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Wout Van Aert vince la crono finale, Vingegaard ipoteca il Tour
Testo
<blockquote data-quote="123lorka" data-source="post: 7203335" data-attributes="member: 6775"><p>È un discorso molto complesso quello del rapporto peso-specialità. Negli anni ’90 nei grandi giri c’erano 3 categorie di corridori: scalatori-velocisti-cronoman. Uno scalatore non avrebbe mai potuto battere un cronoman in una crono di qualsiasi tipo (al massimo difendersi se c’erano tante curve), un velocista e un cronoman in salita erano piantati, un velocista puro in volata se li mangiava (e pure digeriva) i cronoman e gli scalatori. Per spiegare questa cosa si facevano grandi discorsi (Cassani & co.) sul rapporto peso potenza, invece…tutti dopati. Poi arrivano LA e Ulrich che volano sia in salita che a crono. Ma sono 2 fenomeni con dei motori super, si diceva, e LA ha perso 15 kg rispetto al 1996 quando gia aveva vinto tappe al Tour ed era diventato Campione del mondo, invece…dopati. Poi arriva il passaporto biologico, grande lotta al doping dopo LA. Arrivano Contador (dopato a meno che la bistecca…ma poi il suo nome è nella lista Fuentes quindi…) e Froome (con tutti i dubbi sulla Sky e quel mulinare folle sul Ventoux….) che vincono sia in salita che a crono. Ora siamo nell’era dei Pogačar e dei Vingeggard che se vanno, vanno fortissimo sia in salita che a crono, con Van Aert che va come una moto in salita, a crono e vince pure le volate di gruppo, oltre tutto il resto che fa durante l’anno. I velocisti di 80 kg si sono estinti come i dinosauri, dicono i tecnici, perché non riescono a tenere i ritmi folli che il gruppo fa in salita. Le medie sono mostruose e vengono giustificate con una super preparazione (come se prima i corridori venissero seguiti da Ciccio Pasticcio). Magari i tempi sono cambiati però….Vingeggard vince, ma ha la necessita di sottolineare “che è pulito” e che tornerà l’anno prossimo per rivincere (come se questo dimostrasse qualcosa). Già il fatto che ha la necessita di sottolinearlo fa intendere che in gruppo non tutti vanno a pane e acqua… In soldoni…dire che questo o quel corridore va forte per questo o quel motivo (tecnico, per il peso, per la posizione aerodinamica, ecc.) è inutile. Altrettanto inutile però è dire che questo o quel corridore non può andare cosi forte a crono perché pesa 60 kg e di conseguenza è sicuramente dopato. Quando Vingeggard, Pogačar o Van Aert vanno a crono più forte di Ganna si pensa subito male, come se fossimo certi che Ganna è pulito al 100 %. E perché? Perché è italiano ed è simpatico? O perché pesa 80 kg quindi per una legge fisica deve andare a crono (sempre) più forte di uno di 60 kg? L’unica cosa che sappiamo è che non sappiamo un bel niente. Se i corridori non parlano possiamo solo ipotizzare tutto e il contrario di tutto e sperare che quegli scatti siano farina (non contaminata) dei loro sacchi.</p></blockquote><p></p>
[QUOTE="123lorka, post: 7203335, member: 6775"] È un discorso molto complesso quello del rapporto peso-specialità. Negli anni ’90 nei grandi giri c’erano 3 categorie di corridori: scalatori-velocisti-cronoman. Uno scalatore non avrebbe mai potuto battere un cronoman in una crono di qualsiasi tipo (al massimo difendersi se c’erano tante curve), un velocista e un cronoman in salita erano piantati, un velocista puro in volata se li mangiava (e pure digeriva) i cronoman e gli scalatori. Per spiegare questa cosa si facevano grandi discorsi (Cassani & co.) sul rapporto peso potenza, invece…tutti dopati. Poi arrivano LA e Ulrich che volano sia in salita che a crono. Ma sono 2 fenomeni con dei motori super, si diceva, e LA ha perso 15 kg rispetto al 1996 quando gia aveva vinto tappe al Tour ed era diventato Campione del mondo, invece…dopati. Poi arriva il passaporto biologico, grande lotta al doping dopo LA. Arrivano Contador (dopato a meno che la bistecca…ma poi il suo nome è nella lista Fuentes quindi…) e Froome (con tutti i dubbi sulla Sky e quel mulinare folle sul Ventoux….) che vincono sia in salita che a crono. Ora siamo nell’era dei Pogačar e dei Vingeggard che se vanno, vanno fortissimo sia in salita che a crono, con Van Aert che va come una moto in salita, a crono e vince pure le volate di gruppo, oltre tutto il resto che fa durante l’anno. I velocisti di 80 kg si sono estinti come i dinosauri, dicono i tecnici, perché non riescono a tenere i ritmi folli che il gruppo fa in salita. Le medie sono mostruose e vengono giustificate con una super preparazione (come se prima i corridori venissero seguiti da Ciccio Pasticcio). Magari i tempi sono cambiati però….Vingeggard vince, ma ha la necessita di sottolineare “che è pulito” e che tornerà l’anno prossimo per rivincere (come se questo dimostrasse qualcosa). Già il fatto che ha la necessita di sottolinearlo fa intendere che in gruppo non tutti vanno a pane e acqua… In soldoni…dire che questo o quel corridore va forte per questo o quel motivo (tecnico, per il peso, per la posizione aerodinamica, ecc.) è inutile. Altrettanto inutile però è dire che questo o quel corridore non può andare cosi forte a crono perché pesa 60 kg e di conseguenza è sicuramente dopato. Quando Vingeggard, Pogačar o Van Aert vanno a crono più forte di Ganna si pensa subito male, come se fossimo certi che Ganna è pulito al 100 %. E perché? Perché è italiano ed è simpatico? O perché pesa 80 kg quindi per una legge fisica deve andare a crono (sempre) più forte di uno di 60 kg? L’unica cosa che sappiamo è che non sappiamo un bel niente. Se i corridori non parlano possiamo solo ipotizzare tutto e il contrario di tutto e sperare che quegli scatti siano farina (non contaminata) dei loro sacchi. [/QUOTE]
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