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Geraint Thomas critica la Soudal

Nel loro podcast del dopo tappa, Watts Occurring, Geraint Thomas e Luke Rowe (Ineos Greandiers) hanno fatto interessanti commenti alla tappa del Giro di ieri, criticando la condotta di gara della Soudal-QuickStep, ed in parte anche la propria, lanciando però un avvertimento.

La critica di un sopreso Thomas riguarda l’attenzione della Soudal rispetto Brandon McNulty (UAE-Emirates) andato in fuga la mattina, con la squadra belga a spendere notevoli energie secondo il gallese per riprendere l’americano “quando in realtà era già a 5′ in classifica“. In effetti McNulty ieri era già a 5’46” da Remco Evenepoel, e non rappresentava un particolare pericolo.”se è già 5′ sotto ci sarà anche un motivo” ha considerato Thomas. In particolare poi se l’idea era comunque quella di lasciare la maglia rosa a qualcun altro. Thomas ha chiosato “non si sono fatti un favore” riguardo la Soudal e le energie spese per riprendere McNulty. Il quale infatti è rimasto a +5’37” in classifica generale.

Thomas poi ammette che “molti criticheranno la nostra strategia“, ovvero quella di fare un treno sull’ultima salita con ben 5 corridori Ineos a forzare il ritmo, aiutando sicuramente Remco Evenepoel, il quale ha sfruttato il passaggio dopo essere rimasto da solo dopo aver perso tutti i compagni di squadra uno dopo l’altro proprio per l’elevato ritmo dell’ascesa. Ma Thomas ha lanciato un avvertimento: “oggi abbiamo mostrato quanto siamo forti come squadra, ma non faremo certo cosi per tutta la gara, ad aiutare Remco“.

Thomas spiega però come il treno in salita non fosse in realtà programmato, ma essendo la salita ripida e stretta si sono portati avanti per contrastare subito eventuali attacchi. Rowe ha aggiunto anche che proprio perché la salita ripida  la scia non era cosi importante alla fine.

Resta il fatto che Remco è rimasto isolato con i propri compagni andati ben presto in difficoltà e finendo piuttosto indietro a fine tappa: Vervaeke a +4′, Van Wilder +6’46”, Hirt e Cattaneo a + 12’38”.  Evenepoel ha mostrato di poter fare la differenza a cronometro, e sicuramente ha la gamba per difendersi in salita, ma la tappa di ieri ha anche dato una chiave di lettura alle squadre concorrenti, che a meno di bluff clamorosi, sanno che isolare il campione del mondo è possibile ed attaccarlo ripetutamente sarà la strada maestra per corrergli contro.

 

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Pubblicato da
Piergiorgio Sbrissa

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