Tiesj Benoot racconta il proprio incidente

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moxin64

Gregario
15 Marzo 2006
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Acciaio e carbonchio
Ospedale e traffico. Che bella figura che facciamo….. Spero che torni più forte di prima,in bocca al lupo.
 

sartormassimo

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bella è bella...
Augurando a Benoot di recuperare al 100% faccio alcune riflessioni sulle sue dichiarazioni:

1) Ha tirato una bordata sulla sanità italiana, tanto più eclatante visto che si parla dell'efficientissimo Alto Adige. Mi chiedo a cosa sia abituato... mah!
2) Dichiara lui stesso di aver impattato mentre scendeva a 67km/h con un mezzo di cui l'impianto frenante non è sicuramente la componente di maggior efficienza in caso di emergenza (tanto peggio in discesa) scaricando la responsabilità completamente sull'automobilista.
3) Altra bordata sugli automobilisti italiani.. anche qui mi trova mediamente d'accordo ma se si stava allenando in zona a Livigno dove mi pare che il rispetto del ciclista sia notoriamente più elevato che in zone più caotiche dal punto di vista del traffico. (cosa centrasse lo stress dell'automobilista in questo caso poi..).

In sintesi, come lettore, non darei molto peso alle dichiarazioni raccolte (e magari enfatizzate ad arte) anche perchè a quasi 70km/h in discesa a traffico aperto quello che sta azzardando sei tu in bici!! ..e magari il limite era di 50.
 

sartormassimo

Apprendista Velocista
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bella è bella...
Ha detto semplicemente la sacrosanta verità.
Cit. "sono otto anni che mi alleno su queste strade" ...se era così pericoloso non ci tornava così assiduamente!
Poi sulla sacrosanta verità non ci metto bocca ma è altrettanto sacrosanta verità che a quelle velocita su una bici da corsa il rischio aumenta in modo esponenziali e la possibilità di manovre correttive cala in modo drastico.
Non era mia intenzione smentirlo ma forse non sono le sue esatte parole, i "giornalai" spesso colorano con tonalità più accese l'immagine!
 

scoccy

Lone Wolf
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ROAD: scott speedster 10 '15, fondriest tf2 '16, e altre MTB: scott scale 770 '15. rulli: elite tuo
sistema sanitario italiano al collasso.
finchè tutti i medici migliori se ne vanno oltre ramina c'è poco da fare... o meglio: la sanità stile usa o svizzera dove devi pagare è brutto da dire ma è efficiente. se rimane pubblica come in italia si hanno dei grossi limiti
 
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bradipus

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qualunquemente
finchè tutti i medici migliori se ne vanno oltre ramina c'è poco da fare... o meglio: la sanità stile usa o svizzera dove devi pagare è brutto da dire ma è efficiente. se rimane pubblica come in italia si hanno dei grossi limiti
Mia madre, 88 anni, ha un tumore in fase terminale.
Dopo un'operazione, è assistita dal centro di cure palliative dell'ASL, vengono a visitarla quasi tutti i giorni; quando non passano, mi telefonano per sapere come sta. Passa un operatore per lavarla una volta la settimana. Tutte persone giovani, empatiche, veramente splendide.
Le hanno portato a domicilio medicinali, ossigero ed integratori. Le forniranno materasso antidecubito, pannoloni e tutto ciò che le serve.
Io stesso sono stato operato alla testa tre volte e sono in cura da sei anni, con visite periodiche, risonanze magnetiche, esami e medicinali.
Il tutto senza spendere un euro.
Mia figlia maggiore vive in Svizzera, dove paga circa 300 CHF al mese di assicurazione sanitaria, però ogni volta che va dal suo medico deve comunque pagare.
Teniamoci stretta la nostra sanità pubblica.
 

