corretto tutto lecito, ma un conto è investire i soldi per crearne qualcosa di utile, un conto sperperarli a pioggia. Che ritorno ne avremo in futuro dal bonus?. Avessero investito in maestranze e servizi avrebbero avuto un traino sul settore, ma cosi è fine e se stesso e provocano l'effetto opposto, perche creano intasamento nei negozi e poi finito il bonus arriverà un anno di magra e ci sarà qualche lavoratore di troppo da licenziare.
Succede (da tempo) anche per il bonus per le auto elettriche, fruibile da chi si compra la Bentayaga, l'Audi e-tron oppure una Fiat 500e.
Mi scandaluzzo primo perché la nostra non é mobilità. Poi nelle auto il bonus e' per un discorso di minor inquinamento, non per aiutare a comprare il bene in se.
E tu cosa sai di ogni singolo acquisto di bicicletta/monopattino fatto con il bonus mobilità?
Un conto che a livello di profitti aziendali non conta.
Con questa si può chiudere il post.
Ci sono tre grossi però: il primo è che tra i più grandi delocalizzatori in prima fila ci sono sempre investitori italiani (solo per restare nel ciclismo Kometa è stata fondata da imprenditori italiani, più in generale la FIAT lo ha fatto dagli anni 80 proprio nell'est europa), che con Portogallo e Spagna abbiamo il costo del lavoro più basso tra i paesi delle EU15, e che in questi discorsi non capisco mai se si vuole anche gli operai italiani a fare la fame a 5 euro l'ora o se invece non sarebbe giusto che gli operai rumeni, bulgari e UE in genere prendessero retribuzioni vicine ai 30 euro all'ora.
Io so quello che ho visto. Non penso, ho visto.
Il tuo ragionamento va bene per una mascherina da 10cent o un paio di scarpe a 10 euro.
spero di sbagliarmi ma ho paura che l'elettrico applicato alla mobilita e specialmente alle auto sia la più grande truffa degli anni '20 (del 2000)
andrea, t'è sfuggito il mio paragone tra la Panda e la e-tron da 2500 kg?
sì, continua analizzando il Paese intero e non la tua squadretta e i negozi del tuo circondario.ò
