Il ciclismo che cerca nuovi corridori da altri sport
- Creatore Discussione BDC-MAG.COM
- Data di inizio
Gamba_tri
via col vento
- 29 Marzo 2005
- 8.141
- 2.028
- 48
- Bici
- Barco Spirit-Xcr - Cannondale Synapse carbon
Aggiungo anche che tra i ciclisti puri i campioni che arrivano dalla trafila classica sono sempre meno. Fare chilometri da allievi e juniores non serve a nulla, le gare lunghe servono solo a far abbandonare il ciclismo a potenziali atleti dotati ma che non vogliono fare il semipro a 17 anni. A quell'età è meglio far loro sviluppare doti come le capacità di guida ed esplosività. Un nuotatore sedicenne fa allenamenti di qualità che un allievo su strada si sogna, non mi meraviglia che un triatleta vinca nel ciclismo, abbinerà capacità fisiche con abitudine alla guida della bici. Ciclocrossisti, biker, pistard imparano a guidare la bici e dare tutto in un'ora di gara, impegno ridotto per atleti che devono anche studiare e risultato massimo. L'attività giovanile deve essere profondamente rivista, specie in Italia, come è concepita oggi porta solo a dispersione di talenti e soprattutto, cosa più importante per me che vedo lo sport a livello giovanile più in ottica sociale che vivaio per futuri medagliati, di praticanti.
tra gli esempi di segno contrario, forse non tutti sanno che... Antonella Bellutti, oro olimpico su pista ad Atlenta 1996 e Sydney 2000, partecipò alle Olimpiadi di Salt Lake City del 2002 nel bob a due, piazziandosi settima in coppia con Gerda Weissensteiner.
Concordo.
Inoltre grazie ai misuratori di potenza la gavetta per "imparare a gestirsi" è ridotta di molto. Vari pro tra cui Marcato e Pinotti, lo hanno confermato imputandone l'esplosione di tutta la nuova generazione di talenti (Pogacar, Bernal, Evenepoel, etc..).
Anche questi qui sopra sono tutte persone che hanno basato il loro ingresso nel mondo della bdc da subito con PM, Strava, Zwift, etc...facendoli rivelare in tempo zero.
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La Bellutti nelle categorie giovanili ha fatto atletica, 100 ostacoli. Anche lei è arrivata al ciclismo a 23 anni.
lo so, ma sono molti i casi di 'osmosi' tra sport diversi; la Van Vleuten, ad esempio, ha iniziiato col calcio, per 'ripiegare' sul ciclismo a ventiquattro anni, dopo due operazioni al menisco.
tra gli sciatori e soprattutto le sciatrici abbondano i ciclisti (Goggia, Moioli, Bassino, Veith...)
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Ulissi ha vinto il campionato mondiale juniores per due volte e dopo i 200 km naufraga, dimostrazione che fare distanza da giovane non serve. L'altro bicampione del mondo junior fu Giuseppe Palumbo che ha combinato ben poco tra i professionisti. I nostri juniores sono spremuti tanto e male, non mi meraviglia che tra i professionisti si preferiscano atleti che provengono da altri sport di resistenza. I due, tra l'altro, furono tra i primi ad usare i costosissimi SRM tra gli juniores, allora si parlava di tre milioni di lire, ma lo strumento era usato per garantire vittorie nell'immediato, non per programmare la loro progressione di carriera.
In effetti ormai tra Power Meter e simulatori è facile anche per lo stesso atleta capire se ha potenziale o no.
