News L'UCI introduce nuove misure per la sicurezza

cezar23

Apprendista Passista
30 Giugno 2009
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Pensa che io avrei messo il sistema di cartellini per gli organizzatori e reso corresponsabili civilmente, sempre gli organizzatori, in caso di cadute dovute al tracciato, che vadano ad impattare sugli atleti e quindi ingaggi e mancati introiti per le squadre.
 
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Lumi

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A me non sembrano delle misure cosi’ incisive, vogliamo dire che gli incidenti recenti sono dovuti alle radio? A me sembravano dovuti alle condizioni delle strade, ma forse costa meno impedire l’uso delle radio che sistemare le strade su cui si gareggia
 
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Lumi

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8 Novembre 2020
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L'UCI non ha potere di riparare le strade. Potrebbe vietare di correre se l'asfalto non è perfetto, ma a quel punto le uniche gare sarebbero nei velodromi.
Potrebbe obbligare gli organizzatori a presentare un piano di sistemazione delle strade su cui si corrono le gare, oppure obbligarli a sostenere i costi di indennizzo di eventuali incidenti
 
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Ser pecora

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Potrebbe obbligare gli organizzatori a presentare un piano di sistemazione delle strade su cui si corrono le gare

....mi sembra improbabile, fossero gestite dagli organizzatori le strade....al massimo potranno fare pressioni sulle amministrazioni locali (come già avviene), ma la vedo dura far asfaltare centinaia di km di strade gestite da n enti. Non parliamo del togliere l'arredo urbano...

Poi, prendiamo una strada come quella della famosa caduta ai paesi baschi: l'asfalto era buono, erano le radici sotto che lo deformavano: mi immagino sistemare una roba del genere: togliere l'asfalto, rifare il fondo togliendo le radici e riasfaltare tutto...magari per decine e decine di punti. Chi li mette i soldi? Gli enti preposti no, visto che se li avessero lo farebbero; gli organizzatori? Andrebbero in perdita e fine delle gare.
Mi sembra più pratico segnalare per quanto possibile (e comunque per una tappa di 200km segnalare tutti i punti è improbabile pure quello).

Sostenere gli indennizzi degli incidenti poi è un bel modo per entrare in un ginepraio legale: la responsabilità della condotta di guida mi sembra sia personale. Sempre riprendendo l'esempio della caduta ai paesi baschi: chi la curva l'ha presa e 50 invece che 70kmh è rimasto in piedi....
 

Lumi

Scalatore
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....mi sembra improbabile, fossero gestite dagli organizzatori le strade....al massimo potranno fare pressioni sulle amministrazioni locali (come già avviene), ma la vedo dura far asfaltare centinaia di km di strade gestite da n enti. Non parliamo del togliere l'arredo urbano...

Poi, prendiamo una strada come quella della famosa caduta ai paesi baschi: l'asfalto era buono, erano le radici sotto che lo deformavano: mi immagino sistemare una roba del genere: togliere l'asfalto, rifare il fondo togliendo le radici e riasfaltare tutto...magari per decine e decine di punti. Chi li mette i soldi? Gli enti preposti no, visto che se li avessero lo farebbero; gli organizzatori? Andrebbero in perdita e fine delle gare.
Mi sembra più pratico segnalare per quanto possibile (e comunque per una tappa di 200km segnalare tutti i punti è improbabile pure quello).

Sostenere gli indennizzi degli incidenti poi è un bel modo per entrare in un ginepraio legale: la responsabilità della condotta di guida mi sembra sia personale. Sempre riprendendo l'esempio della caduta ai paesi baschi: chi la curva l'ha presa e 50 invece che 70kmh è rimasto in piedi....
Ok pero’ a me sembra ad esempio che qualche anno fa i comuni si facessero un punto d’onore di rifare le strade quando passava il giro, ritenendo giustamente di sfruttarlo come vetrina. Oggi non usa piu’. è una impressione soggettiva, non ho dati a suppprto, magari sbaglio ….

Un certo potere negoziale l’organizzatore lo ha, ad esempio puo’ decidere in certa misura di passare dal comune a o dal comune b, o di fare una tappa o un’altra. Se i comuni e gli enti gestori delle strade dovessero consegnare il piano di qualita’ del manto stradale e se se ne tenesse conto nel decidere il percorso ci sarebbe un effetto positivo, anche se non risolverebbe al 100%, lo so.
 

Ser pecora

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Ok pero’ a me sembra ad esempio che qualche anno fa i comuni si facessero un punto d’onore di rifare le strade quando passava il giro, ritenendo giustamente di sfruttarlo come vetrina. Oggi non usa piu’. è una impressione soggettiva, non ho dati a suppprto, magari sbaglio ….

