Gare Unzué (Movistar) vorrebbe "un ciclismo più umano"

Marmuel

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Orbea Orca, Cinelli Zydeco Lala
Ho aperto l'articolo con l'aspettativa di riflessioni interessanti tipo queste


Invece mi pare che il buon Unzué viva nel mondo delle favole :mrgreen:
 
Ultima modifica di un moderatore:
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Cube, Specialized
A leggere certi articoli viene l'impressione che siano scritti solo per riempire le pagine dei giornali o dei siti internet.
Ma che senso ha quello che ha detto?
Se un corridore, come purtroppo capita, cade e si procura diverse abrasioni sul corpo e a volte si rompe anche le ossa, ma continua per arrivare alla fine, ha già fatto la sua scelta: pur essendo fuori corsa, non vuole ritirarsi.
La sua gara é segnata, difficilmente potrà essere utile alla squadra nelle tappe successive, tanto vale fermarlo subito.
Dare la possibilità di andare al traguardo in ambulanza e partire il giorno dopo incerottato e magari ingessato é inutile ai fini sportivi.
Per questo non servono regole nuove, basta che i direttori sportivi decidano diversamente per i propri atleti.
 

Ser pecora

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A leggere certi articoli viene l'impressione che siano scritti solo per riempire le pagine dei giornali o dei siti internet.
Ma che senso ha quello che ha detto?
Se un corridore, come purtroppo capita, cade e si procura diverse abrasioni sul corpo e a volte si rompe anche le ossa, ma continua per arrivare alla fine, ha già fatto la sua scelta: pur essendo fuori corsa, non vuole ritirarsi.
La sua gara é segnata, difficilmente potrà essere utile alla squadra nelle tappe successive, tanto vale fermarlo subito.
Dare la possibilità di andare al traguardo in ambulanza e partire il giorno dopo incerottato e magari ingessato é inutile ai fini sportivi.
Per questo non servono regole nuove, basta che i direttori sportivi decidano diversamente per i propri atleti.

Il punto è che se non lo fermi non lo sai se ha un polso rotto. Magari il polso rotto non ce l'ha, ed il giorno dopo può partire. Invece trascinarsi per tot km col polso veramente rotto che senso ha? Oltre che a mettere ulteriormente a rischio la sua incolumità?

E' anche il senso del protocollo concussioni, che secondo il tuo ragionamento porterebbe a tirar fuori dalla corsa chiunque cada.
 
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Il punto è che se non lo fermi non lo sai se ha un polso rotto. Magari il polso rotto non ce l'ha, ed il giorno dopo può partire. Invece trascinarsi per tot km col polso veramente rotto che senso ha? Oltre che a mettere ulteriormente a rischio la sua incolumità?

E' anche il senso del protocollo concussioni, che secondo il tuo ragionamento porterebbe a tirar fuori dalla corsa chiunque cada.
Io non intendevo questo, il senso del mio ragionamento era, provo a spiegarlo meglio:
se un corridore cade, prende qualche botta e si "sbuccia" poco, con relativamente poco dolore, parte e non ci sono dubbi sulle sue condizioni; dovrà recuperare un pio di giorni e poi potrà continuare la gara quasi come nulla fosse.

Se invece prende un sacco di botte tanto da sospettare fratture, si taglia e sanguina un po' dappertutto tanto da richiedere molto probabilmente diversi giorni di recupero tale da diventare quasi inutile al resto della squadra, che senso ha dargli l'opportunità di salire sull'ambulanza per esami di approfondimento?
A quel punto avere la certezza di un polso rotto o meno cambierebbe solo per quella singola tappa, ma non sul continuare la corsa incerottato per giorni e continuare in ogni caso la corsa.
Per esempio quando Kuss é caduto al tour l'anno scorso, ha finito la tappa trascinandosi al traguardo ed il giorno dopo é partito. Farlo salire su un'ambulanza non avrebbe cambiato nulla perché così lui e la squadra avevano deciso, non é questione di regole.
Certo non avrebbe perso minuti causa caduta, ma fa parte delle corse in strada.
 
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Ser pecora

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che senso ha dargli l'opportunità di salire sull'ambulanza per esami di approfondimento?

Beh, perché magari la situazione è meglio che sia verificata da un medico piuttosto che dal corridore o dal tifoso sul divano? Magari dopo cadute apparentemente senza gravi danni, senza sangue a fiotti. Vedere la caduta di Nibali al Tour 2018 dove si è rotto una vertebra. Uno continua ed è pure pericoloso.

Anche Küng con la testa aperta ha deciso che voleva continuare...

Vale appunto lo stesso per il protocollo concussioni: ci vogliono almeno 10' perché venga svolto. Però è un'opportunità che viene data per poter continuare la corsa dopo avere verificato l'integrità del corridore e magari poter essere utile nei giorni successivi. Ma non facendo il check dal divano o dall'ammiraglia.

E comunque si arriva al secondo punto del povero DS che vive nelle favole: permettere una sostituzione nel caso uno si rompa.
 

bughy

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Beh, perché magari la situazione è meglio che sia verificata da un medico piuttosto che dal corridore o dal tifoso sul divano? Magari dopo cadute apparentemente senza gravi danni, senza sangue a fiotti. Vedere la caduta di Nibali al Tour 2018 dove si è rotto una vertebra. Uno continua ed è pure pericoloso.

Anche Küng con la testa aperta ha deciso che voleva continuare...

Vale appunto lo stesso per il protocollo concussioni: ci vogliono almeno 10' perché venga svolto. Però è un'opportunità che viene data per poter continuare la corsa dopo avere verificato l'integrità del corridore e magari poter essere utile nei giorni successivi. Ma non facendo il check dal divano o dall'ammiraglia.

