puoi sempre scendere a fare a piedi qualche centinaia di metri di sterrato! PS se invece per arrivare a Morbegno vuoi fare il San Marco, magari iniziando da Lecco via Culmine di San Pietro... allora lo Stelvio non è più l'unica salita! PPS io però il tratto da Milano a Lecco lo eviterei mettendo la bici sul treno (che peraltro arriva anche a Varenna/Colico/Morbegno/Sondrio/Tirano), l'uscita dalla città è sempre il tratto più pericoloso ed anche sgradevole [/QUOTE]
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