12 casi di doping nel ciclismo 2020

alcos

Pignone
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Bottecchia 8avio Evo 2016
interessanti i 5 casi al femminile... sarebbe da capire la percentuale sul totale di donne testate... non credo il 50%
quindi relativamente le donne si drogano più degli uomoni o hanno "consiglieri" meno "bravi"!
 

Maiella

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Focus Izalco Max
Non mi piace l'approccio della CADF e della WADA, perché mettendo in relazione i pochi controlli fatti (causa covid) con il basso numero di positività riscontrati, é come se lasciassero intendere che i corridori si sono dopati o, peggio ancora, che vogliono farlo e se desistono é perché ci sono i controlli. In questo modo si crea una pericolosa anomalia comunicativa e diseducativa.
 
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velocity

via col vento
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Rocky mountain e Santacruz
Non mi piace l'approccio della CADF e della WADA, perché mettendo in relazione i pochi controlli fatti (causa covid) con il basso numero di positività riscontrati, é come se lasciassero intendere che i corridori si sono dopati o, peggio ancora, che vogluino farlo e se desistono é perché ci sono i controlli. In questo modo si crea una pericolosa anomalia comunicativa e diseducativa.
Infatti, lo sanno tutti che i professionisti , le squadre, i direttori sportivi sono integerrimi e che per fare 3500km in 3 settimane con dislivelli pazzeschi a medie da moto gli basta una bistecca e poco altro :))):
Diciamo che la storia del ciclismo è piena di anomalie comunicative e diseducative ma la responsabiltà non è certamente degli enti che controllanoo-o
 

Ser pecora

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Non mi piace l'approccio della CADF e della WADA, perché mettendo in relazione i pochi controlli fatti (causa covid) con il basso numero di positività riscontrati, é come se lasciassero intendere che i corridori si sono dopati o, peggio ancora, che vogluino farlo e se desistono é perché ci sono i controlli. In questo modo si crea una pericolosa anomalia comunicativa e diseducativa.

Si potrebbe pensare che sia diseducativo persino l'antidoping in generale, visto che presuppone che ci sia gente che si voglia dopare....
Un po' come i pro che dicono sempre che "il ciclismo è lo sport più pulito perché quello con più controlli", che è come comunicare che sei pulito solo perché ti controllano in continuazione, altrimenti no (e che implicitamente gli sport meno controllati sono pieni di bombati).

In effetti manca un rapporto di fiducia :mrgreen:
 

velocity

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Rocky mountain e Santacruz
Diseducativo anche il messaggio che fecero passare le FF.OO. italiane quando pubblicarono i dati sui crimini/furti commessi durante il primo lockdown, con un calo del 70%... Come far passare il messaggio che i delinquenti non agivano solo perchè il territorio era controllato militarmente e che se avessero avuto piede libero avrebbero rubato a mani basse poveri innocenti
 

Maiella

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Infatti, lo sanno tutti che i professionisti , le squadre, i direttori sportivi sono integerrimi e che per fare 3500km in 3 settimane con dislivelli pazzeschi a medie da moto gli basta una bistecca e poco altro :))):
Diciamo che la storia del ciclismo è piena di anomalie comunicative e diseducative ma la responsabiltà non è certamente degli enti che controllanoo-o

Dopo quello che si é venuto a scoprire con Armstrong e i livelli di corruzione negli enti di controllo é chiaro che nessuno crede alle favolette. Con Armstrong, però, il punto focale non risiedeva nei km, nelle medie o nei dislivelli, ma piuttosto nel fatturato dell'industria ciclistica statunitense che negli anni di Armstrong ha registrato un incremento del 500%.
 

Maiella

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Si potrebbe pensare che sia diseducativo persino l'antidoping in generale, visto che presuppone che ci sia gente che si voglia dopare....
Un po' come i pro che dicono sempre che "il ciclismo è lo sport più pulito perché quello con più controlli", che è come comunicare che sei pulito solo perché ti controllano in continuazione, altrimenti no (e che implicitamente gli sport meno controllati sono pieni di bombati).

In effetti manca un rapporto di fiducia :mrgreen:

E non é da ritenere un problema? Secondo me si. E si risolve iniziando a punire i corridori con pene esemplari che strongano le carriere, e introducendo la responsabilità oggettiva delle squadre. Oggi per una squalifica di 10 anni o una radiazione devono beccarti almeno più di 3 volte positivo, e forse non basta.
 
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Mauro1988

Passista
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Cannondale SystemSix
interessante anche la classifica divisa per sport, considerato che il sistema antidoping nel ciclismo è il più "stretto" possibile, e non basta...chissà cosa viene fuori da altri sport applicando il metodo ciclistico.
 
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