I francesi vincono, ma non quanto speravano (e si incazzano -cit. Paolo Conte-)
Thibaut Pinot (FdJ.com) grande speranza francese a questo Tour, e per i futuri, quest’anno è stato deludente e pure sfortunato, ma oggi ha salvato il suo Tour con la vittoria sull’Alpe d’Huez, sfruttando il lavoro del primo fuggitivo di giornata, il compagno Alexandre Geniez, e dopo aver salutato i due comagni di fuga Pierre Rolland (Europcar) e Ryder Hesjedal (Garmindale). Pinot è stato bravo anche a resistere al ritorno di Nairo Quintana (Movistar), che oggi aveva l’ultima cartuccia da sparare per tentare di attaccare Chris Froome (Sky), cosa che il colombiano ha fatto concludendo secondo con una prestazione sull’ultima ascensione da vero scalatore, facendo segnare il miglior tempo all’Alpe d’Huez dal 2006 (all’epoca Floyd Landis e Andreas Klöden, che pero’ fecero 50″ meglio).
Froome pero’ non è andato nel panico, e supportato egregiamente dai gregari Richie Porte e, soprattutto, Wout Poels, ha contenuto il ritardo a 1’30”, conservando la maglia gialla, che, a meno di cataclismi, farà sfilare sino agli Champs-Elysées, dove vedremo come sarà accolto dal pubblico francese, che finora non ha risparmiato bicchieri di urina, sputi, pugni e altre nefandezze al britannico e la sua squadra.
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