Visita a Canyon. Parte I

Ser pecora

Diretur
Membro dello Staff
16 Aprile 2004
22.727
22.829
98
dove capita
Visita sito
Negli ultimi anni, una delle poche vere novità che hanno "scombinato" il mondo del ciclismo si riassume in una formula: vendita diretta online.
Dietro questa formula c'é un nome: Canyon.
Fino a pochi anni fa, in Europa, fuori dalla "Heimat" tedesca era un nome praticamente sconosciuto; ora basta farsi un giro per i vari forum europei per rendersi conto che i topic in tema sono numerosissimi e molto partecipati.

Senza entrare nel merito, la cosa che ci é sembrata migliore é togliersi i dubbi andando "a toccare con mano". Quindi zero chiacchere e direzione Koblenz, città sui "due fiumi" nella regione Rheinland-Pfalz, fino a raggiungere il quartier generale Canyon inaugurato recentemente.

canyon066.JPG


L'ingresso ci proietta subito in un ambiente molto sobrio ed elegante, dove tutto é stato studiato per accogliere i clienti in un "mondo" più che in un semplice negozio o showroom.

canyon039.JPG


Per prima cosa dando i riferimenti storici dell'azienda, fondata nel 1982 da Roman Arnold, una sorta di Mike Sinyard (Specialized) germanico (germanicità che si nota innanzitutto per i 2mt di statura...) che inizio' la sua carriera acquistando pezzi di ricambio dai migliori produttori per poi rivenderli e fare assistenza alle gare in Germania.

canyon045.JPG

Roman Arnold, fondatore e proprietario di Canyon, di fronte al suo carrello-bike-shop per assistenza gare con cui cominciò a lavorare nel settore delle mountain bike

In seguito attraverso un giro "a tappe" dell'evoluzione tecnologica portata avanti da Canyon atttraverso alcuni prototipi in cui hanno cercato di sviluppare alcune idee innovative di cui ancora oggi si discute nei forum chiedendosi il perché del nessuno li proponga.

canyon047.JPG

canyon054.JPG


Fino ad arrivare allo showroom vero e proprio in cui fanno bella mostra di se le bici (road e mtb) in tutte le taglie disponibili per una prova (o sui rulli nel caso non splenda il sole); ed al Coffee-shop dove rilassarsi e meditare sul proprio acquisto.

canyon057.JPG

coffe.JPG


Ma il "bello" arriva quando si passa nel "retrobottega", dove vengono stockati i telai ed i componenti che arrivano da Taiwan.

canyon001.JPG

Migliaia di clienti - migliaia di telai e componenti pronti

Il magazzino é ciclopico. D'altronde da qui, lo scorso anno, sono partite circa 20-25.000 bici, più un numero imprecisato di accessori destinati ai vari paesi europei.
Taiwan, già, parola "caldissima" tra gli appassionati, da quando la globalizzazione ha toccato il mondo a pedali, ma che tra queste pareti non é goffamente nascosta sotto improbabili etichette made in... "che più che dire, spesso nascondono", ma esibita senza patemi e complessi. Il perché lo vedremo poi.

canyon006.JPG

Made in Taiwan: la qualità sui grandi numeri ormai è in estremo oriente

L'organizzazione del lavoro a livello "qualità dell'ambiente" e razionalità, per noi italici, non puo' che essere definita "tedesca". Normalmente solo un cliché, tipo le salopette tirolesi ed i boccaloni di birra (a cui, da queste parti, si preferiscono jeans e bicchieri di riesling), ma che in effetti in questo caso rende bene l'idea.
Il turno di lavoro inizia alle 6.30 per finire alle 15.30.
I telai ed i componenti del relativo montaggio sono spacchettati e messi in casse per poi essere inviati alle varie postazioni di lavoro:

canyon005.JPG

Telaio pronto per essere montato

chi si occupa di montare i reggisella e regolarne l'inclinazione; chi taglia i cavi a misura secondo la taglia, idem per i cannotti forcella; chi stringe tutta la bulloneria una volta completato il montaggio con chiavi dinamometriche. Il tutto con apparecchiature concepite appositamente, ed alcune direttamente dagli ingegneri di casa su cui vantano decine di brevetti.

