News Matej Mohoric al fotofinish

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Maiella

Biker Maiellensis
28 Gennaio 2015
705
568
42
Abruzzo
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Bici
Focus Izalco Max
Complimenti a Mohoric.
Oggi merita un 10 anche Asgreen perché dopo il gran lavoro di ieri in cui ha trionfato non era facile ripetersi. E invece ha interpretato la tappa odierna alla grande sfiorando il bis.
 
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Reactions: Zugnajima#11

Marmuel

Apprendista Cronoman
5 Novembre 2022
2.756
4.052
Brescia
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Bici
Orbea Orca, Cinelli Zydeco Lala
Una delle interviste sportive più belle di sempre.

Riporto anche qui la traduzione di cicloweb per i meno avvezzi all'inglese perchè merita davvero:

“Una vittoria che significa molto. A volte è difficile e crudele essere un ciclista professionista, si soffre molto nella preparazione, si fanno sacrifici per la propria famiglia, si fa tutto il possibile per arrivare qui pronti, e poi dopo pochi giorni ci si rende conto che tutti sono incredibilmente forti, e a volte diventa difficile stare al passo. L’altro giorno sul Col de La Loze ero completamente vuoto, ma sapevo di dover arrivare fino in cima e poi al traguardo, e poi farlo di nuovo il giorno dopo. Poi penso ai membri dello staff, che si alzano alle sei di mattina e finiscono di lavorare alle undici di sera o a mezzanotte, ai meccanici che lavorano per noi tutti i giorni tutto il giorno, ai fisioterapisti, ai massaggiatori, e a volte sento di non essere nel posto giusto. Tutti sono talmente forti che a volte si fa fatica a seguire le ruote: anche oggi per tutto il giorno ci pensavo, e sapevo che anche chi tirava stava facendo la stessa fatica che facevo io, ma a volte è dura riuscire a seguire l’azione decisiva. Quando è partito Kasper (Asgreen) è stato veramente forte, e a pensare che già ieri era all’attacco e ha vinto la tappa e oggi era di nuovo aveva ancora la forza e la determinazione per riprovarci, mi sono sentito di non essere all’altezza. Sono riuscito a seguirlo, sapevo di dover fare tutto alla perfezione e ho fatto del mio meglio, non solo per me stesso ma anche per Gino e per la squadra, e sentivo quasi che stavo per tradire la loro fiducia. Lo sport è questo, tutti vogliono vincere, e ovviamente per vincere dovevo seguire la ruota di Kasper e batterlo negli ultimi 50 metri, ma ora che l’ho fatto provo tante emozioni diverse". Non voglio mai avere rimpianti quando salgo sul bus: non vinco spesso perché non sono forte come altri, ma riesco a mantenere la calma nei momenti decisivi. Quando Kasper ha attaccato in salita stavo soffrendo, ma sapevo che era la mossa decisiva e ho trovato in qualche modo la forza per seguire e continuare a spingere fino in cima. Sono stato molto generoso per portare a termine l’azione, perché sapevo che altrimenti non ce l’avremmo fatta; a un certo punto mi è dispiaciuto per Ben (O’Connor), che continuava a tirare per potersi comunque giocarsi la vittoria, anche se era improbabile che vincesse. Negli ultimi metri quando è partito sapevo che era la sua unica chance e che Kasper lo avrebbe seguito, perché era nettamente il più veloce, così ho preso la sua ruota e mi ha praticamente tirato la volata. Non ho un buono sprint, ma sapevo che dopo una giornata così dura non si può mai sapere. Sono veramente felice per me e per il team dopo tutto quello che ci è successo nell’ultimo mese. Ho pensato solo a dare il massimo: ho già vinto due tappe al Tour, quindi so di essere abbastanza forte per rifarlo, ma ci sono altri centocinquanta corridori che possono vincere. So che tutti a questo punto meritano una vittoria, perché vedendo le facce nel gruppetto sul Col de la Loze capivo la fatica che stavano attraversando tutti, e considerando quanto cambia la vita una vittoria al Tour vorrei che tutti potessero farcela, ma non è possibile purtroppo, ed è ingiusto. Tutta la squadra ci credeva, e dopo i momenti difficile che abbiamo passato con quello che è successo sono veramente felice e orgoglioso”.
 

bianco222

Scalatore
24 Giugno 2013
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Olmo ZeroTre Disc
Una delle interviste sportive più belle di sempre.

Riporto anche qui la traduzione di cicloweb per i meno avvezzi all'inglese perchè merita davvero:

