In questi giorni mi è venuto in mente André Darrigade per due motivi: il primo è stato pensare a come si sia evoluto il ruolo degli sprinter negli ultimi 5 anni.
Tutto iniziò alla fine degli anni ’50, con un’intuizione del belga Rick Van Looy, il quale, stufo dell’anarchia del gruppo nei finali di tappa, ordinò ai suoi gregari di mettersi in fila davanti a lui e tirargli la volata. In seguito, visto che la cosa funzionava, scelse pure i singoli gregari da mettere sotto contratto, pescando tra i passisti più grossi e potenti. Vinse più di 30 sprint in due anni. Era nata la “guardia rossa” della Faema.
Questo concetto venne perfezionato fine anni ’90-inizio 2000 da un’altra squadra dalle maglie rosse, la Saeco, che creò il “il treno” per Mario Cipollini.
Fino ad arrivare ad un intera squadra dedicata al proprio velocista, come...
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