Fra le note salienti del Giro direi la tappa del Blockhaus, che ci aveva fornito un bel gruppo di contendenti alla vittoria finale e la tappa di Torino, da lode e da bacio accademico. Forse ci ha illuso che dopo Torino ci sarebbero stati fuochi d'artificio, invece siamo rimasti con la bocca asciutta. Forse erano al limite o forse troppo tattici. Vai a vedere.
Van der Poel ha entusiasmato. La sua derapata vale da sola il prezzo del biglietto dell'intero Giro. Sarebbe bello sapere da lui (sinceramente, intendo) in che modo decideva le sue azioni, che per quanto belle sono apparse talvolta sconsiderate, ma forse non sarebbe Van del Poel. Però, la pizza con l'ananas non gliela perdono.
Mi associo ai complimenti a Jai Hindley. Ha vinto bene. Aveva una bella squadra e hanno sfruttato alla perfezione le occasioni.
Il grande favorito Carapaz non mi ha mai dato conferma di essere il favorito numero uno. Solo a Torino ha dimostrato, ma è stato ripreso e quindi tutto come prima.
Personalmente, avrei preferito che vincesse Landa. Non so, forse come premio alla carriera. Sempre lì, sempre lì, ma gli manca un centesimo per fare una lira. Gran talento, anche se quest'anno l'ho visto pedalare troppo duro, ma forse non è un caso.
D'accordo su Vincenzo Nibali, forse ha dovuto cambiare i piani dopo l'abbandono di Lopez e, per quanto ha potuto, si è comportato benissimo. Non è morto, ma verrà rivalutato (da chi non lo ama) dopo che si sarà ritirato.
Che vuoi dire di Pozzovivo, dopo tutti gli infortuni che ha subito e a 40 anni si ritrova nella top ten? Meritata, ma anche stavolta non sapremo mai se, se non fosse caduto, avrebbe potuto ambire a qualcosa di più.
Peccato per Bardet, mi sembrava l'anno buono per vederlo combattere per la vittoria. Sarebbe stato interessante vedere il quarto incomodo all'opera.
Yates, non aggiungo altro a ciò che ha scritto
@Ser pecora.
Corridori italiani: belle vittorie, ma speriamo esca alla svelta qualcuno di competitivo altrimenti non ci rimane altro che puntare alle vittorie di tappa.