Finalmente dopo lunga attesa stamane ho ritirato il mio nuovo giocattolo: la Vigorelli.
Peccato per le ruote non colorate ma va bene così.
L'ho caricata in macchina e sono andato a provarla in un luogo tranquillo, ed in questa stagione, poco frequentato (il Pasta per chi è di Torino e dintorni).
Per la prime pedalate uso gli sganci rapidi SPD poi, con calma, proverò le gabbiette mi dico.
Rassicurato dal fatto che ho montato il freno anteriore parto. La prima banale considerazione è che il pedale usato normalmente per le partenze (destro o sinistro che sia) va spostato alzando la ruota posteriore o avanzando a piedi del tanto che basta per metterlo nella giusta posizione. Partito mi concentro sulle senzazioni, mi dicevo sarà come sulla bike da Spinning, il gesto è uguale ma sulla bike non incontri buche o strade sconnesse. L'istinto quando incontri una buca è quello di sollevarti e fermare la pedalata, beh su una fissa è meglio evitare
La pedalata è piacevole e sufficientemente potente (46-18) la bici è nervosa e risponde prontissima ai cambi di direzione, i mozzi Suzue Pro-Max sono silenziosi e apparentemente assai scorrevoli. Mi faccio una trentina di km in circuito incorrendo almeno tre o quattro volte nell'istinto di fermare i pedali per strada sconnessa. Alla fine ho deciso di provare le belle gabbiette bianche arrivate dal Giappone via USA. Le monto, infilo un piede e parto...
Dopo qualche metro tento di infilare l'altro piede e immediatamente realizzo il perchè i Messenger e quelli di Mash rischiano la vita ai semafori per non fermarsi... Ci ho messo almeno 300 metri ad infilare il piede nella seconda gabbietta e per quanto mi riguarda la loro storia finisce qui. Ora nuove avventure mi attendono: la città ed il traffico. Aiuto!!!
Peccato per le ruote non colorate ma va bene così.
L'ho caricata in macchina e sono andato a provarla in un luogo tranquillo, ed in questa stagione, poco frequentato (il Pasta per chi è di Torino e dintorni).
Per la prime pedalate uso gli sganci rapidi SPD poi, con calma, proverò le gabbiette mi dico.
Rassicurato dal fatto che ho montato il freno anteriore parto. La prima banale considerazione è che il pedale usato normalmente per le partenze (destro o sinistro che sia) va spostato alzando la ruota posteriore o avanzando a piedi del tanto che basta per metterlo nella giusta posizione. Partito mi concentro sulle senzazioni, mi dicevo sarà come sulla bike da Spinning, il gesto è uguale ma sulla bike non incontri buche o strade sconnesse. L'istinto quando incontri una buca è quello di sollevarti e fermare la pedalata, beh su una fissa è meglio evitare
La pedalata è piacevole e sufficientemente potente (46-18) la bici è nervosa e risponde prontissima ai cambi di direzione, i mozzi Suzue Pro-Max sono silenziosi e apparentemente assai scorrevoli. Mi faccio una trentina di km in circuito incorrendo almeno tre o quattro volte nell'istinto di fermare i pedali per strada sconnessa. Alla fine ho deciso di provare le belle gabbiette bianche arrivate dal Giappone via USA. Le monto, infilo un piede e parto...
Dopo qualche metro tento di infilare l'altro piede e immediatamente realizzo il perchè i Messenger e quelli di Mash rischiano la vita ai semafori per non fermarsi... Ci ho messo almeno 300 metri ad infilare il piede nella seconda gabbietta e per quanto mi riguarda la loro storia finisce qui. Ora nuove avventure mi attendono: la città ed il traffico. Aiuto!!!