Eilat, 6 maggio 2018 – Elia Viviani (Quick-Step Floors) ha concesso il bis con vittoria in volata ad Eilat dopo quella di Tel Aviv ieri. Rohan Dennis (BMC Racing Team) ha conservato la Maglia Rosa con un secondo di vantaggio su Tom Dumoulin (Team Sunweb), mentre il precedente terzo classificato Victor Campenaerts (Lotto-Soudal) è sceso dal podio della generale rimanendo vittima dei ventagli nel finale.
LE PILLOLE STATISTICHE
RISULTATO FINALE
1 – Elia Viviani (Quick-Step Floors) – 229 km in 5h02’09”, media 45,474 km/h
2 – Sacha Modolo (Team EF Education First-Drapac p/b Cannondale) s.t.
3 – Sam Bennett (Bora – Hansgrohe) s.t.
CLASSIFICA GENERALE
1 – Rohan Dennis (BMC Racing Team)
2 – Tom Dumoulin (Team Sunweb) a 1″
3 – José Gonçalves (Team Katusha Alpecin) a 13″
MAGLIE
CONFERENZA STAMPA
Il vincitore di tappa Viviani ha dichiarato: “Oggi la corsa è stata quella che avevamo immaginato in mezzo al deserto, con continui su e giù nella prima parte. Tutti i velocisti e le loro squadre hanno corso davanti. Alcuni nel finale hanno perso contatto. Non era sicuramente una tappa facile. La velocità dello sprint è stata un po’ bassa a causa della curva ai 350 metri. Il vento è aumentato negli ultimi chilometri. Fortunatamente non era così caldo come temevamo. C’è stato un contatto tra me e Sam Bennett nello sprint. Ero già dalla sua parte quando è andato deciso verso le barriere, mi stava spingendo a lato della strada ma gli ho fatto capire che ero già lì. In Quick-Step ho la migliore squadra per gli sprint. Ne sto vincendo molti a prescindere da chi siano i miei rivali. Non importa che altri velocisti non siano qui, li ho già affrontati all’inizio della stagione. Ho scelto di fare il Giro quest’anno. Ho già preso parte a tutti e tre i grandi giri e considero il Giro il più difficile da finire. Il mio obiettivo è completarlo con la Maglia Ciclamino”.
La Maglia Rosa Dennis ha dichiarato: “Questa è la prima volta che riesco a difendere la maglia di leader in un grande giro. Oggi ho centrato il mio primo obiettivo. Portare la Maglia Rosa in Italia è qualcosa di speciale. È stato un giorno stressante, molto nervoso, sono felice di esserne uscito senza problemi. Sono stato piacevolmente sorpreso da Israele. Quando gareggiamo fuori da Europa, Australia o America c’è molto silenzio a bordo strada. Qui è stato completamente il contrario. I tifosi ci hanno supportato come se questo fosse un paese di grande tradizione ciclistica. Una moltitudine di gente entusiasta a volte è stressante… ma è sicuramente meglio del silenzio”.
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