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Anche Remco viene dall'Anderlecht, così come Axel Merckx. La Dossena fa "il ping-pong" tra atletica e triathlon. Francesco Moser iniziò tardi con il ciclismo, Rominger pure, Armostrong era un triatleta, etc. La multidisciplinarità a livello giovanile paga. Diciamoci la verità, le categorie giovanili del ciclismo su strada servono solo a stufare gli atleti. Ma è così anche nel nuoto, che però gode di numeri alla base infinitamente più grandi, manca la parte ludica, fondamentale a quell'età.
diciamo che, in generale, chi ha il 'motore' di base ha delle ottime possibilità di riuscire bene in molti sport, specie in quelli dove la parte tecnica è più ridotta (come nel ciclismo).
per questo concordo sul fatto che, a livello giovanile, andrebbe maggiormente stimolata la multidisciplinarità, che consente anche di individuare meglio i campi dove un giovane praticante ha più possibilità di emergere.
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Discorso che viene ripetuto da tutti i dirigenti sportivi a livello teorico, poi in pratica ogni Federazione punta solo a far più tesserati possibili e un ragazzino che si sfonda di ripetute alla soglia in piscina che voglia provare a fare una gara in bici non lo può fare se nel suo certificato agonistico c'è scritto nuoto e non ciclismo e se non è tesserato per una società di ciclismo, in tanti altri Paesi non è così e non a caso sfornano più campioni di noi.
Persona squisita , ho avuto modo di conoscerla gia' "bobbista" , fisico pazzesco e disponibilita' estrema.
Sagan stesso, da ragazzo faceva più MTB e ciclocross che strada. Anche Aru è arrivato dopo alla strada, però entrambe erano comunque in bici.
Per un ragazzino(a) è più divertente la terra!
Un altro punto da non sottovalutare analizzando il travaso dagli sport invernali è il fatto che ad alti livelli la bici fa parte della loro preparazione atletica, per cui, capita che qualcuno si accorga di andare forte o si appassioni...(Roglic)
La bici fa parte della preparazione atletica anche negli sport motoristici: (vi ricorderete sicuramente del povero Hyden), Melandri ha corso parecchie gare di E-mtb ad alto livello nelle scorse stagioni... Iannone una volta ''sceso'' da Belen è salito sulla bici
anche perchè la moto non può.
Per un ragazzino(a) è più divertente la terra!
Un altro punto da non sottovalutare analizzando il travaso dagli sport invernali è il fatto che ad alti livelli la bici fa parte della loro preparazione atletica, per cui, capita che qualcuno si accorga di andare forte o si appassioni...(Roglic)
La bici fa parte della preparazione atletica anche negli sport motoristici: (vi ricorderete sicuramente del povero Hyden), Melandri ha corso parecchie gare di E-mtb ad alto livello nelle scorse stagioni... Iannone una volta ''sceso'' da Belen è salito sulla bici
anche perchè la moto non può.
andry96
Ammiraglia
Sagan stesso, da ragazzo faceva più MTB e ciclocross che strada. Anche Aru è arrivato dopo alla strada, però entrambe erano comunque in bici.
Per un ragazzino(a) è più divertente la terra!
Un altro punto da non sottovalutare analizzando il travaso dagli sport invernali è il fatto che ad alti livelli la bici fa parte della loro preparazione atletica, per cui, capita che qualcuno si accorga di andare forte o si appassioni...(Roglic)
La bici fa parte della preparazione atletica anche negli sport motoristici: (vi ricorderete sicuramente del povero Hyden), Melandri ha corso parecchie gare di E-mtb ad alto livello nelle scorse stagioni... Iannone una volta ''sceso'' da Belen è salito sulla bici
Espargaro ha corso in maniera più che dignitosa la cape Epic, per di più vicino alle gare di MotoGP ( quindi non ha rischiato l'osso del collo)
Più o meno tutti i piloti di MotoGP si allenano in bici e anche tanti altri atleti visita che è un ottima preparazione aerobica e a basso rischio infortuni muscolari ( auto a parte..)
