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<blockquote data-quote="Ser pecora" data-source="post: 1354839" data-attributes="member: 1850"><p>E' vero che l'arrivo del carbonio (e prima dell'alu) non ha toccato più di tanto gente come Singer (tutti gli altri artigiani non specializzati in una nicchia come cicloturismo e randonnés si però, come ben sappiamo in Italia...), però che la loro opinione sia "obbiettiva" non saprei: loro sanno fare bene (molto) una cosa, che fanno da 50 anni e finiranno con quella, ma è anche l'unica che conoscono. Obbiettivamente quando parlano di prodotti in carbonio (o titanio) saltano fuori miti e leggende della peggior specie, tali e quali se ne possono sentire in qualunque bar sport ("la bici x in discesa non fa le curve", "con la bici troppo leggera non hai l'effetto volano", "fanno tutto in cina", etc..).</p><p>La loro conoscenza del mondo del ciclismo in generale, anzi, al contrario, è parecchio limitato. Niente a che vedere con il "bagagliaio" di esperienza di gente come Dario, che ha saldato tutti i materiali (ok, non ha mai incollato niente <img src="/forum/styles/uix/xenforo/smilies_vb/icon_mrgreen.gif" class="smilie" loading="lazy" alt=":mrgreen:" title="Icon Mrgreen :mrgreen:" data-shortname=":mrgreen:" /> )e tutti i tipi di bici, mtb comprese. </p><p>O la sua conoscenza del panorama dei "framebuilders" mondiali, che al momento ha il suo baricentro verso ovest.</p><p> </p><p>Spero che da quello che scrivo si capisca che non mi interessa incensare dei prodotti o criticarne altri (io non sono un talebano contro il carbonio), ma fare delle visite alle <u>persone</u> che stanno dietro una bici (infatti le visite riportano nome e cognome delle persone a cui faccio visita, solo il "brand" nel caso non siano delle visite a persone, ma ad una "realtà aziendale").</p><p> </p><p>Sul fatto del non fare cose insensate sono ovviamente d'accordo, ma le derive "patologiche" e senza un reale senso tipo la grammomania sono inevitabili in ogni passione e settore.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="Ser pecora, post: 1354839, member: 1850"] E' vero che l'arrivo del carbonio (e prima dell'alu) non ha toccato più di tanto gente come Singer (tutti gli altri artigiani non specializzati in una nicchia come cicloturismo e randonnés si però, come ben sappiamo in Italia...), però che la loro opinione sia "obbiettiva" non saprei: loro sanno fare bene (molto) una cosa, che fanno da 50 anni e finiranno con quella, ma è anche l'unica che conoscono. Obbiettivamente quando parlano di prodotti in carbonio (o titanio) saltano fuori miti e leggende della peggior specie, tali e quali se ne possono sentire in qualunque bar sport ("la bici x in discesa non fa le curve", "con la bici troppo leggera non hai l'effetto volano", "fanno tutto in cina", etc..). La loro conoscenza del mondo del ciclismo in generale, anzi, al contrario, è parecchio limitato. Niente a che vedere con il "bagagliaio" di esperienza di gente come Dario, che ha saldato tutti i materiali (ok, non ha mai incollato niente :mrgreen: )e tutti i tipi di bici, mtb comprese. O la sua conoscenza del panorama dei "framebuilders" mondiali, che al momento ha il suo baricentro verso ovest. Spero che da quello che scrivo si capisca che non mi interessa incensare dei prodotti o criticarne altri (io non sono un talebano contro il carbonio), ma fare delle visite alle [U]persone[/U] che stanno dietro una bici (infatti le visite riportano nome e cognome delle persone a cui faccio visita, solo il "brand" nel caso non siano delle visite a persone, ma ad una "realtà aziendale"). Sul fatto del non fare cose insensate sono ovviamente d'accordo, ma le derive "patologiche" e senza un reale senso tipo la grammomania sono inevitabili in ogni passione e settore. [/QUOTE]
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