canyon008.JPG

L'inclinazione del tubo sella viene regolata con grande precisione

canyon010.JPG

Componenti pronti al montaggio

canyon012.JPG

Taglio guaine preciso a seconda del modello e della taglia

canyon015.JPG

Area montaggio dopo una giornata di lavoro - 6:30am to 15:30pm

Il tutto avviene con strumenti dedicati, ma non in forma automatizzata, bensi' da manodopera specializzata che ne risponde personalmente. Come ad esempio per la tensionatura delle ruote, che viene fatta a mano e controllata rigorosamente.

canyon017.JPG

Tutte le ruote vengono tensionate e controllate in Canyon

Il tutto in ambienti dove regna ordine, pulizia ed una ricerca di rendere il tutto più efficiente possibile, ad esempio con le lampade che simulano la luce solare in ogni postazione di lavoro.
canyon018.JPG

La lampada sullo sfondo dà una luce naturale al posto di lavoro

Gli ultimi ritocchi riguardano il montaggio di camere e copertoni, il loro gonfiaggio ed un check-up generale prima di un breve test "pratico" nel piazzale antistante, a cui si accede a pedali tirando "al volo" una maniglia che fa aprire la porta, che poi si riaprirà al ritorno grazie ad una fotocellula in modo che nemmeno il primo test finisca "mettendo piede a terra" :-)

canyon020.JPG

Test ride: le bici vengono provate nel parcheggio antistante

Altri reparti riguardano le riparazioni e gli interventi in garanzia

canyon022.JPG


canyon024.JPG

Centro assistenza: le bici che necessitano di riparazione e che vengono rispedite a Canyon sono riparate qui

Ma soprattutto il controllo qualità del materiale che arriva dal sol levante. Questi controlli sono effettuati per mezzo di strumenti che raramente si vedono nel settore: ben due endoscopi a fibra ottica (gioiellini da 25.000eu a pezzo) per il controllo visivo dell'interno dei telai in carbonio (di cui si vantano essere migliori dell'esterno di altri della concorrenza) ed uno scanner ad ultrasuoni per controllare lo spessore reale dei telai in alluminio, in modo che rispettino gli standard imposti dalla progettazione (cosa non facile visto che sono quasi tutti triple butted). Più altre dime speciali per controllare le dimensioni di passaggi ruota, allineamento forcellini e supporti freno a disco.

canyon028.JPG

canyon030.JPG

canyon029.JPG

Endoscopia di un telaio

canyon031.JPG

Uno stampo da 100 kg - la parte superiore ne pesa altrettanti

canyon033.JPG

Test dello spessore del telaio

canyon038.JPG

Test delle giuste misure del telaio

Ai piani superiori della sede si trova la parte amministrativa e R&D.
L'atmosfera resta la stessa: uffici enormi e luminosi che si aprono ognuno su una terrazza per poter fare delle pause all'aria aperta e persino dei barbeque d'estate; grandi "social rooms" dove poter rilassarsi; bagni con doccia e spogliatoi per rinfrescarsi dopo essere venuti al lavoro (in bici ovviamente!); un'enorme cucina iperattrezzata dove potersi cucinare il proprio pasto o farsi un caffé.

E naturalmente lo spazio dedicato alla vendita online, con postazioni separate da pannelli fonoassorbenti e persino un salottino insonorizzato dove bersi un caffé o fare 4 chiacchere tra una chiamata/email e l'altra:
canyon067.JPG

Il rapporto coi clienti


Credo che le foto parlino da sole o cmq "materializzino" Canyon; un'entità che per molti utenti é solo un sito internet (almeno fino a che la bici arriva nel BikeGuard).
Ma soprattutto materializzano una realtà di cui é facile rimanere sorpresi.
Innanzitutto per il fatto che ogni cosa é ben pensata. Niente é lasciato al caso, ogni più piccolo dettaglio é preso in considerazione per permettere che l'idea di partenza possa esprimersi al meglio, a cominciare dal dare un ambiente di lavoro di qualità ai suoi dipendenti.

