Genova ciclabile, firma anche tu!

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[Comunicato stampa] Siamo dei rappresentanti dei cittadini di Genova e ci presentiamo così, come dei sognatori di un sogno che si sta per realizzare. In pochi giorni dal basso e dal cuore è nata una nuova realtà. Un gruppo su Facebook chiamato #genovaciclabile, con 4700 adesioni in crescita, è diventato un centro di confronto per le idee, per le ultime news, moderato secondo un regolamento pubblico che amministratori e moderatori chiedono di rispettare. Ogni post è virale e molto commentato.

La petizione è stata lanciata dal gruppo e ha raggiunto in una piccola manciata di giorni 5000 firme, che era il nostro obiettivo iniziale! Ovviamente ogni firma in più aiuterà a far sentire al Comune il nostro sostegno e aiuto per ogni scelta effettuata nella nostra direzione.

La nostra petizione la trovate a questo link: change.org/genovaciclabile

Vogliamo dire ai cittadini, che non hanno ancora firmato, che siamo di fronte alla possibilità di una svolta epocale, ad un dono grande che stiamo per fare a noi stessi, ai nostri figli e ai nostri nipoti.

In questi giorni una lettera sulla mobilità dolce indirizzata al Comune di Genova, alla Provincia e alla Regione è stata firmata da 40 associazioni. Abbiamo voluto firmarla anche noi perchè d’accordo con i contenuti. Siamo tutti uniti per un cambiamento profondo della mobilità.

Possiamo contare anche sul ciclopico lavoro di Fiab, in collaborazione con ConfProfessioni Liguria, che propone al Comune un progetto di 130 km di ciclabili a Genova per la già iniziata fase 2 del Covid.

Genova purtroppo è la maglia nera italiana per incidenti stradali mortali, e l’Italia è maglia nera in Europa per polveri sottili. In questa delicata fase storica è la stessa OMS ad indicare come mezzo più idoneo al mantenimento della distanza sociale la bicicletta ed a raccomandarne l’utilizzo. Purtroppo anni di gestione del territorio da parte di amministratori poco lungimiranti ha fatto sì che ad oggi non esista praticamente alternativa sostenibile all’utilizzo dell’auto e scooter di proprietà. Questa situazione è aggravata dalla necessità di distanziamento sociale chescoraggia l’utilizzo dei mezzi pubblici.

Abbiamo un modello, che è quello di moltissime città europee.

Per questo chiediamo: rendiamo Genova ciclabile! Rendiamo Genova città europea!

Commenti

  1. Firmata subito qualche giorno fa.
    Dice che Genova non è, e non è mai stata, una città propriamente adatta alle bici...purtroppo è vero soprattutto per chi vuole provarci per la prima volta: le strade sono strette, trafficate e spesso in salita, e questo spaventa molto (soprattutto i genitori giustamente) le persone che vorrebbero farsi un giretto o andare a lavorare.
    Inoltre manca proprio l'abitudine alla "vista" della bici. Gli automobilisti, al netto degli imbecilli sempre ovunque presenti, vedo spesso che non sanno come comportarsi nei riguardi del ciclista, non riescono a prevedere nulla del suo comportamento su strada ad esempio che devono scansare le buche altrimenti cadono, o che ripartendo da un semaforo non possono accelerare come una moto...

    Però Genova è sicuramente una città adattissima alle e-bike.
    La possibilità di girare la zona del porto, del gigantesco e bellissimo centro storico e dei lungomare senza impazzire nel cercare un improbabile posteggio, potrà avvenire in futuro solo in sella a una bici a pedalata assistita.
    Magari a noleggio per provare.
  2. Lunedì sarà pronto il primo pezzo, da Boccadasse a Via XX Settebre
    Settimana dopo prolungheranno fino a Fiumara.

    Tempo solo che queste piste riservate a bici, e-bike, monopattini elettrici ecc siano solo momentanee e finita l'emergenza le tolgano.

    Io mi sto muovendo, con grande soddisfazione in monopattino elettrico perchè posso portarlo ripiegato in ufficio.
  3. fabiopon:

    Diciamo che sono ciclabili di emergenza, ma intanto c'è un embrione e si fanno prove in un momento favorevole.
    Sicuramente non sono molto sicure perchè attraversano parecchi lavori in corso, incroci e immissioni in strade ad alto traffico. Inoltre non sono separate dal flusso veicolare e con l'esperienza che hanno gli automobilisti genovesi in fatto di convivenza con le bici (ZERO!) prevedo parecchi infortuni e incazzamenti reciproci.
    Dici che non mettono dei distanziatori tipo quelli delle corsie dei bus?

    Ho provato a usare il monopattino elettrico su strada ma è troppo pericoloso.
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