Geraint Thomas (Ineos-Grenadiers) ha confermato la notizia che circolava informalmente da diversi mesi: il 2025 sarà la sua ultima stagione da professionista. Lo ha annunciato lui stesso sui suoi social network: “Penso che fosse giunto il momento di renderlo ufficiale. Sì, questo sarà il mio ultimo anno in gruppo”, ha scritto il 38enne gallese. “Non è stato male, vero? Mai nei miei sogni più sfrenati avrei immaginato di essere un professionista per 19 anni. Avrò tutto il tempo per pensarci, ma prima ho alcune gare importanti da preparare”.
Thought it was time we made it official. Yes, this will be my last year in the peloton
It’s not been a bad run eh? Never in my wildest dreams did I imagine being a pro for 19 years. There’ll be lots of time to reflect but, before then, I’ve got some big races to prep for
pic.twitter.com/7HTOBuEnXx
— Geraint Thomas (@GeraintThomas86) February 17, 2025
Il gallese corerà questa settimana al Tour dell’Algarve (19-23 febbraio) in Portogallo, quindi il suo tour d’addio è ufficialmente iniziato. All’inizio dell’anno aveva annunciato un programma di massima che comprendeva alcune corse a tappe come la Tirreno-Adriatico e il Giro di Catalogna, ma il suo obiettivo principale rimane il Tour de France, al quale vorrebbe partecipare per la quattordicesima volta e dove ha ottenuto i maggiori successi della sua carriera su strada, con la vittoria finale nel 2018 accompagnata da due tappe.
Thomas proviene da un background su pista ed è stato campione olimpico nell’inseguimento a squadre nel 2008 e nel 2012 e campione del mondo nella disciplina nel 2007, 2008 e 2012.
Passato definitivamente alla strada nel 2013, dopo vari stages in varie squadre ed una militanza nella Barloworld assieme al suo futuro capitano Chris Froome, Thomas ha poi vinto in carriera la Parigi-Nizza nel 2016, il Critérium du Dauphiné nel 2018, il Tour de Romandie nel 2021 e il Giro di Svizzera nel 2022. Nelle ultime due stagioni ha brillato particolarmente al Giro d’Italia, arrivando secondo nel 2023 e terzo nel 2024.
Apprezzato da tutti per il suo senso dell’umorismo molto british, ma anche per la straordinaria costanza e “tigna” da corridore, non ci resta che goderci questa sua ultima stagione prima di salutare un pezzo di storia del ciclismo recente. Anche se poi quasi sicuramente resterà nell’ambiente con altri compiti.
Penso che mancherà a tutti in gruppo uno come lui.