Fare pubblicità ad un paese significa fare pubblicità anche ai politici che lo governano... Posto che il "caso" Ungheria (così come quello di Israele a suo tempo) è molto diverso da quanto sta succedendo oggi, per esempio, per gli atleti russi, penso che comunque lo si debba tenere a mente, al di là dei soldi che arrivano.
Quindi per me certi discorsi vanno bene, se uno esprime perplessità verso una partenza in casa di Orban posso anche accettarlo, però con questo ragionamento le sedi estere "accettabili socialmente" si conterebbero sulle dita di una mano...