non bisogna cadere nella trappola del marketing, che tanto insultiamo quando si tratta di bici. Nel mondo auto, il marketing ha un impatto molto più devastante. Ci hanno venduto automobili usando qualsiasi trucco e illusione, sono galline dalle uova d'oro per tantissimi settori diversi, petrolio in primis ovviamente. Ora che è un mezzo maggioritario, la consuetudine ed il senso di sicurezza spingono "l'italiano medio" ad utilizzare sempre e solo l'auto. La strada è pericolosa se vai in bici, perciò si prende l'auto. La risposta sono le infrastrutture, sono scelte politiche da fare anche se la propaganda delle industrie coinvolte scatenerà una guerra conservatrice.
Ce la faremo? Sarà molto, molto complicato. Non ce la facciamo neanche ad evitare gli scandali più lampanti, figurarsi con una questione immensa di civiltà come questa...