Vedo con soddisfazione che i ragazzini della squadra ciclistica del paese sono spesso e volentieri in MTB soprattutto in questa stagione e credo possa aiutare sia a variare molto gli stimoli allenanti sia a migliorare la tecnica e anche a divertire e motivare di più i giovani che infatti in MTB hanno una padronanza del mezzo per me imbarazzante
Tutto vero... ma fino ad un certo punto... forse sto andando off topic, tuttavia oggi come oggi, soprattutto in Italia, presumo che non sia così facile trovare squadre pro o semi-pro che ti "acquisiscono" giusto perché sei campione del mondo di... "canottaggio" per buttare li un esempio... magari si domanderanno se tal soggetto saprà stare in un gruppo a 60 all'ora quando piove oppure ne sdraia la metà dopo due km dalla partenza... tutti gli stradisti che hanno corso qualche stagione danno per scontato che sia facile stare in gruppo... così, come chi fa gare di sci da per scontato che sia un gioco da ragazzi fare slalom su piste nere!
E' evidente che nella platea dello sport mondiale ci possano essere buoni atleti in determinati ambiti che magari sarebbero fenomeni in altri.. basti pensare ai motorsports che non sono di facile accesso ai più. Magari tra di noi si nasconde un ottimo pilota o papabile-ex di F1 - chi lo saprà mai?
E chi lo dice che altre discipline non siano così totalizzanti come il ciclismo in giovane età? Penso alle discipline artistiche per esempio o il tennis.. e forse anche nuoto. Certo che se ad un Allievo si vuol far fare la vita da atleta pro, e allenarsi sullo stesso chilometraggio settimanale di uno Juniores e via dicendo... il problema è alla radice... Tutto ormai è esasperato, e dire che il ciclismo impegna più di altri sport è il classico luogo comune.
La multidisciplinarità presumo serva, oltre a capire come indirizzare i giovani in base alle loro attitudini/talenti (ma anche qui è tutto da vedere - uno può anche essere un califfo a nuotare, ma se gli fa schifo passare ore e ore in acqua...), anche a non stancarli di testa... ma il rischio che avvenga esattamente il contrario è dietro l'angolo... ovvero, quello di stressare ancora di più i nostri ragazzi nel dover conciliare sport1, sport2, sport3 durante la settimana o periodi dell'anno in nome della multidisciplinarità.
Ancora una volta è solo questione di buon senso dei genitori... che dovrebbero assecondare (entro un limite ragionevole) le passioni sportive dei propri figli e guidarli/consigliarli/ascoltarli senza pressioni, anche se non diverranno mai futuri campioni del mondo. Se sono rose fioriranno, e se devi prendere il treno l'importante è andare perlomeno in stazione...
E' evidente che nella platea dello sport mondiale ci possano essere buoni atleti in determinati ambiti che magari sarebbero fenomeni in altri.. basti pensare ai motorsports che non sono di facile accesso ai più. Magari tra di noi si nasconde un ottimo pilota o papabile-ex di F1 - chi lo saprà mai?
E chi lo dice che altre discipline non siano così totalizzanti come il ciclismo in giovane età? Penso alle discipline artistiche per esempio o il tennis.. e forse anche nuoto. Certo che se ad un Allievo si vuol far fare la vita da atleta pro, e allenarsi sullo stesso chilometraggio settimanale di uno Juniores e via dicendo... il problema è alla radice... Tutto ormai è esasperato, e dire che il ciclismo impegna più di altri sport è il classico luogo comune.
La multidisciplinarità presumo serva, oltre a capire come indirizzare i giovani in base alle loro attitudini/talenti (ma anche qui è tutto da vedere - uno può anche essere un califfo a nuotare, ma se gli fa schifo passare ore e ore in acqua...), anche a non stancarli di testa... ma il rischio che avvenga esattamente il contrario è dietro l'angolo... ovvero, quello di stressare ancora di più i nostri ragazzi nel dover conciliare sport1, sport2, sport3 durante la settimana o periodi dell'anno in nome della multidisciplinarità.
