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<blockquote data-quote="matteo-elletì" data-source="post: 2084946" data-attributes="member: 20434"><p>mah, in realtà io dal "rapporto" di ser pecora, leggo questa cose, che non mi sembrano esattamente per filo e per segno le stesse che dici tu...</p><p></p><p></p><p>"</p><p>I gioielli ramati di 100 o 60 anni fa hanno lasciato ormai il posto ai moderni modelli in carbonio. Che va subito detto, non vengono prodotti qui, ma in quello che oggi si identifica come "Far East".</p><p>Il motivo di questa scelta, nelle parole del responsabile che mi fa da guida è semplice: "<em>perchè hanno il know-how necessario per fare prodotti di qualità in una certa quantità</em>".</p><p>La progettazione avviene in Italia, ma secondo un certo criterio:</p><p>-si identifica il tipo di prodotto che si vuole fare</p><p>-lo <strong>si concepisce secondo un "family feeling" aziendale</strong> di modo che abbia un'identità precisa e riconoscibile</p><p>-lo si <strong>cura per il tempo necessario apportando le modifiche</strong> ad un prototipo in plastica (<strong>nervature</strong>, <strong>rinforzi</strong>, passaggi cavi, etc.)</p><p>-si manda il progetto e le quote in oriente</p><p>-si attende<strong> l'arrivo dei prototipi da far testare ai professionisti</strong></p><p>-si da l'ok per la produzione e l'omologazione</p><p>In effetti sono quindi gli ingegneri d'oriente che creano gli stampi e decretano la fattibilità del prodotto e propongono i tipi di materiale (tipo di carbonio), <strong>ma il "concepimento" avviene in Italia a suon di (costose) modifiche al prototipo</strong>.</p><p>A questo si aggiunge <strong>la creazione di particolari come la scatola movimento fresata dal pieno in Italia</strong>, secondo progetto Wilier, e poi spedita ed assemblata in Oriente all'interno dello stampo.</p><p>A scanso di equivoci dovrebbe essere chiaro che i telai Wilier non sono i famigerati "open-mould" comprati a catalogo da terzisti, ma progetti esclusivi.</p><p>I telai vengono poi mandati in Italia, verniciati da un terzista ed assemblati in loco.</p><p><strong>Non mancano i test statici su macchina per verificare certi telai e casomai migliorarli</strong>. Soprattutto per usi specifici</p><p>"</p><p></p><p>...insomma, li <em>fanno</em> in oriente, ma li <em>progettano</em> in italia!...come il 90% delle cose, purtroppo, di questo mondo...</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="matteo-elletì, post: 2084946, member: 20434"] mah, in realtà io dal "rapporto" di ser pecora, leggo questa cose, che non mi sembrano esattamente per filo e per segno le stesse che dici tu... " I gioielli ramati di 100 o 60 anni fa hanno lasciato ormai il posto ai moderni modelli in carbonio. Che va subito detto, non vengono prodotti qui, ma in quello che oggi si identifica come "Far East". Il motivo di questa scelta, nelle parole del responsabile che mi fa da guida è semplice: "[I]perchè hanno il know-how necessario per fare prodotti di qualità in una certa quantità[/I]". La progettazione avviene in Italia, ma secondo un certo criterio: -si identifica il tipo di prodotto che si vuole fare -lo [B]si concepisce secondo un "family feeling" aziendale[/B] di modo che abbia un'identità precisa e riconoscibile -lo si [B]cura per il tempo necessario apportando le modifiche[/B] ad un prototipo in plastica ([B]nervature[/B], [B]rinforzi[/B], passaggi cavi, etc.) -si manda il progetto e le quote in oriente -si attende[B] l'arrivo dei prototipi da far testare ai professionisti[/B] -si da l'ok per la produzione e l'omologazione In effetti sono quindi gli ingegneri d'oriente che creano gli stampi e decretano la fattibilità del prodotto e propongono i tipi di materiale (tipo di carbonio), [B]ma il "concepimento" avviene in Italia a suon di (costose) modifiche al prototipo[/B]. A questo si aggiunge [B]la creazione di particolari come la scatola movimento fresata dal pieno in Italia[/B], secondo progetto Wilier, e poi spedita ed assemblata in Oriente all'interno dello stampo. A scanso di equivoci dovrebbe essere chiaro che i telai Wilier non sono i famigerati "open-mould" comprati a catalogo da terzisti, ma progetti esclusivi. I telai vengono poi mandati in Italia, verniciati da un terzista ed assemblati in loco. [B]Non mancano i test statici su macchina per verificare certi telai e casomai migliorarli[/B]. Soprattutto per usi specifici " ...insomma, li [I]fanno[/I] in oriente, ma li [I]progettano[/I] in italia!...come il 90% delle cose, purtroppo, di questo mondo... [/QUOTE]
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