Su
specialized s-works si possono dire molte cose e quelle che ho letto sono piu' o meno tutte plausibili. Costi sponsorizzazioni, ricerca design e materiali ecc. Tutto giusto. Di fatto io da vecchio ciclista in tutti i sensi (eta' centinaia di migliaia di km centinaia di gare e granfondo ecc.) dopo un paio di bici s-works e scarpe, inseguendo nel tempo gli aggiornamenti alla fine sono tornato indietro: come seconde scarpe uso le prime s-works quelle con 1 solo velcro datate almeno 1O-12 anni ma che calzavano benissimo. Per biciclette sono tonato a carbonio serio di artigiani italiani meno conosciuti tipo Sarto, brillantezza ed esecuzione incomparabili! E super record meccanico. Prime scarpe stilo
Gaerne che parevano strette ma dopo 1000 km sono diventate come un guanto senza i difetti di calzata degli ultimi modelli specialized s-works (lunghe e strette e basse sul collo del piede). La differenza base della specialized, che non mi pare essere stata citata negli altri interventi e' di base una: rivendi con facilita' sia la bici che le scarpe cosa che non succede con marchi di artigiani italiani se non
Pinarello Wilier che poi artigiani non sono. Io ho rivenduto senza problemi a 100 € scarpe s-works con 2 stagioni, pagate 300 €. Idem le biciclette. Ma sinceramente ora non cambierei mai piu' una Sarto campy con una "banale" s-works! Me la tengo e non la rivendo: dove trovo i 73,45°? il 54,8 orizzontale lo slooping di 3 cm che volevo io l'h tubosterzo di 14,5 senza spessori? il carro di 40,2 l'anteriore di 58,3, il reggisella integrato con spessori invisibili (2cm +/-) il telaio di 900 gr. e la forcella di 290 gr garantiti a vita. Se uno cambia bici/scarpe ogni 2 anni fa bene a prendere specialized diversamente no secondo me.