@sembola
non è che abbia come riferimento politico e giuridico il terzo reich o il ventennio.
ho capito che devi vagliare le accuse e che non posso farlo io dalla tastiera.
lo stato di diritto prevede anche la libertà di espressione ossia di critica.
se l'organo primario di vaglio della regolarità dell'atleta non ravvisa doping quando c'è si apre una finestrella in cui entrano rumori di rutti spifferi e forse qualche verità.
il problema del ciclismo è di ordine storico: tutti i principali vincitori degli ultimi 25 anni (da sempre verrebbe da dire ma siamo buoni) hanno bene o male passato le forche caudine benevole dell'antidoping e hanno pestato cacche per vendette incrociate, giochi politici, controtruffe.
una roba così non è stato di diritto e un mondo che ragione in modo tutto particolare. che si può criticare.
non è che abbia come riferimento politico e giuridico il terzo reich o il ventennio.
ho capito che devi vagliare le accuse e che non posso farlo io dalla tastiera.
lo stato di diritto prevede anche la libertà di espressione ossia di critica.
se l'organo primario di vaglio della regolarità dell'atleta non ravvisa doping quando c'è si apre una finestrella in cui entrano rumori di rutti spifferi e forse qualche verità.
il problema del ciclismo è di ordine storico: tutti i principali vincitori degli ultimi 25 anni (da sempre verrebbe da dire ma siamo buoni) hanno bene o male passato le forche caudine benevole dell'antidoping e hanno pestato cacche per vendette incrociate, giochi politici, controtruffe.
una roba così non è stato di diritto e un mondo che ragione in modo tutto particolare. che si può criticare.