E comunque si arriva al secondo punto del povero DS che vive nelle favole: permettere una sostituzione nel caso uno si rompa.
Ma sbaglio o c'è un dottore in corsa su un auto dell'organizzazione? Ci si può rivolgere a quello...
E magari qualche team ha pure il suo medico personale a bordo dell'ammiraglia.
 

Ser pecora

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Ma sbaglio o c'è un dottore in corsa su un auto dell'organizzazione? Ci si può rivolgere a quello...
E magari qualche team ha pure il suo medico personale a bordo dell'ammiraglia.

Certo che c'è, ma qui si tratta di decidere se si può tenere fuori momentaneamente il corridore per accertamenti e poi rimetterlo in corsa il giorno dopo (col tempo dell'ultimo). Ora invece è "o dentro o fuori". E nella pratica adesso quasi tutti stanno dentro e poi si vedrà. Anche se magari finiscono la tappa con una mano sola o cose del genere.
 
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jacknipper

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Colnago per la strada & Kona per il fango
io non so se le idee proposte siano buone o meno, nè se sia buona cosa il discorso sulla "superlega" o simile, ma sono sicuro che alcuni cambiamenti siano necessari: a partire da tutta la parte relativa agli introiti delle varie gare e\o GT
 
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Beh, perché magari la situazione è meglio che sia verificata da un medico piuttosto che dal corridore o dal tifoso sul divano? Magari dopo cadute apparentemente senza gravi danni, senza sangue a fiotti. Vedere la caduta di Nibali al Tour 2018 dove si è rotto una vertebra. Uno continua ed è pure pericoloso.

Anche Küng con la testa aperta ha deciso che voleva continuare...

Vale appunto lo stesso per il protocollo concussioni: ci vogliono almeno 10' perché venga svolto. Però è un'opportunità che viene data per poter continuare la corsa dopo avere verificato l'integrità del corridore e magari poter essere utile nei giorni successivi. Ma non facendo il check dal divano o dall'ammiraglia.

E comunque si arriva al secondo punto del povero DS che vive nelle favole: permettere una sostituzione nel caso uno si rompa.
Ma si parla sempre di sofferenza per finire le tappe e mai del dover continuare quelle successive.
Se decidono di continuare non servono altre regole, in caso di sospetta frattura la corsa é comunque andata, fare gli eroi per continuare é disumano quanto arrivare al traguardo, se non di più, visto che si protrae per più tappe.

Quanto alle sostituzioni ancora peggio, il ciclismo é fondamentalmente uno sport individuale, avrebbero forse senso se i sostituiti non farebbero classifica, al limite, altererebbero troppo i valori.
Un corridore fresco la terza settimana farebbe troppo la differenza rispetto gli altri.
 

edovsedo

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Canyon Ultimate Disc Di2
Le proposte mi sembrano di buon senso, sicuramente nella direzione che reputo corretta.

Purtroppo i fan del ciclismo con un po' di anni sulle spalle preferiscono vedere i corridori trascinarsi sanguinanti in bici per decine di km pur di poter dire che il loro è uno sport eroico e vivere di gloria riflessa quando incontrano l'amico calciatore: "da noi mica si rotolano per terra per un calcetto, sono veri uomini i ciclisti".
 

blues boy

Fausto Coppi re del blues
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non tutte alla moda
Ma si parla sempre di sofferenza per finire le tappe e mai del dover continuare quelle successive.
Se decidono di continuare non servono altre regole, in caso di sospetta frattura la corsa é comunque andata, fare gli eroi per continuare é disumano quanto arrivare al traguardo, se non di più, visto che si protrae per più tappe.

Quanto alle sostituzioni ancora peggio, il ciclismo é fondamentalmente uno sport individuale, avrebbero forse senso se i sostituiti non farebbero classifica, al limite, altererebbero troppo i valori.
Un corridore fresco la terza settimana farebbe troppo la differenza rispetto gli altri.
Perché non consentire le sostituzioni nei Grandi Giri quando si verifica un ritiro nella prima settimana?.
 

uber

Apprendista Passista
29 Giugno 2014
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Bianchi Intenso
Se sostituzione secca per infortunio deve essere, che sia limitata alle prime due tre tappe (una settimana è comunque tanta nell'economia di un giro e si fa sentire nelle gambe di chi l'ha fatta).
Ma se invece si rilanciasse con la sostituzione tecnica a fine prima settimana (tipo calcio, sei fuori forma, ti faccio uscire, entra la riserva)? Chiaramente questa soluzione sarebbe a disposizione di tutte le squadre, al di là di infortunati e/o ammalati.
 

jacknipper

Diversamente scalatore
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Colnago per la strada & Kona per il fango
Se sostituzione secca per infortunio deve essere, che sia limitata alle prime due tre tappe (una settimana è comunque tanta nell'economia di un giro e si fa sentire nelle gambe di chi l'ha fatta).
Ma se invece si rilanciasse con la sostituzione tecnica a fine prima settimana (tipo calcio, sei fuori forma, ti faccio uscire, entra la riserva)? Chiaramente questa soluzione sarebbe a disposizione di tutte le squadre, al di là di infortunati e/o ammalati.
avvantaggerebbe le squadre più ricche
 

uber

Apprendista Passista
29 Giugno 2014
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Bianchi Intenso
avvantaggerebbe le squadre più ricche
Si, di base come tutte le sostituzioni.
Però magari in ottica vittoria di tappa, la squadra di seconda fascia si tiene il passista scattista per le prime tappe e poi butta dentro lo scalatore forte per la seconda parte, in cui magari riesce a sfruttare caratteristiche e freschezza per le fughe.
Gli squadroni sarebbero come sempre orientati alla classifica generale, entrate e uscite sarebbero comunque dettate da logiche di gregariato.
 
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