[Giro] De Gendt prova a far saltare il banco, ma Rodriguez si difende.

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Era la tappa più attesa, con l’ arrivo sullo Stelvio, preceduto dall’ inedito versante del Mortirolo e lo spettacolo non si è fatto attendere.
Una tappa molto tattica, in cui i gregari hanno fatto la differenza, anche se poi sulla salita finale i big si sono scontrati a viso aperto.

I primi gpm del Tonale e di Teglio sono passati via veloci, visto che l’ attesa era tutta per il Mortirolo.
I primi ad affrontarlo sono i 14 fuggitivi, Bono (Lampre), Serpa (Androni), Kreuziger (Astana), Frank (BMC), Rabottini (Farnese), Vande Velde (Garmin), Losada (Katusha), Caruso (Liquigas), Amador e Samoilau della Movistar, Clement e Slagter della Rabobank, Zaugg (Radioshack) e Carrara (Vacansolei), con Zaugg che scatta subito rimanendo prima in compagnia di Carrara e poi da solo verso la vetta.

Il gruppo affronta le prime rampe ad andatura tranquilla, con Spezialetti a dettare il ritmo per Scarponi.
Ad un certo punto scatto a sorpresa della Maglia Rosa, a cui subito risponde Hesjedal.
In totale saranno tre gli scatti di Rodriguez, ma senza conseguenze, con il gruppo che procede compatto anche sulle rampe bestiali al 22%.
Solo sul finale si avvantaggia leggermente De Gendt, mossa che poi si rivelerà decisiva.
Infatti si avvantaggierà in discesa, raggiungendo il compagno Carrara e gli altri fuggitivi.
Dietro appena finita la discesa il gruppo si ferma e ne approfittano per scattare Cunego, Izaguirre, Dupont, Frank e Nieve, che raggiungono gli altri e proseguono di buona lena, con un vantaggio che continua a crescere fino a oltre 4 minuti.

Solo dopo il rientro di qualche gregario l’ andatura cresce, leggermente, infatti i fuggitivi iniziano lo Stelvio con 3′ e 50 di vantaggio.

Lì è subito De Gendt ad avvantaggiarsi, dimostrando di essere il più fresco, a circa un minuto lo seguono Cunego e Nieve.
Dietro anche i Big iniziano la salita, con la Garmin a dettare il ritmo con Stetina e Vandevelde.

Però ad un certo punto De Gendt che in classifica era ottavo a 5′ e 40 si trova a guadagnare più di 5 minuti, rischiando di fare una vera e propria impresa.
Fino ai 7km la situazione rimane in stallo, fino a che Hesjedal decide di inseguire in prima persona.
Dietro di lui resistono solo Scarponi e Rodriguez, però De Gendt però sembra non cedere, infatti perde pochissimo, fino ai 3km dal traguardo, quando Scarponi scatta, senza che Hesjedal riesca a rispondere.

De Gendt nel frattempo taglia il traguardo, firmando l’ impresa più bella della carriera, ed ora deve solo attendere il responso del cronometro.

Dietro però colpo di scena, con la maglia Rosa che dopo essere stata a ruota tutta la salita piazza uno scatto micidiale all’ ultimo km, con Hesjedal che è costretto a cedere.
Rodriguez raggiunge anche Scarponi e taglia il traguardo con 3′ e 23” di ritardo, precedendo di 12” Scarponi e di 14” Hesjedal.
Gli altri arrivano alla spicciolata con Basso che perde anche il 4° posto a discapito di De Gendt.

Ora la clssifica vede Rodriguez in testa con 31 secondi su Hesjedal,1’51” su Scarponi, 2’18” su De Gendt e 3’18” su Basso per il quale anche il podio è ormai irraggiungibile.

Il Giro quindi si deciderà nella crono di domani, con Hesjedal favorito su Rodriguez e con De Gendt in cerca del podio, che potrebbe essere tutto straniero, cosa che non succedeva dal 1995.

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