E' un tema complesso che richiederebbe pagine e pagine di forum. Da un lato oggi è più facile valutare se un corridore ha un potenziale o meno dal punto di vista puramente fisiologico (vedi test vO2 max, power profiling, CompoundScore etc.), dall'altro la totale correlazione tra ottimi valori fisiologici e risultati, è alta negli iunior, media negli U23 e si abbassa ancora nei pro WT. C'è da dire anche che il ciclismo di oggi è un altro sport rispetto a quello di 5-6-7 anni fa. Con il modello di prestazione attuale si è già visto che probabilmente l'età d'oro di un atleta è quella compresa tra i 23-26 anni con un declino molto più rapido dai 30 in poi. Penso a tutti quegli ottimi corridori nati nelle annate 1990-91-92, ancora "in buona età" per i canoni del ciclismo di 10 anni fa, ma ormai praticamente quasi tutti finiti (es. Alaphilippe, Sagan Kwiatkowski, Demare).
Per quanto riguarda la categoria U23 ci sono pareri contrastanti, tra chi la vorrebbe abolita del tutto e accorpata alle
Continental a chi invece vuole che rimanga. E con calendari ancora divisi tra corse 1. e U23 è difficile fare la fusione e cambiare tutto, sparirebbero un sacco di squadre e di corse, specialmente in Italia che se non sbaglio è la Nazione al mondo dopo la cina con più tesserati continental. Un altro grosso problema che questo fenomeno genera è che si sta iperprofessionalizzando la categoria Juniores, vedo ragazzini che vanno ancora a scuola fare 20-25 h a settimana di allenamento con lunghi di 5-6 h (!!).