Ni'. La plastica quando viene riciclata perde in "purezza" e quindi non e' veramente riciclabile (in inglese si dice downcyling) e ci si ritrova con una enorme mole di materiale che puo' essere utilizzata per fare molte cose, come indumenti di pile o sedie, che non possono piu' essere riciclati. E' questa la ragione per cui in commercio si trovano molti prodotti, anche alimentari, con imballaggi in plastica le cui etichette indicano di metterli nell'indifferenziato.
ciao, lavoro proprio in questo settore, nella produzione e rigenerazione di plastica.
Ti assicuro che quanto ha detto
@alespg è assolutamente corretto
Le uniche plastiche soggette al downcycling sono i thermoset, come i manici delle pentole.
Il problema che segnali, in parte corretto, è legato al fatto che esiste un solo bidone per la plastica quando invece ce ne vorrebbero diversi.
Ti faccio un esempio: i sacchetti biocompostabili della verdure, obbligatori da qualche anno, non vanno assolutamente buttati nella plastica e non andrebbero nemmeno buttati nell'umido perchè hanno un processo di recupero differente.
Il polistirolo espanso può essere rigenerato al 100%, è lo stesso materiale dei bicchieri di plastica. Il problema è il costo della movimentazione di volumi grandi che pesano pochissimo. E può anche essere nuovamente pre-espanso con l'aggiunta di pentano
La cosa PEGGIORE è usare la carta che necessità di tantissime risorse (acqua/energia) per essere prodotta e recuperata, ma viene fatta passare come "naturale". E' una colossale cavolata
In Italia abbiamo un discreto sistema di raccolta della plastica ma un ottimo sistema di selezione ma una bassissima cultura sull'argomento
Gli imballi migliori? quelli dei cinesi con tanto PELD e poca carta che, una volta rigenerato, diventa nuovo PELD...