Io vado in bici pure d'inverno, ed in genere esco nella notte piu' fredda dell'anno. Il dettaglio importante, e' che abito a Mosca. L'elettronica in queste condizioni non funziona (le batterie muoiono all'instante), il cambio deve essere rigorosamente meccanico ed il cellulare va tenuto attaccato al corpo, non in tasca. Passamontagna e calzettoni, un portaborraccia col termos, se si incontra un altro ciclista si batte cinque. Il vorticare del vento costringe a fermarsi di tanto in tanto, le medie sono ridicole, ma ciononostante non e' difficile infilare i record strava dell'anno uno dopo l'altro. Poi a marzo torna la normalita'.