Nella seconda parte vedremo come anche i prodotti, ovvero le bici, non siano certo lasciati al caso.
Stay tuned!

foto: Marco Toniolo
testo: Ser pecora
 
  • Mi piace
Reactions: ferdylosroq

Ser pecora

Diretur
Membro dello Staff
16 Aprile 2004
22.727
22.829
98
dove capita
Visita sito
Ancora, ancora, ancoa! Voglio altri servizi come questo.
Una cosa però non mi è chiara. Se i telai sono fatti a Taiwan, come mai si vede in foto uno stampo (quello che pesa 100kg)?


Per far vedere come é fatto lo stampo :mrgreen:

Grazie per i complimenti, che pero' questa volta vanno soprattutto a Marco Toniolo che ha fatto le foto (la differenza con le mie solite schifezzuole si nota...).
 
S

sdg71

Guest
Grazie Ser p e c o r a per l'ottimo reportage...veramente interessante....sarebbe stato altrettanto interessante saperne di più sulla loro politica distributiva e quindi capire bene il perché dei loro prezzi così concorrenziali, visto che credo non dipenda solo dal fatto che comprano a taiwan.
 

Ser pecora

Diretur
Membro dello Staff
16 Aprile 2004
22.727
22.829
98
dove capita
Visita sito
Grazie Ser p e c o r a per l'ottimo reportage...veramente interessante....sarebbe stato altrettanto interessante saperne di più sulla loro politica distributiva e quindi capire bene il perché dei loro prezzi così concorrenziali, visto che credo non dipenda solo dal fatto che comprano a taiwan.

Come mostra il pannello postato qui sopra, la politica di vendita di Canyon é diretta. Ovvero non esistono negozi fisici (tranne la sede di Koblenz) in cui poter comprare le bici. Si possono solo comperare online sul loro sito internet o per telefono.
Pensavo che questo fosse noto.
Cmq tutte le informazioni a riguardo le potete trovare sul loro sito:
http://www.canyon.com/_it/about_us/directsales.html
 

canzo

Apprendista Velocista
15 Gennaio 2008
1.366
20
Orbetello (GR)
Visita sito
Bici
Cannondale r700 Bianchi 603
Per far vedere come é fatto lo stampo :mrgreen:

Grazie per i complimenti, che pero' questa volta vanno soprattutto a Marco Toniolo che ha fatto le foto (la differenza con le mie solite schifezzuole si nota...).

eh sì, si nota:-x

Ora non vorrei metterti in una posizione scomoda, e se non vuoi rispondere fa niente. Cerco di porti la domanda nella maniera "politicamente" più opportuna.
Finora hai visitato alcuni artigiani o perlomeno comunque marchi che si rifanno ad un'immagine artigianale, ed essenzialmente italiani. Ovviamente questi non possono essere raffrontati alla realtà Canyon. Hai però visitato anche importanti marchi industriali nostrani. Cosa hai notato di differente? Ci sono caratteristiche "nostre" e caratteristiche "loro"?
 

Ser pecora

Diretur
Membro dello Staff
16 Aprile 2004
22.727
22.829
98
dove capita
Visita sito
Ovviamente questi non possono essere raffrontati alla realtà Canyon. Hai però visitato anche importanti marchi industriali nostrani. Cosa hai notato di differente? Ci sono caratteristiche "nostre" e caratteristiche "loro"?

La differenza più evidente é che in Canyon sono molto "aperti". Ovvero mettono chiaramente le carte in tavola senza nascondersi dietro mezze frasi e reticenze. Il loro progetto aziendale evidentemente glielo permette.
Considerate che in Canyon é difficile vedere girare gente di più di 30 anni (forse l'unico che ho visto é il tizio della foto che tensiona le ruote).

Cmq penso che nella seconda parte capirete meglio altre differenze.