Ancora una volta è solo questione di buon senso dei genitori... che dovrebbero assecondare (entro un limite ragionevole) le passioni sportive dei propri figli e guidarli/consigliarli/ascoltarli senza pressioni, anche se non diverranno mai futuri campioni del mondo. Se sono rose fioriranno, e se devi prendere il treno l'importante è andare perlomeno in stazione...
da ragazzino riuscivo anche a staccare una mano impennando in rettilineo...ora sono un tonno! l'equilibrio e la tecnica vanno allenati, tra l'altro, sono esercizi che si possono fare anche nella corsia dei box...meglio dei rulli quando piove.Espargaro ha corso in maniera più che dignitosa la cape Epic, per di più vicino alle gare di MotoGP ( quindi non ha rischiato l'osso del collo)
Più o meno tutti i piloti di MotoGP si allenano in bici e anche tanti altri atleti visita che è un ottima preparazione aerobica e a basso rischio infortuni muscolari ( auto a parte..)
Vedo con soddisfazione che i ragazzini della squadra ciclistica del paese sono spesso e volentieri in MTB soprattutto in questa stagione e credo possa aiutare sia a variare molto gli stimoli allenanti sia a migliorare la tecnica e anche a divertire e motivare di più i giovani che infatti in MTB hanno una padronanza del mezzo per me imbarazzante
Ma quando fai la visita medica ti puoi far fare tutti i certificati che vuoi e partecipare come indipendente o fare una tessera giornaiera. Io ogni anno me ne faccio fare tre (ciclismo, atletica e sci).
Anche io "vengo" dallo sci di fondo. Come tutti i fondisti d'estate andavo in bici. Incontrai un giorno una squadra e in salita me ne mangiai un po' 
. Iniziai ad allenarmi con loro e l'anno dopo passai direttamente dilettante. Ovvio che nelle prime gare feci un po' di fatica a stare in gruppo e a buttarmi giù a capofitto nelle discese. Ma sono skills che si imparano. A fine della mia prima stagione già ci stavo bene. Non è che ci vogliano decenni ad imparare a stare in gruppo o a seguire il gruppo in discesa (discorso diverso è attaccare il gruppo in discesa).
E parliamo di 20 anni fa!
. Iniziai ad allenarmi con loro e l'anno dopo passai direttamente dilettante. Ovvio che nelle prime gare feci un po' di fatica a stare in gruppo e a buttarmi giù a capofitto nelle discese. Ma sono skills che si imparano. A fine della mia prima stagione già ci stavo bene. Non è che ci vogliano decenni ad imparare a stare in gruppo o a seguire il gruppo in discesa (discorso diverso è attaccare il gruppo in discesa).E parliamo di 20 anni fa!
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I certificati aggiuntivi spesso sono a pagamento. Se poi il sabato vieni a sapere che la domenica c'è una podistica di 4 km al tuo paese e nel tuo certificato c'è scritto ciclismo e anche se ha fatto la Nove Colli in sei ore non puoi partecipare alla podistica per motivi di salute. Fare un certificato unico per sport di resistenza mi sembrerebbe veramente semplice e logico, visto che per il ciclismo spesso ti fanno salire un gradino o correre sul tapis roulant. Questo per gli amatori, a livello giovanile non esiste la tessera giornaliera nel ciclismo, solo partecipazione a gare promozionali come le gimkane per bambini, Questo alcuni anni fa, spero sia cambiato, ma conoscendo FCI non penso.
Anche io "vengo" dallo sci di fondo. Come tutti i fondisti d'estate andavo in bici. Incontrai un giorno una squadra e in salita me ne mangiai un po'
Evenepoel si è schiantato al Lombardia per inesperienza, secondo vari.
È chiaro che "le skills" sono soggettive, d'altronde c'è gente che la tecnica non la imparerà mai in tutta la vita. Penso sia il motivo per cui in sport di "quantità" come il ciclismo possono confluire da altri sport, il contrario già è più difficile. In particolare perché "la tecnica" si acquisisce ed affina in giovane età.