-L'UCI non ha alcuna competenza sull'annullamento delle gare o meno. L'UCI è il capro espiatorio di ogni disfunzione del mondo del ciclismo. Ma serve solo a scaricare le colpe di organizzatori, squadre ed un ambiente imbelle in generale (non in questo caso, visto che addirittura la decisione dovrebbe essere presa a livello governativo).
-Le squadre cercano di tutelare i loro interessi. Per quelle WT è vitale non mancare a quelle ASO, che per loro fortuna sono (quasi tutte, tranne 2 classiche) in estate. Per ora navigano a vista come tutti, ma ovvio che sacrifichino volentieri corse "minori".
-Rcs cerca di non vedere naufragare la stagione. Allo stesso tempo credo che una soluzione possa essere trovata tutto sommato. Alla fine due classiche di un giorno le puoi spostare senza troppi intoppi nel calendario. Ad esempio metà agosto o metà settembre, in concorrenza con gare come il GP Eschborn o i GP canadesi. La Tirreno è più complicato credo, ma potrebbe essere ad esempio spostata in concomitanza con le corse svizzere (Tour de Suisse e Romandia).
Poi, come niente, anche queste corse possono saltare, ma niente ci si può fare.
Secondo una proiezione che ho letto recentemente, se l'epidemia peggiorasse o continuasse fino a giugno, potrebbe portare, nel peggiore dei casi, al fallimento del 10% delle piccole-medie imprese.