Il concetto di AI (o, più specificamente il suo sottoinsieme, ML – Machine Learning, con o senza supervisione e variazioni sui generis) non è nulla di particolarmente nuovo – rammento aver visto codice (parliamo della seconda metà degli anni 80*) per quelle che erano definite come reti neurali; con lo sviluppo esponenziale – e continua - della potenza di elaborazione, le prime applicazioni (riconoscimento vocale, video giochi, etc.) hanno fatto capolino. Negli anni 10, le cose si sono fatte interessanti, con l’introduzione delle GAN** in grado di adattare funzioni complesse ad un modello di apprendimento. Ora, prima di radunarsi in piazza con torce e forconi, non bisogna dimenticare che la differenza tra la mente umana e ChatGPT *** (per esempio) è che mentre la prima è (presumibilmente) noemica e – definitivamente - non algoritmica**** la seconda altro non è che una sofisticata (in termini di correlazioni) base dati la cui differenza, alla domanda “Dammi questo e quest’altro dato”, si avrà “Eccoti quest’altro ancora che è la somma di questo e quest’altro dato unita alle possibili e realistiche somme basate sui nessi a disposizione e quelli derivati”.
A questo punto, per coloro non si siano assopiti alla lettura di questa mia divagazione (oltre ad essere enormemente incompleta ed insufficiente - il verecondo scrivente, pur essendo prolisso e logorroico, ha grandissimi ed ovvi limiti
), come lo vedete un prossimo
Shimano DAi2 (o Campagnolo, o
SRAM o quello che vi pare: ho usato Shimano per l'"evoluzione" Di2 -> DAi2... oppure e' meglio Shimano Ai2?
) a variazione continua***** (addio alle n velocità e buchi nella spaziatura cassetta), dove – correlando i dati di forma del ciclista, quelli dei sensori, la condizione meteorologica del terreno e del traffico nonché (importante) tutte le uscite precedenti – il controllo della trasmissione e del freno siano gestiti dal cambio stesso? A parte il fatto che ci ritroveremo con una sofisticatissima cyclette, sarebbe interessante compare come questa si comporti (dopo averla usata per un periodo sufficientemente lungo) in un’uscita in un posto dove non si è mai stati rispetto alla vostra vecchia (questa storia si svolge nel futuro prossimo, mentre la bici utilizzata come esempio è semplicemente la prima elencata nell’ottimo articolo “L’evoluzione delle bici da corsa 2013-2023”) Tarmac SL7? Eccovi il vostro (crudo) raffronto AI contro non-AI
*Un asserto che andava molto in quel periodo era che il computer era sì un imbecille, ma un imbecille molto veloce. Un postulato – che tuttora mi piace utilizzare – era che, dato l’asserto iniziale, è che un computer è fondamentalmente un amplificatore, ovvero un qualsiasi buon compito svolto con/da un computer diviene un lavoro eccellente mentre uno scarso diventa una grossa stupidaggine.
**Niente a che vedere con l’omonima
Pinarello, le Generative Adversarial Network (o Reti Generative Avversarie), che hanno origine nella Teoria dei Giochi, hanno origine dalla ricerca di un modello generativo per l’apprendimento senza supervisione: più semplicemente, dato un insieme di dati, se ne derivi un risultato (o quanto più vicino possibile: la qualità è data dal sopracitato insieme di dati e le sue correlazioni) mentre io vado a pranzo.
***Nessuno di voi ha provato – sempre di OpenAI – Midjourney? Un articolo interessante potrebbe essere “Ecco cosa mi ha tirato fuori Midjourney alla domanda “Una bici fighissima basata sulla Pinarello Dogma nello stile di Edgar Degas” – pensaci su, redazione di bdc-mag
****Non volendo sollevare un vespaio toccando – nemmeno con la canna da pesca - la nozione di “autoconsapevolezza”, Penrose ipotizza come la meccanica quantistica possa avere un ruolo determinante nella comprensione dell’intelligenza umana. ”La mente nuova dell’imperatore”, Roger Penrose
https://bur.rizzolilibri.it/libri/la-mente-nuova-dellimperatore/
*****Perché fantasticare oltre le cassette a 14 rapporti si può e si deve.