Appena finito di vedere/ascoltare la trasmissione finale su France TV del Tour.
Invitato anche il vincitore Jonas Vingegaard (giusto 5 minuti per lui, pero' seduto al tavolo con gli altri).
Poche domande da parte del presentatore Laurent Luyat (anchorman sportivo della tv francese, conduce lo stesso tipo programma al Roland Garros).
Presenti tutti i commendatori della tv al tour da Jalabert a Offredo a Pasteur, oltre che Preudhomme, il capo di ASO (che ha annunciato il prolungamento del contratto con France TV del Tour fino al 2030).
Domande poste in francese/tradotte per Jonas e risposte in inglese/tradotte in francese per il pubblico.
Rivolte anche 2 domande sul "dopage" (segno che in Francia se ne parla, normale direi, piu' che in Rai...); poste in modo garbato e carino, ma comunque poste.
Al che lo stesso Jonas (leggermente arrossito e intimidito, ma e' il suo stato naturale credo quando si trova di fronte al microfono aperto) ha risposto educatamente che e' normale che ci siano dei sospetti, che quando questi sospetti finiranno allora sara' peggio, etc, etc, ma (forse punto sul vivo) si e' sentito di affermare (nessuno glielo aveva chiesto direttamente...) che lui "non ha mai preso niente di illegale". Questo mi fa pensare che invece tutto quello che e' possibile fare viene fatto eccome....
Beneinteso, e' normale cosi', parliamo di uno sport durissimo di endurance, figuriamoci, nessuno pensa il contrario.
Pero' rispondendo cosi' lascia appunto pensare all' uomo della strada (io) che ogni cosa consentita viene fatta, costi quel che costi....e che quello che oggi e' illegale domani potrebbe non esserlo.