“Una vittoria che significa molto. A volte è difficile e crudele essere un ciclista professionista, si soffre molto nella preparazione, si fanno sacrifici per la propria famiglia, si fa tutto il possibile per arrivare qui pronti, e poi dopo pochi giorni ci si rende conto che tutti sono incredibilmente forti, e a volte diventa difficile stare al passo. L’altro giorno sul Col de La Loze ero completamente vuoto, ma sapevo di dover arrivare fino in cima e poi al traguardo, e poi farlo di nuovo il giorno dopo. Poi penso ai membri dello staff, che si alzano alle sei di mattina e finiscono di lavorare alle undici di sera o a mezzanotte, ai meccanici che lavorano per noi tutti i giorni tutto il giorno, ai fisioterapisti, ai massaggiatori, e a volte sento di non essere nel posto giusto. Tutti sono talmente forti che a volte si fa fatica a seguire le ruote: anche oggi per tutto il giorno ci pensavo, e sapevo che anche chi tirava stava facendo la stessa fatica che facevo io, ma a volte è dura riuscire a seguire l’azione decisiva. Quando è partito Kasper (Asgreen) è stato veramente forte, e a pensare che già ieri era all’attacco e ha vinto la tappa e oggi era di nuovo aveva ancora la forza e la determinazione per riprovarci, mi sono sentito di non essere all’altezza. Sono riuscito a seguirlo, sapevo di dover fare tutto alla perfezione e ho fatto del mio meglio, non solo per me stesso ma anche per Gino e per la squadra, e sentivo quasi che stavo per tradire la loro fiducia. Lo sport è questo, tutti vogliono vincere, e ovviamente per vincere dovevo seguire la ruota di Kasper e batterlo negli ultimi 50 metri, ma ora che l’ho fatto provo tante emozioni diverse". Non voglio mai avere rimpianti quando salgo sul bus: non vinco spesso perché non sono forte come altri, ma riesco a mantenere la calma nei momenti decisivi. Quando Kasper ha attaccato in salita stavo soffrendo, ma sapevo che era la mossa decisiva e ho trovato in qualche modo la forza per seguire e continuare a spingere fino in cima. Sono stato molto generoso per portare a termine l’azione, perché sapevo che altrimenti non ce l’avremmo fatta; a un certo punto mi è dispiaciuto per Ben (O’Connor), che continuava a tirare per potersi comunque giocarsi la vittoria, anche se era improbabile che vincesse. Negli ultimi metri quando è partito sapevo che era la sua unica chance e che Kasper lo avrebbe seguito, perché era nettamente il più veloce, così ho preso la sua ruota e mi ha praticamente tirato la volata. Non ho un buono sprint, ma sapevo che dopo una giornata così dura non si può mai sapere. Sono veramente felice per me e per il team dopo tutto quello che ci è successo nell’ultimo mese. Ho pensato solo a dare il massimo: ho già vinto due tappe al Tour, quindi so di essere abbastanza forte per rifarlo, ma ci sono altri centocinquanta corridori che possono vincere. So che tutti a questo punto meritano una vittoria, perché vedendo le facce nel gruppetto sul Col de la Loze capivo la fatica che stavano attraversando tutti, e considerando quanto cambia la vita una vittoria al Tour vorrei che tutti potessero farcela, ma non è possibile purtroppo, ed è ingiusto. Tutta la squadra ci credeva, e dopo i momenti difficile che abbiamo passato con quello che è successo sono veramente felice e orgoglioso”.
Alla fine dell'intervista, il giornalista rimane senza parole e lo abbraccia. Un gesto davvero bellissimo.
Credo abbia fatto un'intervista talmente bella da "oscurare" la sua vittoria...
 

Marmuel

Apprendista Cronoman
5 Novembre 2022
2.756
4.052
Brescia
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Bici
Orbea Orca, Cinelli Zydeco Lala
Credo abbia fatto un'intervista talmente bella da "oscurare" la sua vittoria...
Al giorno d'oggi siamo talmente abituati alle interviste vuote e preconfezionate "in stile calcio" che questa così vera e autentica, nella sua semplicità, è qualcosa di straordinariamente unico.
 

Zugnajima#11

Strat Twelve in Pit Lane
14 Giugno 2010
12.232
14.767
49
Nußdorf am Inn, Bayern
youtube.com
Bici
Corratec CCT EVO Ultegra, Wilier Triestina Cento1 SLR Dura Ace
Alla fine dell'intervista, il giornalista rimane senza parole e lo abbraccia. Un gesto davvero bellissimo.
Credo abbia fatto un'intervista talmente bella da "oscurare" la sua vittoria...
Al giorno d'oggi siamo talmente abituati alle interviste vuote e preconfezionate "in stile calcio" che questa così vera e autentica, nella sua semplicità, è qualcosa di straordinariamente unico.
Da non dimenticare che l'emozione se l'è portata pure sul podio della premiazione...
 
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Zugnajima#11

Strat Twelve in Pit Lane
14 Giugno 2010
12.232
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Nußdorf am Inn, Bayern
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Bici
Corratec CCT EVO Ultegra, Wilier Triestina Cento1 SLR Dura Ace
Tanto è risultato indisponente Philipsen (per tutto il Tour), infantile bulletto di quartiere, tanto è risultato amabile Mohoric. Un mostro di umiltà nell'intervista, una commozione che mi ha contagiato...
Tutti i ragazzi che si son presi una tappa con la fuga mi hanno emozionato, come pure chi era in fuga con loro e poi, ovviamente, non ha vinto.
Il gesto di Philipsen, e le sue volate, gli mettono una brutta etichetta addosso...
 
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Kaiser Jan

Ammiraglia
19 Maggio 2010
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prov. BS
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colnago eps
Tutti i ragazzi che si son presi una tappa con la fuga mi hanno emozionato, come pure chi era in fuga con loro e poi, ovviamente, non ha vinto.
Il gesto di Philipsen, e le sue volate, gli mettono una brutta etichetta addosso...
Una cosa ho imparato negli anni a seguire il ciclismo,cioè che gran parte dei velocisti,hanno un carattere di m...@
 
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ab.normal62

Pedivella
28 Luglio 2022
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Novara
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Colnago V3
Al termine della tappa, non avevo colto completamente le parole di Mohoric, un po' per l'inglese un po' perchè gli sono andati sopra con la traduzione (purtroppo parziale). L'ho appena risentita/riletta bene e mi ha davvero emozionato sentire la profondità dei concetti che ha espresso e la sua sincera commozione. Conosco poco il ciclismo e le sue dinamiche (lo seguo assiduamente ma da poco), non ho un professionista per cui tifo particolarmente mentre simpatia per parecchi, ma dopo aver sentito l'intervista Mohoric si prende un posto speciale in classifica :hail:
 

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