bradipus

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martin_galante

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cletta
Certo, ma anche le alternative hanno problematiche non indifferenti.
Fossi stato in USA, dove le assicurazioni sanitarie (se non sbaglio) non hanno obbligo a contrarre, dopo la mia prima operazione alla testa difficilmente avrei trovato una nuova copertura assicurativa a costi sostenibili.
Con esiti di questo tipo: https://www.cnbc.com/2020/02/13/one...rkers-have-medical-debt-and-most-default.html
Chi dice di prendere a modello la sanità USA semplicemente non conosce la situazione in quel paese. Non è una questione di pubblico vs privato, ma solo di un sistema disfunzionale. Io pagavo lo stipendio ad una persona di colore che faceva le pulizie. Il costo per me della sua assicurazione sanitaria superava il costo del suo stipendio, ma di fatto aveva diritto a prestazioni sanitarie ridicole, e sempre col timore che l'assicurazione non le rimborsasse. Un'aspirina in ospedale costa oltre 100 dollari, il rapporto tra costo e qualità è folle. Poi ci sono paesi in cui le cose funzionano meglio che in Italia, dove comunque si deve sperare di capitare con le persone giuste. Almeno nelle situazioni difficili, restano comunque degli aspetti positivi del sistema italiano, e ti auguro che la tua famiglia possa avere l'aiuto necessario.

Sul ciclista oggetto della conversazione, non vedo perché non credere alle sue parole, in particolare sulla dinamica dell'incidente.
 
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Siòr
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Cube/Cannondale
La sanità USA che in Italia praticamente nessuno apprezza è apprezzata dai suoi cittadini che a fronte di una riforma Obama in direzione di un modello più solidale ha visto l'avversione di larghe fette della popolazione. Ognuno ha la sanità che vuole o che si merita evidentemente.
Con il belga la sanità USA non ha a che fare si è lamentato di quella italiana per giunta evidenziando criticità linguistiche comuni a tutte le fette della popolazione italiana. Cose note a tutti. E si è lamentato andando oltre il singolo incidente dell'insofferenza generalizzata e del non rispetto degli autisti italiani. Anche queste cose ben note a tutti.
Mi dispiace sapere che ha ragione su tutta la linea o almeno sapere che quello che gli viene attribuito anche se non lo avesse detto in quei termini è però vero.
 
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sistema sanitario italiano al collasso.
Sono le conseguenze della Pazzia Covid.
In particolare con il caso del corridoio Belga, si evidenzia quella che è diventata una vera tragedia, cioè recarsi al pronto soccorso.
Anche in Regioni come Alto Adige o Veneto..., da dove testimonio... Per dire solo nella mia USL ultimi mesi 2 dimissioni di Primari Pronto Soccorso...
Mentre prima della Pazzia Covid il servizio erogato si poteva considerare con tranquillità
buona .Ora per testimonianza diretta, entra in Pronto Soccorso con un taglio da 3 punti di sutura e non sai se ne esci vivo...
 
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doublet

Pignone
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specy
Augurando a Benoot di recuperare al 100% faccio alcune riflessioni sulle sue dichiarazioni:

1) Ha tirato una bordata sulla sanità italiana, tanto più eclatante visto che si parla dell'efficientissimo Alto Adige. Mi chiedo a cosa sia abituato... mah!
2) Dichiara lui stesso di aver impattato mentre scendeva a 67km/h con un mezzo di cui l'impianto frenante non è sicuramente la componente di maggior efficienza in caso di emergenza (tanto peggio in discesa) scaricando la responsabilità completamente sull'automobilista.
3) Altra bordata sugli automobilisti italiani.. anche qui mi trova mediamente d'accordo ma se si stava allenando in zona a Livigno dove mi pare che il rispetto del ciclista sia notoriamente più elevato che in zone più caotiche dal punto di vista del traffico. (cosa centrasse lo stress dell'automobilista in questo caso poi..).

In sintesi, come lettore, non darei molto peso alle dichiarazioni raccolte (e magari enfatizzate ad arte) anche perchè a quasi 70km/h in discesa a traffico aperto quello che sta azzardando sei tu in bici!! ..e magari il limite era di 50.
veramente c’è scritto “non mi ha visto e mi è venuta addosso” che è un po’ diverso
 
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Ser pecora

Diretur
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16 Aprile 2004
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dove capita
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Sul ciclista oggetto della conversazione, non vedo perché non credere alle sue parole, in particolare sulla dinamica dell'incidente.

Perché a qualcuno non piacciono.
Siccome ha criticato la stanza di ospedale dove l'hanno messo ed il fatto che non fosse facile comunicare è chiaramente tutto inventato e lui andava troppo forte. D'altronde i ciclisti quando mai non rispettano i limiti di velocità in discesa?
Poi c'è il covid, il bidet, gli ospedali terroni e mio cuggino che sta all'estero....mancano Totó e Alberto Sordi e i freni a disco.
 
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