la voce di un corridore e quindi di un testimone di un fatto x circostanziato come lo può essere un competizione ciclistica non è la voce del popolo o l'impiccagione in piazza.
Le testimonianze non hanno di per sè un valore assoluto, vengono sempre valutate alla luce di altre prove fattuali che le confermino.
Con questo non sto dicendo che Denifl sia un bugiardo, dico che in un sistema giuridico degno di questo nome per condannare delle persone ci vogliono prove, con standard diversi a seconda dell'ambito (più stringente nel penale e via via sempre meno stringente nel civile e nello sportivo).
Non vedo possibile nessun altra alternativa, tutte quelle che mi vengono in mente sono molto peggiori del sistema attuale, che già è tutt'altro che perfetto.
Ripeto, tutto qua, una questione di metodo.
...della diffamazione risponde chiunque…...se avviene con denuncia non è più diffamazione ma diventa calunnia.
Diventa calunnia se chi denuncia sa che l'accusa è falsa. O sbaglio?
Credo che ricordi male. Simeoni ha parlato di Ferrari non di LA. Ed entrare in una fuga una volta, è un gesto eclatante ma non mi par si possa parlare di boicottare la carriera. Simeoni ha corso senza problemi per molti anni successivi....
Fu un'intimidazione molto chiara, avrei voluto vedere se fosse avvenuta al Giro e non al Tour per vedere come finiva l'indagine per violenza privata. Ad ogni modo, io scrissi a Velonews dandogli del mafioso, il commento fu pubblicato ed a me le mutande non le ha tolte...
A Simeoni la carriera glie l'ha boicottata molto di più Cipollini quando si oppose alla sua partecipazione al Giro nonostante fosse il campione d'Italia in carica.