Mi dispiace tantissimo sia per la vicenda umana che come ciclista. Sonny veniva da una stagione formidabile e sono sicuro che avrebbe dato spettacolo anche quest'anno, i presupposti c'erano fin da subito. Sono anche convinto che sia stata una scelta molto sofferta e difficile per lui, ha il carattere di un agonista e la consapevolezza del suo stato di grazia, ma oggettivamente e razionalmente non vedo alternative. Il ciclismo non è il calcio e gli sforzi a cui il cuore è continuamente sottoposto, sia in allenamento che in gara, non possono essere compatibili con l'impianto di un defibrillatore. Sono certo che potrà dare ancora tanto al ciclismo, forza Sonny!!!