Un certo potere negoziale l’organizzatore lo ha, ad esempio puo’ decidere in certa misura di passare dal comune a o dal comune b, o di fare una tappa o un’altra. Se i comuni e gli enti gestori delle strade dovessero consegnare il piano di qualita’ del manto stradale e se se ne tenesse conto nel decidere il percorso ci sarebbe un effetto positivo, anche se non risolverebbe al 100%, lo so.

Penso sia solo una questione di costi, non di usanze. D'altronde che le strade facciano sempre più schifo non è una questione di pigrizia dell'anas & c. ma di fondi.

Idem sulla questione dello scegliere dove passare. E' sempre la solita storia: sono i comuni che pagano per avere partenze ed arrivi, il percorso per andare da a -> b non è che ha sempre mille alternative, ed ai comuni in mezzo spesso non frega niente, anzi, si lamentano pure se le strade gliele sistemano "per i disagi": https://bologna.repubblica.it/crona...endario_dei_lavori-423215739/#google_vignette

Comunque quello che non va è la mentalità per cui l'UCI dovrebbe "imporre" o sanzionare a manetta: è un non senso. L'UCI giustamente cerca dei compromessi, perché mettere i bastoni nelle ruote agli organizzatori significa trovarsi senza corse. Gli organizzatori vanno tutelati quanto i corridori, altrimenti questi le gare se le fanno in giardino.
 

siddue

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27 Febbraio 2011
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Penso sia solo una questione di costi, non di usanze. D'altronde che le strade facciano sempre più schifo non è una questione di pigrizia dell'anas & c. ma di fondi.

Idem sulla questione dello scegliere dove passare. E' sempre la solita storia: sono i comuni che pagano per avere partenze ed arrivi, il percorso per andare da a -> b non è che ha sempre mille alternative, ed ai comuni in mezzo spesso non frega niente, anzi, si lamentano pure se le strade gliele sistemano "per i disagi": https://bologna.repubblica.it/crona...endario_dei_lavori-423215739/#google_vignette

Comunque quello che non va è la mentalità per cui l'UCI dovrebbe "imporre" o sanzionare a manetta: è un non senso. L'UCI giustamente cerca dei compromessi, perché mettere i bastoni nelle ruote agli organizzatori significa trovarsi senza corse. Gli organizzatori vanno tutelati quanto i corridori, altrimenti questi le gare se le fanno in giardino.
Sembrano decisioni prese tanto per far vedere che si fa qualcosa, ma nel ciclismo odierno (moderno) molto veloce e molto coinvolgente e divertente per noi che seguiamo, non è facile trovare soluzioni pratiche e funzionali.
A Fiera Primiero, stanno asfaltando proprio in questi giorni, dopo il passaggio del Giro, il cartellino giallo ci potrebbe stare ma dovrebbe coinvolgere tutti, dai ciclisti, direttori sportivi, organizzatori ai comuni, la radiolina non capisco perchè non viene inserito il trasmettitore sotto la sella con ricevitore bluetooth.
A mio parere aggiungo che (in un questo ciclismo moderno) dovrebbe essere consentito anche il rientro in scia per caduta, foratura, cambio bici.
 
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Ammiraglia
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Penso sia solo una questione di costi, non di usanze. D'altronde che le strade facciano sempre più schifo non è una questione di pigrizia dell'anas & c. ma di fondi.

Idem sulla questione dello scegliere dove passare. E' sempre la solita storia: sono i comuni che pagano per avere partenze ed arrivi, il percorso per andare da a -> b non è che ha sempre mille alternative, ed ai comuni in mezzo spesso non frega niente, anzi, si lamentano pure se le strade gliele sistemano "per i disagi": https://bologna.repubblica.it/crona...endario_dei_lavori-423215739/#google_vignette

Comunque quello che non va è la mentalità per cui l'UCI dovrebbe "imporre" o sanzionare a manetta: è un non senso. L'UCI giustamente cerca dei compromessi, perché mettere i bastoni nelle ruote agli organizzatori significa trovarsi senza corse. Gli organizzatori vanno tutelati quanto i corridori, altrimenti questi le gare se le fanno in giardino.
Però quando guardi le gare in Italia col relativo stato di abbandono delle strade e di quello che ci sta intorno e che invade la strada,erba rovi etc...e poi
guardi una gara in Francia o in Svizzera ti sembra che stiano proiettando in TV l'Eden.
 

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