News Andrea Raccagni prende posizione sul caso Furrer

4x16

Maglia Iridata
21 Marzo 2010
14.532
7.612
44
Rovigo
Visita sito
Bici
Rewel Chorus 11; Vetta Centaur 10; Giant Athena 9; Bianchi Vento 602 Veloce 8; Benotto 900sp 300ex 7
Io non sono un esperto ne di corse ciclistiche ne di storia del ciclismo, quindi, non so se una volta c'erano più o meno vittime ma giusto ieri guardavo un video di Alberto Naskar che mi ha fatto riflettere......il video parlava dei piloti più scorretti partendo dagli albori fino ai giorni nostri; nell'epoca eroica i piloti non erano scorretti perché, con le auto di allora, prendersi dei rischi significa a fare un incidente e quasi certamente lasciarci le penne, si sono iniziati a prendere più rischi con l'avvento del carbonio con la maggior robustezza e sicurezza delle monoposto ma è solo dalla morte di Senna che si è pensato a implementare sempre di più la sicurezza. Mi sembra di rivivere la stessa cosa sul ciclismo, ai tempi di Coppi non ci si buttava in discesa come oggi perché le bici erano "cancelli" (passatemi il termine) oggi tra telai sempre più rigidi, gommature più generose, freni a disco ecc ecc hanno una "sicurezza" in più che li fa osare di più e quindi alzano il rischio solo che in F1 hanno abitacoli a prova di bomba atomica, in bici.....un casco di polistirolo e una tutina di lycra! Io ho iniziato a seguire il ciclismo nel 2010 e la prima vittima che ricordo è stato Wouter nel 2011 poi di colpo 2023 Mader, 2024 Furrer senza tralasciare le cadute che coinvolgono sempre di più i Big! Questa non è una critica ai freni a disco, per carità, ma visto che non si può tornare ai rim e alle coperture da 23 bisognerebbe investire di più sulla sicurezza passiva, localizzatori GPS sempre in ogni competizione, magari che solo la direzione di corsa può vedere! Le notizie che ho riportato solo solo quelle di cui ho memoria o sono dettate dalla mia personale impressione, se ho detto castronerie correggetemi senza pietà!!!
 

charlietrotter

Apprendista Velocista
8 Febbraio 2011
1.569
1.011
Romagna
Visita sito
Bici
vbr066 + og evkin cf025 disc + wcb r 085
Nell'articolo completo Raccagni cita anche il fatto che nelle gare successive all'incidente mortale della povera Fuller, le riprese televisive del circuito internazionale hanno evitato di riprendere quella discesa dalla moto di ripresa posta posteriormente ai corridori, optando per l'elicottero in quel frangente (cosa che invece facevano nei giorni precedenti): l'ho notato anche io e, mentre dall'alto la discesa faceva tutta altra impressione, dalla moto di ripresa sembrava veramente pericolosa, stretta, velocissima, con una curva completamente cieca, per giunta poi bagnata in mezzo ad un parco alberato...lo stesso Ballan durante le gare giovanili, la descriveva in questi termini).
Non so se il tratto in cui e' avvenuto l'incidente della svizzera e' quello della stessa discesa citata dal Raccagni, non credo, ma poco importa; se c'e' un tratto in cui i corridori raggiungono velocita' molto elevate (90kmh?!), li' devono essere adottate tutte le precauzioni del caso, fino a cercare un percorso alternativo se sussistono condizioni di pericolo estremo; per di piu' in in circuito cittadino da ripetere svariate volte, non stavano scendendo dal Galibier o dallo Stelvio!!!
E l'UCI, proprio con quelle riprese tv "oscurate", ha dimostrato di avere una bella coda di paglia...
 
Ultima modifica:
  • Mi piace
Reactions: Masao1