[Comunicato stampa] Cortina d’Ampezzo, 24 maggio 2021 – Egan Bernal (Ineos Grenadiers) ha vinto in solitaria la tappa 16 del centoquattresimo Giro d’Italia, la Sacile – Cortina d’Ampezzo, di 153 km.
Al secondo e terzo posto si sono classificati rispettivamente Romain Bardet (Team DSM) e Damiano Caruso (Bahrain Victorious).
Con questo successo Egan Bernal (Ineos Grenadiers) rafforza la Maglia Rosa e guida la classifica generale.
RISULTATO DI TAPPA
1 – Egan Bernal (Ineos Grenadiers) – 153 km in 4h22’41”, media 34.947km/h
2 – Romain Bardet (Team DSM) a 27″
3 – Damiano Caruso (Bahrain Victorious) s.t.
4 – Giulio Ciccone(Trek-Segafredo) a 1’18”
5 – Hugh Carthy (EF Education – Nippo) a 1’19”
CLASSIFICA GENERALE
1 – Egan Bernal (Ineos Grenadiers)
2 – Damiano Caruso (Bahrain Victorious) a 2’24”
3 – Hugh Carthy (EF Education – Nippo) a 3’40”
4 – Aleksandr Vlasov (Astana – Premier Tech) a 4’18”
5 – Simon Yates (Team BikeExchange) a 4’20”
MAGLIE
- Maglia Rosa, leader della classifica generale, sponsorizzata da Enel – Egan Bernal (Ineos Grenadiers)
- Maglia Ciclamino, leader della classifica a punti, sponsorizzata da Segafredo Zanetti – Peter Sagan (Bora – Hansgrohe)
- Maglia Azzurra, leader del Gran Premio della Montagna, sponsorizzata da Banca Mediolanum – Geoffrey Bouchard (AG2R Citroen Team)
- Maglia Bianca, leader della Classifica dei Giovani, sponsorizzata da Intimissimi Uomo – Egan Bernal (Ineos Grenadiers)
Il vincitore di tappa, la Maglia Rosa Egan Bernal subito dopo l’arrivo, ha dichiarato: “Questa è una grande vittoria, vincere in Maglia Rosa è speciale. Anche per questo mi sono levato la mantellina nel finale per mostrare questa Maglia sul traguardo. Oggi volevo fare qualcosa di speciale per questo ho attacato sul Passo Giau. È stata una tappa dura, resa anche più difficile dal meteo ma ho avuto la mentalità giusta sin dall’inizio della tappa. Ero pronto a soffrire e adesso sono veramente contento di questo successo!”.
Personalmente sono sempre per regole chiare e il più possibile fatte rispettare con rigore (un minimo di buonsenso si, ma poco). Beccare 1h dal primo è una roba da amatori, non da professionisti i cui valori sono (dovrebbero) essere molto livellati. Non c'è il 20enne e il 60enne, l'amatoreprò e il tapascione della domenica. Quindi a priori chiarirei quale è il tempo massimo, congruo ma stringente e per starci dentro caro il mio Cavendish di turno ti impegni a dovere, sennò vai a casa e ti alleni per non beccare 20 minuti sul Giau da Bernal che è una roba che non capita manco ad un amatore mediamente allenato, perchè poi Bernal nelle tappe pianeggianti, l'osso del collo lo rischia a 60 kmh appresso ai tuoi gregari che tirano come disperati in mezzo a tombini, rotonde e spartitraffico.