Il ciclismo dei giovani alla ribalta
- Creatore Discussione BDC-MAG.COM
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A parte che ti sei scordato Evenepoel nell'elenco alla fine, anche se lo avevi citato prima per San Sebastian (si lo so, mi dirai che faccio il precisino, ma piove anche da me e devo farmela passare
), io non credo ci sia una risposta tecnica alla domanda finale. Credo sia solo una combinazione dovuta a un piccolo buco temporale di ricambio tra i mostri sacri ora "vecchi" come Froome e Contador o Gilbert, Cancellara che hanno dettato legge per anni, oscurando altri e le nuove leve che stanno emergendo.p.s. la foto del podio della Vuelta è un pugno in un occhio.
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È una tendenza che va oltre i "mostri sacri"degli ultimi 10 anni. Dagli anni '80 in poi gran parte delle vittorie sono di corridori più vecchi rispetto le generazioni precedenti.
Quindi tu che idea hai alla domanda del perchè ora sembrano alla ribalta dei giovanissimi. Secondo te c'è un filo conduttore che lo potrebbe spiegare?
Forse proprio quello che dici tu. In mancanza di punte alcune squadre decidono di puntare cmq sul loro giovane più forte. Se ci fosse stato un altro contador di 29-30 anni nella UAE, facile che Pogacar avrebbe dovuto fare il gregario.
C'è chi dice che è dovuto anche alla massificazione dell'analisi quantitativa dell'allenamento, insomma, adesso è più facile scoprire dei "talenti" casuali rispetto a 30 anni fa, guardando le loro prestazioni parametrate al chilometraggio. Di questo non sono sicuro dato che pochi anni fa un Roglic è partito provando dal nulla partecipando all'inizio alle solite GF amatoriali.
Beh Pogacar è vero che non aveva nessuno, ma Bernal un capitano a cui fare il gregario senza se e senza ma ce lo aveva (Thomas), così come Evenepoel in DC di capitani a cui gregariare ce ne aveva a nastro.
Plausibile l'altra spiegazione che hai dato.
Non lo so. Forse in parte ha ragione FDG quando dice che oggi "pesano" più i dati e questo in certi casi evitano "la gavetta" che i corridori delle generazioni precedenti erano tenuti a fare.
Allo stesso tempo se si guarda le generazioni precedenti agli anni '80 se uno aveva "i numeri", seppur valutati diversamente, non gli impedivano di esprimersi da subito.
Forse quindi c'è stato anche un cambio di mentalità. Cancellara, tra gli altri, prima del ritiro ne aveva parlato raccontando di come i giovani oggi avessero molti meno timori reverenziali rispetto i veterani, o mancassero proprio di rispetto. Ad esempio col neo-pro che sgomitava con lui per tenere la posizione in gruppo. Cosa impensabile quando lui era un neo-pro. Questo potrebbe derivare anche dalle differenti necessità economiche delle squadre, che oggi hanno molto meno tempo per fare risultati e contenti gli sponsor.
Penso sia un mix di cose insomma. Poi non direi che oggi ci sia proprio una nuova "tendenza". Ancora troppo presto, però avere di colpo più gente di 21-22 anni che vince grandi giri e classiche quando erano 50 anni che non succedeva è curioso.
Imho nell'era del PM i giovani riescono a sopperire alla mancanza di capacità di soffrire e sapersi dosare tipici della maturità. A quel punto il loro margine in termini di potenza e capacità di recupero sposta gli equilibri.
Bè capacita di soffrire Pogacar o Hirschi mi pare che ne abbiano dimostrata parecchia, no? : )
Pogi sull'ultima crono del Tour bastava guardarlo in faccia per capire che dolori aveva...certo sono i dolori "buoni" di quando stai andando forte.
Quel che intendo appunto dire è che essendo una generazione abituata all'uso del PM arriva alle gare con la consapevolezza di cosa possono o non possono fare, cosa che prima era appannaggio dei più esperti.
credo che un punto cruciale sia questo......prima ai giovani mancava esperienza anche di come allenarsi,adesso e' tutto o quasi scritto.....quindi tra virgolette molto piu' semplice
Leggendo qualche interessante libro di ex ciclisti tacciati come infami e traditori, pare che in passato si tendesse a far fare una lunga gavetta ai giovani prima di farli accedere a determinate pratiche. In questo modo si assicurava una carriera più lunga. Cominciare a vincere troppo presto sarebbe stato controproducente ai fini della longevità sportiva
Stiamo a vedere se questi nuovi talenti cristallini sapranno sbugiardare questa tesi.
Stiamo a vedere se questi nuovi talenti cristallini sapranno sbugiardare questa tesi.
Penso che abbiate un po tutti ragione. ma perche non provare allora a correre senza pm, cardio, computrini e radio?
anche solo una gara per vedere l'effetto che fa.... secondo me sarebbe un buon punto di partenza.
si vedrebbe in ciclismo un po piu selvaggio e meno artificiale telecomandato.ricordo che pogi aveva il pm nella parte in pinaura alla crono del tdf per non andare fuorigiri e nella parte in salita l'ha tolto tanto li doveva dare il massimo e basta!!!
anche solo una gara per vedere l'effetto che fa.... secondo me sarebbe un buon punto di partenza.
si vedrebbe in ciclismo un po piu selvaggio e meno artificiale telecomandato.ricordo che pogi aveva il pm nella parte in pinaura alla crono del tdf per non andare fuorigiri e nella parte in salita l'ha tolto tanto li doveva dare il massimo e basta!!!
in ottica GT mi preoccupa un po' il serbatoio italico, non vedo all'orizzonte un corridore all'altezza, spero di sbagliarmi, naturalmente...